Shopping, pioggia e consigli

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08

- Gira a destra. -

Jonna ascoltò l'indicazione con un piccolo sbuffo ed eseguì l'ordine, girando il volante verso la direzione suggerita dall'Omega.
- Dovrebbe essere da queste parti. - Disse lui, guardando con attenzione i negozi lungo la strada.

- Pensavo sapessi dove andare. - Si intromise Jake, spuntando tra i due sedili anteriori. Appoggiò i gomiti sulle spalliere e sbirciò la strada dal vetro del parabrezza. - Sei in divieto. - La avvisò poi.

La Alpha emise un leggerissimo grugnito e si infilò in un'altra stradina. - Sei sicuro che sia nei paraggi? - Domandò, rivolta all'Omega.  - Questo è un buon posto per parcheggiare. -
Nathan si mordicchiò le labbra poi annuì. - Lasciamo la macchina qui e andiamo a piedi. - Decretò.  - Non so di preciso dove sia il negozio ma credo di riuscire ad orientarmi se trovo qualcosa di familiare. -
Soddisfatta della risposta, Jonna mise la freccia e fece manovra, incastrandosi perfettamente tra le due macchine già allineate.

- Ancora non capisco come tu abbia trovato quel posto se non ci sei mai andato consapevolmente. - Riprese Jacques scuotendo di poco la testa. - Gli Omega sono tutti così? Anche Iris ha un senso dell'orientamento spaventoso. -
Seduta accanto a lui, Iris si lasciò sfuggire un leggero sorriso. - Non sono io che so orientarmi. Sei tu che ti perdi sempre. - Rispose lieve.

- Comunque sia. - Si intromise Jonna, spegnendo il motore. - Non pensavo ci fossero così tanti negozi per bambini in questa zona. -
Nathan guardò attraverso il finestrino per qualche istante, poi,  si slacciò la cintura. - Neanche io. - Affermò. - Forse non ci abbiamo mai fatto caso. -

Jack ne approfittò della discussione per scivolare sul sedile e uscire fuori dell'abitacolo e prima che Iris potesse scendere, fece il giro per aprirle lo sportello; il tutto sotto lo sguardo incuriosito di Jonna che aveva assistito alla manovra con le sopracciglia inarcate.
Piena di domande quest'ultima spostò poi lo sguardo su Nathan che le sorrise semplicemente in risposta e scese dalla macchina, senza dire nulla.

L'Omega ignorò appositamente i due e si guardò intorno per qualche minuto.
- Di là. - Disse sicuro di sè, indicando la strada alla sua sinistra.
Jonna chiuse la macchina con il telecomando e si affiancò immediatamente al ragazzo. - Non ti allontanare troppo da me. - Lo pregò.  - Se ti succede qualcosa Marshall mi ammazza. -

Nathan ridacchiò leggermente e rallentò di poco il passo. - Non mi succederà niente. - Affermò con un leggero sorriso che gli sfiorava le labbra.

- Meglio essere cauti comunque. - Disse a quel punto Jake affiancando Iris e gli altri due. - Avete sentito la notizia di quella Beta? -
- Quella ritrovata morta su una spiaggia con una valigetta strapiena di soldi? - Si informò Jonna.
- Quella. - Rispose subito Jack. - Si chiedono ancora cosa le sia successo, i soldi nella valigia erano tanti e probabilmente non mancava neanche una banconota. -

- Forse ha infilato il naso dove non doveva. - Ribatté a quel punto Iris, avvicinandosi all'altro Omega.
Lo prese per mano con fare materno e strinse leggermente la presa.  - Dove dobbiamo andare? -

Nathan strinse la sua mano in risposta e guardò per qualche istante le vetrine dei negozi. - Di là. - Rispose, incredibilmente sollevato di averla accanto.

Iris ridacchiò.  - Sbrighiamoci allora. - Disse iniziando quasi a correre lungo la strada, trascinando dietro l'Omega, lasciando gli Alpha un po' più indietro.
- Non è magnifica la città di sera? - Chiese poi, fermandosi. - Ha dei colori bellissimi. - Socchiuse gli occhi, godendosi la brezza serale che le sfiorava in modo gentile il viso.

Nathan inclinò leggermente la testa e la guardò attentamente. - Sei libera, Iris. Puoi fare e vedere ciò che vuoi, lo sai. -

La Omega in risposta si lasciò sfuggire una piccola risata. - Lo sono sempre stata, non dimenticarlo. - Rispose. - Ma lo ammetto, mi è mancato tutto questo. - Affermò. - Il vento tra i capelli, le luci,  l'acqua calda del mare che ti sfiora la pelle. Sono piccole cose e spesso tendiamo a dimenticarle... ma... sono questi piccoli doni che mi fanno ricordare che è bellissimo essere vivi. -

• Miele Selvatico II • Nathan x Marshall storyWhere stories live. Discover now