CAPITOLO 30

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SABATO SERA
Sono esattamente le due di notte con alle spalle mezz'ora di camminata fra le strade buie di Los Angeles. Sono davanti casa sua a fissarla come farebbe uno stalker con la propria vittima, la luce della sua camera è ancora accesa e l'ho appena visto passare dalla finestra; so che è a casa da solo questo fine settimana me l'ha detto Travis qualche giorno fa.
Avanzo verso il portico e una volta al portone busso, aspetto per un po' ma nessuno apre così mi attacco al campanello per qualche secondo e dopo finalmente la porta si apre. Mi guarda dalla testa ai piedi come se fosse sorpreso di vedermi, io invece guardo lui e il suo addome nudo.
-Sono le due del mattino-
-Dobbiamo parlare- mi faccio spazio ed entro in casa sentendo subito la musica che proviene dalla camera, ecco spiegato perché non sentiva.
-Ma certo entra pure- si passa una mano fra i capelli chiudendosi la porta alle spalle e senza degnarmi di uno sguardo va di sopra, lo seguo e appena metto piede in camera sua l'odore di erba mi invade le narici.
-Hai fumato?- gli domando senza ottenere risposta -Jake guardami- quando si volta riesco a vedere le pupille dilatate, mi avvicino alla finestra per aprirla leggermente e far uscire la cappa di fumo che si è creata nella stanza -Da quanto hai ricominciato?-
-Da un po'- rimane fermo immobile come un omino.
-Perché non me l'hai detto?-
-Non parliamo da una settimana Allie-
-Un po' non credo sia una settimana quindi hai più che avuto il tempo di dirmelo- prendo in mano la canna facendola roteare fra le dita.
-Non lo faccio sempre ma solo quando ne ho bisogno, mi aiuta a calmare i nervi-
-Bene, sei lucido abbastanza da avere una conversazione oppure sei troppo fatto- prendo l'accendino dalla mensola e accendo la canna che ho fra le labbra, faccio un primo tiro lento e profondo.
-Lo chiedo io a te- l'angolo della bocca gli si alza leggermente in un ghigno.
-Oh tranquillo, starò benissimo- un altro tiro sussegue il primo.
-Ma guardati, quale Allison sei ora?-
-Quella incazzata-
-Oh che novità- dice ironicamente.
-Finiscila-
-Di fare cosa? Di parlare?-
-Oh no quello l'hai già fatto per un intera settimana, a proposito spero tu stia bene e non preoccuparti sto bene anch'io...grazie di avermelo chiesto- sarà vero che questa canna rilassi perché io mi sto solo che innervosendo più del dovuto.
-Di nulla e dimmi come sta Ethan invece?- se mi sta stuzzicando ci sta proprio riuscendo -Non funzionano con me i tuoi giochetti Allie, ritenta con qualcun altro e sarai più fortunata- poi continua.
-Sei sparito per una settimana Jake, evitandomi anche se ti venivo a parlare, chiedevo di te ma nessuno sapeva nulla-
-E tu hai fatto tutto quello che ti avevamo chiesto di non fare, intanto qui però il problema è sempre e solo il mio di comportamento. Sono stanco Allie...sono stanco di tutta questa situazione, sono stanco di te, di Ethan, di Travis che c'è l'ho di continuo col fiato sul collo e forse sono anche stanco di ballare, ma sinceramente non lo so-
-Sei stanco di me?- poso la canna nel posacenere e torno con lo sguardo su di lui.
-Non intendevo in quel senso- si passa una mano sulla faccia.
-E quale allora, perché per me era chiaro- non nego che alla sua frase il mio cuore ha perso un battito -Jake se non mi vuoi più puoi dirmelo, non voglio che tu sia infelice- spero vivamente che non sia così e se lo fosse credo proprio che mi sentirei come se il mondo mi crollare addosso.
-No Allie, assolutamente no...mi sono solo espresso male- avanza verso di me prendendomi il viso fra le mani -È solo che tu non hai idea di come ci si possa sentire quando la persona di cui sei innamorato continui a fare continuamente di testa sua anche se a conoscenza dei rischi che corre- mi lascia delle leggere carezze con il pollice.
-Sei innamorato?- domando incredula, mi sento il cuore andare all' impazzata, potrei collassare qui sul posto.
-Certo che lo sono cretina, sennò pensi che mi sarei incazzato così tanto per una qualunque-
-Mi dispiace...ho agito senza pensare- credevo che saremmo stati tutta la nottata a urlarci contro e invece è stato più facile del previsto, forse è merito di quello che ci siamo fumati.
-E io avrei dovuto affrontare subito il discorso-
-È stato più semplice del previsto, che roba ci siamo fumati- un sorriso divertito si fa largo sul mio volto.
-È roba buona-
-Ecco e fa che sia finita- mi allontano e faccio ripartire la musica che si stava ascoltando prima.
-Che ti succede?- poi ritorno da lui mentre la musica riparte.
-Non so-
-Ok, faccio io le domande, che succede con Travis?- mi siedo sul letto.
-I soliti problemi che si creano quando arrivano le competizioni, sente la pressione di Ethan e la competitività lo fa impazzire- mi guarda dall'alto.
-Capito e invece il tuo pensiero sullo smettere di ballare?-
-Ogni tanto mi passa per la mente di mollare...il fatto è che il ballo per me è sempre stato uno sfogo e un motivo per stare fuori da casa il più possibile, ma ultimamente mi sta solo sovrastando-
-Si ma non te lo permetterò- gli circondo i fianchi con le braccia puntando il mento sul suo addome per guardarlo.
-Ah quanto vorrei una pausa da tutto, anche solo per un instante- con una mano mi prende la coda dei capelli tirandomi la testa leggermente indietro per vedermi meglio -Mi era mancato il tuo viso- dice poco dopo, così allungo una mano per circondargli il collo e tirarlo verso me.

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