Chapitre 4

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          Baby gang- Paranoia

Era passata una settimana da quando ho litigato con Anas
Da quel giorno non ci siamo incrociati nemmeno per sbaglio,
Ero persa nei miei pensieri quando a richiamarmi fu Oni
"Quindi ci sei tu sta sera?"
"Ma dove?" chiesi io confusa
"A fare il turno" rise Mattia
Ero seduta su un muretto con loro due da un tempo indefinito
Annuii e mi accesi una sigaretta
Sarei stata da sola, meglio per me così avevo tutto il tempo per stare in tranquillità.

La sera arrivò subito, mangiai qualcosa prima di uscire
"Mi raccomando, sta attenta sorellina" disse Amine che era seduto sul divano
"Qualsiasi cosa, chiama" continuò, non gli diedi tempo di parlare che uscii di casa
Mi avviai al posto dove ogni sera io e i miei amici vendevamo,
Presi la roba dalle cassette postali e la misi in tasca
Poi mi andai a sedere in una delle sedie da campeggio che c'erano li e mi rollai un j
Dopo un paio d'ore, stavo vendendo la roba e devo dire che stava andando tutto bene
Vidi ad un certo punto un ombra aggirarsi nello spiazzale non ci feci molto caso, sarà qualche drogato, a quest'ora poi
Sentii dei spari non molto in lontananza, sobalzai dalla sedia per il rumore inaspettato, girai la testa in direzione del suono e vidi lo stesso ragazzo dell'altra volta
Cazzo
Iniziai a correre, senza una metà precisa, non avevo tempo per chiamare gli altri
Quindi decisi di sbrigarmeoa da sola

Era un quarto d'ora che giravo a vuoto per le strade quando vengo tirata da un braccio
In penombra intravedo Bene che mi fa segno di stare zitta
Eravamo in un vicolo, senza uscita, Anas si affaccia per vedere la situazione
Io lo osservo in tutta la sua bellezza, siamo molto vicini tanto che i nostri corpi si sfiorano tra loro
"Che cazzo facevi?"sussurra al mio orecchio, ovviamente lui sempre molto gentile,
" Cosa posso fare a mezzanotte Anas" alzo gli occhi al cielo
"Non alzare gli occhi al cielo con me ragazzina" sussurra ancora al mio orecchio e non nego che in quel momento una scarica di brividi mi percorse la schiena ma non ci feci molto caso
Si affaccio di nuovo per controllare e poi mi fece segno di andare con lui
"Dove andiamo?" chiesi camminando pochi passi dietro di lui
"Che vogliono quelli?" chiesi ancora senza avere risposta, si girò all'improvviso
"Non sono fatti tuoi" disse, lo sguardo di Anas in quel momento era glaciale
Cosa mi nascondeva? E perché quei tipi c'erano sempre me?
Mille domande mi tormentavano la mente
Non mi accorsi che arrivammo a casa di Bene
"Che ci faccio io qua?"
"Ci dormi" disse lui come se fosse una cosa ovvia
Negai con la testa e presi il mio cellulare dalle tasche della mia felpa
"Ora chiamo Amine"
Ma ovviamente mio fratello non rispondeva mai a telefono
Vidi Anas fare un sorriso di vittoria come se non gli dispiacesse affatto la mia presenza
"Hai fame?" chiese, io Negai di nuovo con la testa e mi andai a sedere sul divano
"So che non vuoi starci qui, ma almeno sta sera fa un sacrificio" alzai gli occhi al cielo
"domani parliamo con gli altri e vediamo cosa fare" disse ancora riferendosi a quei tipi di prima
Vidi Bene andare nella sua stanza e poi tornare con dei pantaloni della tuta e una maglia a maniche corte
"Tieni, sono le uniche cose che si avvicinano alla tua taglia" mi lanciò gli indumenti, sempre molto gentile
Quando Dio distribuiva la gentilezza Anas era in fila per altre cose
A dai in bagno a cambiarmi e poi tornare di là dove Anas aveva preso posto sul divano
"Vediamo un film?" disse lui accendendo la tv
Mi sistema sul divano e non nego di essermi addormentata quasi subito
Ma non prima di aver sentito testuali parole da Anas
"Perché non riesco a starti lontano?"
Ero appoggiata sulla sua spalla e lui credendo che dormivo mi stava facendo i grattini
Così mi addormentai non riuscendo più a mantenere i miei occhi aperti.

L'amour dans la rue//BENE.530 Where stories live. Discover now