56. 𝑆𝑜𝑙𝑑𝑖𝑒𝑟, 𝑝𝑜𝑒𝑡, 𝑘𝑖𝑛𝑔

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🎼Soldier, poet and King - The Oh Hellos🎼

REYNA

«E allora... Vi dispiacerebbe illuminarci da quanto va avanti questa cosa?» La mia voce suona calma perché raramente mi faccio prendere dall'irruenza delle emozioni, ma diciamoci la verità, pure il vicino di casa aveva capito che qui intorno girava un'aria strana.
Mantengo lo sguardo sugli occhi azzurri di fronte a me, poi gli faccio cenno con la mano. Il loro proprietario si abbassa di scatto, per poi rialzarsi subito dopo. Il silenzio si protrae per qualche secondo di troppo. «Sapete che chiedo per avere una risposta, no?»

Due paia di pupille in più scattano su di me. Niente di nuovo. Annuisco verso Jason e poi faccio partire un altro colpo. Questa volta il mio pugno destro gli sfiora le punte dei capelli. Prima che possa riprendere la posizione di partenza, faccio una finta con il sinistro, mirando al suo stomaco. Lui perde l'equilibrio, tendando di schivarlo, e finisce per terra. Sbuffa e fa il segno del time out, poi incrocia gambe e braccia. Mentre lo guardo rimproverarsi per l'ennesima sconfitta stringo le fasce che mi avvolgono le mani e parte delle dita. A questo punto mi decido a rivolgermi agli incriminati.

«È pura curiosità... Niente di personale.» Al che Nico mi squadra, consapevole che c'è qualcosa sotto. ¡Dioses míos! Quando capirà che quello sguardo di ghiaccio potrà funzionare con gli altri, ma non con me? Riesco a vedere da qui la corona di stalagmiti azzurrine che si allunga sulla sua testa. Lo sguardo di un re che cerca di far valere la sua presenza. «Non devi per forza rispondermi tu, Ghost king, credo che Will sia una persona molto più disponibile alle chiacchiere.» Sorrido al diretto interessato. Lui ricambia, l'aria di qualcuno che nasconde un segreto.

Nico si avvicina, fermandolo sul nascere. «Niente di particolare, Rey. Il biondino non aveva le chiavi di casa, eravamo insieme e l'ho fatto rimanere.» Il suo tono è quello di un bambino che giustifica le carte di caramelle sotto il cuscino, dopo che un genitore ha scoperto i residui zuccherosi sul lenzuolo. Non volevo una giustificazione, piuttosto che mi raccontasse l'evoluzione che sta avvenendo nella sua vita. Ho promesso che non gli avrei fatto da madre e che sarei stata solo l'ombra, di una sorella maggiore, per non appropriarmi di ruoli in cui non saprei destreggiarmi. Per questo alzo gli occhi, come se mi avesse detto la cosa più ovvia del mondo.
«Ma tu non ne sei sorpresa, vero?» mi chiede.

Se fossimo nell'epoca delle antiche civiltà, prima dell'anno 0, allora affibbierei a Nico il ruolo di re. Uno di quelli il cui giudizio sta nel mezzo. Una bilancia che non si inclina mai davvero da nessuna parte. Sa che possiede un ruolo importante e fallire sarebbe troppo mortificante. Non importa il fatto che non avrebbe voluto succedere al trono, dopo la morte dell'erede legittimo, e che la corona sia più pesante del previsto. Con la sua saggezza deve proteggere tutti e nessuno, lasciando uno spazio per se stesso. Non può permettersi distrazioni o svaghi, o non sarebbe più degno.

Trattengo un sorriso. Mi giro verso Jason e gli dò il cinque. «Quando vuoi, sai dove stanno Aurum e Argentum. Gli piacerà passare il pomeriggio a correre nel parco.» Anche lui ridacchia, per niente deluso di aver perso la scommessa. In risposta alla faccia sbalordita, mi avvicino a Nico e lo scuoto leggermente con la spalla. «Sai quella sera a cena da Will? Io e Jas abbiamo scommesso su quanto tempo ci avreste messo a "legare", voi due...» Tendo una mano verso Jason e lo aiuto ad alzarsi.

«... E lei aveva detto che ci sarebbe voluto meno tempo di quanto ne avevo detto io» completa lui. «Ma per una volta il mio malumore da sconfitta non sarà così grande da attirare il brutto tempo.» Forse tutti e tre riusciamo a ridere per un secondo al ricordo della volta in cui Jas era così stanco di perdere contro Nico a dama, che si era offeso per un intero pomeriggio. Forse per caso, o per volere di Giove, aveva poi iniziato a piovere e la tempesta rispecchiava esattamente il suo umore.

Luce nell'Ombra || SolangeloWhere stories live. Discover now