La Rabbia che Vergogna, è

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19 dicembre 2022



Ti capita mai quel momento in cui ti senti arrabbiato, ma più tendente verso lo sconforto, verso il sentirti giù?

La ragione?

Non la sai neanche tu.

O meglio, la sai ma menti a te stesso perché te ne vergogni.

Succede una cosa, ne vedi un'altra.

Pensi cose allegre capitate il giorno prima, e il tiepido sorriso s'affievolisce perché vedi cose;

Cose che poi sempre le stesse,

lo stesso scorrere della vita che va avanti e ti lascia indietro,

magari senza volerlo ti fa sentire così;

e tu non lo vuoi ammettere cos'è...

perché altrimenti cadi più giù.

Non c'è forza di inveire,

gridare per l'ennesima volta contro il crudel destino,

ma quella rabbia dalla forma di un magone nel collo ti tiene su.

Finché non cambierai umore,

che il prossimo potrebbe essere:

rimuginare.

Ecco dove non devi andare,

la fase ove la rabbia ha perso e ha vinto la ragione,

ragione di non poter cambiare in quel momento le cose.

Oppure il lato debole che reprimi e non vuoi,

o non puoi mostrare.

E intanto la vergogna sale,

i complessi d'inferiorità trasalgono,

laddove non dovrebbero esserci e dovresti solo pensare:

"è normale con tutto quello che di cose ti sono accadute"

o meglio,

meglio pensarla così.

Magari è fuga,

magari è un meccanismo di autodifesa,

ma piuttosto che dire ciò che ci tormenta quando non vogliamo e starci peggio,

non è meglio essere un po' egoisti con noi stessi?

E intanto la vergogna s'impone.

Non è una vergogna arrabbiarsi,

ma oggi per te,

vergognoso è, 

il sol esserlo.



In data 01 febbraio 2023 ho avuto ispirazione per un più breve pensiero correlato.

È davvero un così grande male sommettere la propria voce interiore per evitare di soffrire, perché non puoi avere ciò che vuoi e non vuoi rimuginarci? È sbagliato anche se ora non ti angustia come per tutto il 2022?

Pensieri by Danielsonic87Where stories live. Discover now