Schizoparanoide

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Scindo la mia angoscia, se non la supererò impazzirò ai limiti della realtà e il mio cuore cadrà psicotico nella terrificante disperazione.

"Seno buono"

Proietto tutto il mio amore, sei tutto ciò che mi ama, sei l'esperienza del mio stesso bene che rende concreta la sensazione di essere.
Allattami dolcemente accetterò al mio interno la tua gentilezza.

L'odio potrebbe polverizzare tutto ciò che desidero, creo netta distinzione tra le tue due pelli; una rassicura, l'altra ustiona. Creo oggetti parziali, tratteggiati a matita.

Sono grato del tuo bene, sei la cura al mio bisogno. Generosità pura che da senza fine.

"Seno cattivo"

La mia aggressività è nata prima di me e si proietta al mio esterno, la mia rabbia contamina l'amore, ed ora il tuo seno mi vuole distruggere. Mi angoscio terrorizzato, verrò perseguito dall'odio che ti imprimo addosso.
Allattami e uccidimi, rifiuto il tuo veleno, il tuo istinto omicida mi entra nelle vene, sono la cattiveria e l'amore che ti nego.


Invidio il bene che non mi dai e quando lo trovo provo a distruggerlo, per punirlo della sua mancanza.
Gelosia pura, ciò che amo mi esclude, non mi si avvicina e ama qualcos'altro.
Viglio il contenuto delle tue attenzioni, e spolparti fino all'osso, sono avido delle tue interiora indifferente a qualsiasi conseguenza che sia la tua fine.

Cerco vie di fuga, difese adeguate, per non essere divorato dal corpo angoscia.

"Introiezione"

Ingoio il tuo veleno, sei stata purificata madre. Il mondo è salvo, tutta la malvagità risiede solo nelle mie interiora.

"Scissione"

Scindo la realtà che ti contiene, apro le acque, il male e il bene non si possono sfiorare; l'indifeso verrebbe distrutto. Trovo riparo dall'ambivalenza della realtà.

"Proiezione"

Non posso essere il sentimento, l'impulso, il pensiero. Ciò che è al mio interno è l'inaccettabile. Ad occhi chiusi espello sopra di te, ciò che di me non può far parte.

"Idealizzazione"

Sei oro puro amante, scintilli di qualità, nulla potrebbe scalfirti, scendi direttamente dai sette cieli.

"Diniego psicotico"

Terrorizzata dalla realtà, la rifiuti a tal punto da essere incosciente. Non è presente, l'oggetto, la perdita, l'esperienza è fin troppo pesante per le tue fragili ossa mentali. Ridipingi il reale e lo privi di ciò che è scomodo, ripetendo un rassicurato: va tutto bene.

"Identificazione proiettiva"

Ti riempio di ciò che sono e che ho bisogno di controllare. Contieni la mia identità, ho bisogno di te per essere integro. Il mio io si sbriciola in tua mancanza e la realtà frammenta in cenere.

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