Poesie Dinamiche

Kohut- narcisismo

Libido oggettuale

Di tanto in tanto fremo di gioia
nel vedere che tu sei
(non me)
La tua esistenza mi riscalda
sei oggetto del mio amore
Dunque sono oggetto del tuo.

Libido narcisista

Mi appartieni: sei dito della mia mano e fascio di luce delle mie iridi.
Ho bisogno di te; mamma, amante, riempimi di lodi, riconoscimi,
o rischierò di spezzarmi all'apice.

Il Sè

Il mio sé si scuote nel mio sterno, è tutto ciò che sono all'origine: si è schiuso in me alla prima alba e ha palpitato la sua melodia unica nel tempo e nello spazio della mente.
Ha edificato castelli e terre lontane, camminato sui vetri per raggiungerle e ha scelto amanti a cui avvinghiarsi lungo la strada.
Ha eretto statue per i propri idoli, scoperto i propri colori e trovato la gentilezza per annaffiare ogni fiore.
Sì è posto sul trono dell'ambizione e ha scritto la propria vita.

L'elemento base della mia scheda è
il mio sé arcaico fatto di zeri e uno.
Trasmuta in virtuale quando si plasma al tuo volere e scarica i tuoi software per dare nomi al mondo.

Contieni il mio sé:
gioca ad essere il mio specchio, rifletti la mia grandezza, avrò le vertigini al polo delle mie ambizioni.
Gioca ad essere il mio idolo, sei onnipotente come la tempesta e io piovo come goccia tua nel lago dei miei ideali.
Giochiamo ad essere gemelli, vestiamoci degli stessi colori, siamo insieme, stessa avventura.

I miei poli si costruiscono mattone dopo mattone, dovrò vedere la terra tremare e il mio mondo al suolo nell'ottimo fallimento della vita per imparare
Internalizzerò le tue parole dolci, sarò forte e bravo, sarò buono, sarò consolato e consolabile: trasmuto nel coraggio di un piccolo cuore coeso.

Ma se hai lasciato la tua empatia nelle pieghe della tua infanzia andata a male, allora perirò nel vuoto, avrò fame in eterno e qualsiasi parola, qualsiasi carezza, qualsiasi sforzo, non sarà mai abbastanza -per farti sintonizzare a me.
Proverò la rabbia della solitudine.