Una cotta senza età

Sogno o realtà?

Si fece sera, io e Carla dovevamo incontrarci al Rubik alle 23 ma andai leggermente prima per riuscire ad essere una delle prime della fila e tenerle il posto per l'entrata in discoteca.
Mentre la stavo aspettavo, cercavo di guardarmi intorno per capire da che lato sarebbe arrivata.
Come un fulmine a ciel sereno, all'improvviso, ecco Francesco con un suo amico, che si stava avvicinando verso la fila.
Per fortuna ero una delle prime e la gente stava iniziando a circondarmi, perció non ha fatto in tempo a vedermi.

Nel mentre era arrivata anche Carla, con un look sobrio come il mio, tanto per "non" farci notare.
Sentivo che gli occhi erano tutti su di noi.
Io:" Carla, c'è Francesco in fila, credo mi stia venendo un infarto"
Carla:" Anna non preoccuparti, se viene verso di te durante la serata salutalo e stai tranquilla, fà tutto ciò che ti dice il cuore e vedrai che andrà tutto bene"

Aveva ragione, non c'era ragione di preoccuparsi, dovevo solo godermi la serata e niente di più.
Le porte della discoteca si aprirono e io mi fiondai al bar chiedendo due mojito.
Mentre stavo pagando il drink sento una mano sul mio fianco e una voce che dice "mi stai seguendo?"
Era Francesco.
Mi girai di scatto ed arrossì, dicendo la prima cosa che mi passava per la mente, "forse sei tu che stai seguendo me".
La sua risposta mi sconcertó, proprio per il suo essere diretto e il suo essere così tranquillo.
Mi rispose:" se vuoi, io ti seguiró ovunque tu voglia"

In quel momento non capivo cosa significassero quelle parole, forse voleva stare con me? In un secondo mille domande mi avvolsero, forse aveva cambiato idea.
Quello di cui ero sicura era che lui non aveva ancora toccato alcol, in fondo la serata era appena iniziata, era sicuramente sobrio.
Non sapevo cosa rispondere, così lo liquidai e andai a cercare Carla.
Non riuscivo a trovarla in mezzo alla folla, ma poi alzai lo sguardo e vidi che era salita su un cubo, così mi unì a lei.

Non le parlai subito dell'accaduto, sinceramente avevo solo bisogno di svuotare la mente.
Iniziammo a bere e strusciaci culo contro culo, e infine mi accesi una sigaretta.
Non volevo pensieri per quella notte, volevo solo stare tranquilla.
Mentre ballavo ricordo che sfilai un drink ad un ragazzo che stava passando accanto a me, e da quanto era fatto non si era nemmeno accorto che gliel'avevo rubato.
Iniziai a berlo e sentì il sapore di assenzio, da quel momento in poi non capì più nulla.
Io e Carla eravamo davvero ubriache tanto che avevamo iniziato a baciarci davanti a tutti, e tra un bacio e l'altro arrivó francesco a portarmi via dal cubo e dalla folla.

Mi portó nel bagno e mi strinse il viso dicendo che dovevo controllarmi, che non voleva vedermi in quelle condizioni solo per un rifiuto.
Il punto è che io mi stavo solo divertendo e lui non c'entrava nulla con nessuna mia scelta.
Cercai di spiegarglielo ma non facevo altro che ridere e biascicare
Gli dissi sorridendo "se non ti interessa di me allora perché mi hai portata via dal cubo"
Mi guardó per un attimo, quasi senza sapere cosa rispondermi, mi mise i capelli dietro le orecchie e mi avvicinó verso la sua bocca, poi mi bació.
Ammetto che quello è stato un bacio diverso dagli altri.
Nonostante il casino e la musica di sottofondo, sentì una lentezza in quel bacio, come se fosse stato a rallentatore, e una dolcezza mai provata con lui.

Ero in quel bagno schifoso, credo fossero le due, ed eravamo io e Francesco, in una situazione dove c'era lui che mi accarezzava i capelli e mi baciava, ed io che non capivo se quello fosse un sogno o la realtà.
Quando finì di baciarmi, non mi disse nulla, se ne andó e mi lasció lì come una deficiente.
Tornai sul cubo come se nulla fosse e per tutta la notte non lo rividi più.
Si fecero le quattro, era tardi, ormai i danni erano stati commessi, ero ancora ubriaca e con questa scusa decisi di seguire il consiglio di Carla e fare ció che mi diceva il cuore, così presi un monopattino elettrico e andai verso casa di Francesco.