Epilogo

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Sanem

Ho sempre pensato che il destino è molto strano e negli anni io ne ho avuto la prova. Il destino certe volte lo dirigiamo noi ma certe volte è impossibile farlo. Possiamo prendere delle decisioni che cambino il nostro destino ma se è destinato a succedere una cosa noi possiamo fare tutti i cambiamenti che desideriamo, così come certe volte tendiamo a sfuggire al desiderio ma lui ci raggiungerà sempre e ovunque.

Quando ho incontrato Can ho pensato che lui fosse il prediletto, la persona destinata a me ma poi la vita ha voluto dividerci, mettendoci secondo me alla prova, impedendoci di amarci da vicino, proprio come pensavamo di avere il diritto di farlo ma si sa, certe volte non tutto va come previsto ma noi nonostante tutti gli ostacoli, nonostante l'odio che ci ha cercato di dividere, noi siamo rimasti all'impiedi cercando di fortificare quel sentimento che da sempre ci ha uniti, l'amore. Perché quando di mezzo c'è l'amore tutto può cambiare, persino quel destino che tanto ha cercato di giocare con noi.

<Non ho mai visto una sposa così pensierosa come te. Insomma, di solito le spose piangono per la gioia, si emozionano, alcune si fanno venire persino qualche crisi isterica ma tu sembri imbalsamata>

<Sono semplicemente serena> ammetto sincera mentre guardo dallo specchio la figura di mia madre che si trova alle mie spalle.

<Sei serena?> domanda incredula.

<C'è pace> rispondo solamente mentre sospiro profondamente. Certo, la pace orami c'è intero a me ma dentro la mia pancia sembra come se qualcuno giocasse a calcio.

<Sei sicura di sentirti bene?>

<Sto bene mamma> confesso mentre mi alzo dalla piccola poltrona in cui ero seduta, mettendomi poi davanti a lei. Da quando mesi fa ho confessato alla mia famiglia di essere in dolce attesa tutti si sono allarmati, preoccupandosi forse più del dovuto, stressando non solo me ma anche la bambina e quando sono finita in ospedale la prima volta i dottori hanno spiegato alla mia famiglia che lo stress è l'unica cosa che devo evitare e da qual momento intorno a me ha regnato la pace. La stessa che ho sempre desiderato di avere, ricevendo però tanto amore e calore dalle persone che amo con tutto il cuore.

<Stai bene> mormora piano mentre afferra le mie mani fra le sue, stringendole teneramente.

<Le cose andranno sempre per il meglio mamma> ammetto sicura di me. Non le faccio una colpa se si preoccupa visto la situazione che tutti noi abbiamo vissuto ma ormai dobbiamo andare avanti, guardando sempre verso il presente, sperando in un futuro migliore e privo di ogni male.

<Oggi ti guardo e posso solo dirti quanto sono orgogliosa della donna che sei diventata. Sei sempre stata una brava ragazza, una buona figlia, crescendo forse troppo in fretta ma se oggi siamo tutti qui riuniti e grazie a te tesoro mio. Ti sei sacrificata per tutti noi, cercando di tenerci al sicuro, distruggendo però te stessa e nonostante il dolore tu hai avuto la forza di incollare nuovamente tutte le crepe, unendo la famiglia>

<Ne è valsa la pena> sussurro piano, cercando di trattenere le lacrime davanti al suo discorso. La mamma è sempre stato una figura più rigida, facendo lisciare dritto sia me che Leyla e se da piccola pensavo che fosse esagerata ad oggi potrei solo ringraziarla perché è grazie alla sua educazione se oggi sono diventata più matura.

<Certe volte penso di non aver fatto abbastanza per te, per la tua felicità> dice con la voce fioca mentre i suoi occhi diventano poco alla volta sempre più lucidi.

<Certe cose non dipendono da noi>

<Avete finito di farvi piangere a vicenda?> dice Leyla mentre avanza all'interno della stanza, facendo sorridere sia me che la mamma.

<Sei sempre la solita impicciona> dico sbuffando, cercando di fingermi infastidita dal suo arrivo.

<Finiscila di fingere e fatti ritoccare il trucco. Quel povero uomo penso che tra poco dovremmo portarlo all'ospedale ospedale per crepacuore se lo farai aspettare ancora>

<La sposa si fa sempre attendere> rispondo mentre alzo le spalle quasi in modo indifferente.

<Penso che vuoi due avete aspettato fin troppo>

<Leyla!> la chiama la mamma con fare di rimprovero mentre io mi fingo colpita dal commento di mia sorella. Magari un tempo ci sarei rimasta male ma adesso neanche un commento fatto in forma di scherzo potrà ferirmi.

<Ma non la vedi che sta fingendo?> domanda Leyla in modo disperato.

<Lascia in pace tua sorella. Piuttosto, tu quando hai intenzione di sposarti eh?> domanda la mamma mentre si mette davanti a lei diventando realmente seria.

<Io vado> mormoro piano mentre lentamente mi sposto da un lato, cercando di sfuggire a questo discorso. Negli ultimi mesi Emre ha sempre aperto il discorso del matrimonio ma mia sorella sembra così impassibile che ogni volta faceva scena muta.

<Lo sai come la penso del matrimonio. Se due persone stanno bene insieme non per forza si devono sposare> sento la voce di Leyla mormorare mentre io passo la soglia della porta, arrivando nel corridoio. Se resto in quella stanza mentre la mamma inizia a fare la morale a mia sorella sul matrimonio allora veramente oggi non mi sposerò più.

<Dove hai lasciato quelle due?> domanda mio padre mentre in silenzio scendo gli ultimi due scalini.

<La mamma ha chiesto a Leyla quando ha intenzione di sposarsi>

<Vuoi aspettare?>

<Non ci penso proprio> dico sicura di me mentre prendo a braccetto papà, cercando con lo sguardo Demir, che arriva l'attimo dopo, afferrandomi per mano.

<Peso che papà ha la febbre. Sta tremando come quando io mi sento male> dice Demir facendomi ridacchiare.

<Tranquillo, tuo padre sta più che bene> risponde papà mentre sorride e prima di incamminarmi verso fuori, urlo in cima alle scale, informando le due pazze del fatto che sto andando a sposarmi.

<Arriviamo!> dicono contemporaneamente per poi scendere al piano di sotto con una velocità immensa.

<Sei pronta?> domanda papà mentre usciamo fuori dove c'è stato allestito il giardino per il ricevimento.

<Sono pronta> confesso mentre avanzando cerco lo sguardo quello di Can che incontro subito e quando quei bellissimo occhi mi guardano con amore capisco di aver fatto la scelta giusta. Per lui sacrificherei nuovamente tutto, persino me stessa perché avrò sempre la certezza che lui ci sarà sempre al mio fianco, aiutandomi a rafforzare il nostro rapporto giorno dopo giorno, costruendo insieme una fortezza, mettendo un mattone dietro l'altro per difendere quel sentimento che ci ha permesso di non mollare, quel sentimento che ci legherà per sempre, l'amore. L'unica cosa che resterà eternamente fra di noi. Ed è grazie all'amore se oggi siamo tutti qui riuniti proprio come saremo dovuti esserlo anni fa quando sposai questo bellissimo uomo cosciente che lui è il mio unico destino.

<Si sono rotte le acque> confesso piano quando l'ufficiante ci dichiara marito e moglie per la seconda volta.

<Questo è l'inizio che ho sempre desiderato> confessa Can con le lacrime agli occhi facendomi pensare al fatto che questo è l'inizio che abbiamo sempre meritato.

L'amore resta Where stories live. Discover now