Capitolo 27

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"Izuku, ehi, stai bene?"

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"Izuku, ehi, stai bene?".

Il piccolo si guardava le mani tremanti, totalmente devastato da ciò che aveva appena fatto... Le sue mani erano sempre rosse del sangue di Bakugo, oramai seccato, dovuto alla cura che aveva avuto nell'estrargli la pallottola...

"Sì... Sto... Sto bene...".

Kaminari gli diede una pacca sulla spalla, sorridendogli apertamente: "Sei stato fantastico! Hai avuto il sangue così freddo da accoltellare il nostro capo per salvarlo!".

Izuku strabuzzò gli occhi, sentendo tutto dentro di lui tremare dalla paura. Lo aveva... Accoltellato?
Iniziò a sentire difficoltà nel respirare e un forte dolore al petto lo attanagliò.

"Denki, razza di... Perché non vai ad aiutare qualcuno a fare qualsiasi altra cosa...?". Kirishima arrivò, dando un pugno un po' troppo forte sul braccio dell'amico, e quest'ultimo gemette imprecando.

"Oh, andiamo, adesso nemmeno un complimento posso fare...?!".

"Sparisci... - Borbottò il rosso, girandosi poi verso il più piccolo - Denki è un po' diretto quando parla di determinate cose... Abbiamo provato a fargli capire che a volte non è la mossa giusta parlare così. Lo sai vero che ciò che hai fatto è stato eroico?".

Gli occhi verdi rimasero piantati a guardare il terreno, sentiva tutto di sé tremare.

"Se non fosse stato per me... Non sarebbe così...".

"Dai, Midoriya, non dire così! Katsuki si caccia costantemente nei guai, è tosto, ne esce sempre. Ti va di raccontarmi che cosa è successo...?".

Izuku si accasciò a terra, appoggiandosi con la schiena ad uno dei pali della tenda di Bakugo ed affondò il volto tra le ginocchia: "Mi ha... Mi ha trovato un lavoretto, dovrei aiutare il m-medico con unguenti e preparazioni... È iniziato poi il temporale, e quindi mi ha detto che saremmo rimasti a dormire in città, in quel pub... La... La sera siamo andati...". I suoi occhi iniziarono a riempirsi di lacrime, perché ripensò a quel ragazzo che gli aveva fatto contorcere dal piacere le viscere con un semplice bacio... Le farfalle nello stomaco, il cervello a mille metri sopra il cielo, il cuore in gola...

"Siete... Stati attaccati di notte...?".

"N-No... La notte è stata... Tranquilla... - Si stropicciò il viso, strusciando i dorsi delle mani sugli occhi - La mattina ci siamo svegliati con delle persone che chiamavano Kacch - Katsuki. I... I Todoroki, quelli che hanno attaccato il ranch...".

"Quei grandi figli di puttana... - Eijiro strinse i pugni, sedendosi di fronte al verdino - Vi hanno attaccato?".

"Loro... Erano in strada, a tenere sotto controllo il pub. Katsuki mi ha obbligato ad andare via dal retro, così da nascondermi in una stalla, mentre lui andava a prendere i cavalli. Se non ci fossi stato io... Sarebbe passato lui dal retro, avrebbe fatto tutto di nascosto... Non avrebbe preso la pallottola".

𝙶𝚞𝚗𝚜 & 𝙻𝚘𝚟𝚎Where stories live. Discover now