CAPITOLO 39

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Sono sveglia da cinque minuti, mi ricordo tutto quello che ho fatto e detto ieri sera e non so come ma non me ne pento, spero solo che sia lo stesso anche per lui.

Mi alzo dal letto e mi rivesto, i miei vestiti sono stati piegati e messi sul comodino pronti ad essere riusati, una volta messe anche le scarpe apro la porta e vado di là: è un appartamento molto semplice il suo, soggiorno e cucina sono messi insieme, poi c'è un bagno e la sua camera da letto.

-Buongiorno- parlo quando c'è l'ho di fronte, è di spalle e sta cucinando.
-Ehi, non ho voluto svegliarti...il tuo telefono continuava a squillare, forse è meglio se dai un'occhiata- così raggiungo la mia giacca e lo prendo, ho una sfilza di messaggi da Ariana e Matt.

"Allison dove cazzo sei?"
"Allison è mezzanotte passata rispondi!"
"Dimmi almeno se stai bene e dove sei"
"Ho detto a mamma che sei da un'amica, domattina ti conviene essere a scuola e con una risposta alle mie domande"
"Allie tuo fratello è preoccupato e ora lo sono anch'io"
"Dove sei?"
"Allie rispondi"

Mando un messaggio ad entrambi dove dico che sto bene, che sono rimasta da un amica e di essermi addormentata li, poi lascio il telefono sul divano e vado a sedermi sullo sgabello.
-Che gli hai detto?- presumo abbia letto i messaggi.
-Che sto bene e che sono rimasta a dormire da un'amica-
-Bacon?- mi chiede dopo aver annuito.
-Si, grazie- prende un piatto e me lo riempie.
-Ci sono anche le uova se le vuoi- io annuisco e così ne aggiunge un po', poi mi passa il piatto e una tazza di caffè.
-Se ti stai chiedendo se mi pento di quello che abbiamo fatto stanotte, beh sappi che la risposta è un no- parlo dopo vari minuti di silenzio imbarazzanti, lui annuisce -Tu invece, te ne penti?- afferro un pezzo di bacon e me lo porto alla bocca.
-No, ma non deve succedere di nuovo- alza lo sguardo su di me mentre sorseggia il suo caffè poggiato al mobile della cucina -Allie voglio che tu sappia che mi sto davvero affezionando a te, si sta creando un bel legame fra noi due e non voglio che le cose cambino ora-
-Tranquillo non c'è ne sarà bisogno, è stato solo per una notte e ti prometto che non succederà di nuovo- incrocio le braccia sul ripiano -Ti senti a disagio adesso?- domando subito dopo.
-Stranamente no-
-Già, neanch'io-
-Comunque...- inizia ma si blocca.
-Comunque cosa?- lo incito a parlare.
-È stato bello- si volta per posare la tazza nel lavandino e credo anche per non beccare il mio sguardo.
-Anche per me è stato bello- lo raggiungo per lasciare anche il mio piatto, volta la testa verso di me e mi sorride.
-Ok, ehm, io devo fare dei giri adesso...vuoi che ti porto a casa?- si dirige verso la porta per prendere le chiavi.
-Prendo la giacca- metto un po' d'acqua nella tazza e la poso nel lavello, faccio il giro del divano prendo la giacca e lo seguo.
...
Mi sono fatta lasciare al solito posto di ieri, ora sono davanti casa a fissare Jake seduto sui scalini del porticato.
Non pensavo si sarebbe presentato dopo ieri.
-Che cosa ci fai qua?- avanzo verso di lui con indifferenza.
-Volevo parlarti, ma a casa non c'è nessuno- mi indica la porta dietro di se.
-Matt è a scuola e io ho dormito fuori- prendo le chiavi di casa ed entro, lui mi segue all'interno -Allora, cosa vuoi dirmi...dei particolari della scopata con quella con cui mi hai messo le corna per caso?- mi tolgo la giacca e la lancio sul divano.
-Puoi farmi spiegare prima?-
-Sono tutta orecchie- il mio tono è freddo e distaccato.
-Prima di tutto, come sta il braccio?- lo indica.
-Sta bene-
-Mi dispiace non ho dosato la forza, credimi non l'avrei mai fatto di proposito- non credo ci sia neanche il bisogno di specificarlo.
-Tranquillo, so che non l'avresti mai fatto- è la verità, non è un tipo violento.
-Allora, ehm...- si schiarisce la voce -Mi dispiace se me ne sono andato in quel modo, ma avevo bisogno di andarmene e di staccare un attimo la spina-
-Non ti sei fatto sentire per due cazzo di giorni Jake, eravamo tutti preoccuparti per te qui- lo interrompo.
-Lo so e mi dispiace-
-O mio dio, smettila di scusarti e assumiti le tue responsabilità per una volta- lui resta in silenzio e mi lascia parlare -Sai cos'altro mi fa imbestialire, il fatto che tu continui a negare più e più volte che non scappi dai problemi quando invece è l'unica cosa che fai. Hai anche osato dire che sono io quella che lo fa, mettendo in mezzo una cosa successa un anno fa, hai messo in mezzo l'incidente Jake e non avresti dovuto perché sai esattamente quello che stavo passando in quel periodo-
-Tu mi avevi lasciato Allison! Durante i tre giorni di coma io ero rimasto lì con te per tutto il tempo e avrei continuato a farlo anche dopo se solo tu non mi avessi allontano!- si avvicina di pochi centimetri.
-Cristo ma ancora non lo capisci! L'ho fatto per te Jake, sapevo a cosa stavo andando incontro, era troppo per me, figurati come sarebbe stato per te. Avevi già i tuoi casini e non volevo addossarti anche i miei, altrimenti avresti passato mesi a combattere con una ragazza depressa e autolesionista, ho voluto evitarti tutto questo per farti star bene perché io sono una persona altruista a differenza tua!- gli punto un dito contro urlando a squarciagola.
-È qui che ti sbagli perché io sarei restato se tu non mi avessi lasciato, io sono restato Allison! Ho passato mesi di inferno nel sapere che stavi male e che peggioravi giorno dopo giorno, cristo ho perfino parlato ogni giorno con tuo fratello per sapere come stessi, avrei desiderato più di ogni altra cosa starti vicino e aiutarti a tirati su ma tu non me l'hai permesso!-
-Perché ho pensato a proteggerti dai miei problemi Jake, come te lo devo dire- mi siedo sul bracciolo del divano passandomi le mani fra i capelli.
-Ok l'ho capito, ed è lo stesso che ho fatto io andandomene...vedi che infondo non siamo tanto diversi. Ho pensato costantemente a te questi giorni, ero terrorizzato all'idea di averti fatto del male e sono terrorizzato all'idea di diventare come lui, perché non voglio. Ho guidato fino al motel più vicino e sono rimasto lì, ho iniziato a bere e non mi sono più fermato...la stessa notte sono andato ad un pub e una ragazza ha iniziato a provarci con me, siamo andati nella mia stanza e si non lo nego ci siamo baciati, ma quando ho capito quel che stavo facendo mi sono fermato e l'ho mandata via- si avvicina a me e mi prende le mani.
-Aspetta cosa?-
-Non c'ho fatto niente Allie- alle sue parole mi stacco dalla sua presa.
-Perché cazzo non me l'hai detto prima!- scatto in piedi.
-Ero ancora troppo ubriaco per ricordarmelo- è sincero, lo vedo, è estremamente sincero.
-Merda Jake!- mi piego sulle ginocchia prendendomi la testa fra le mani.
-Cosa?-
-Oh merda, perché cazzo non ci hai scopato!- lo guardo in cerca di una risposta che ovviamente non può darmi.
-Allison che diamine ti prende, ti ho letteralmente appena detto che non ti ho tradita e tu mi chiedi il perché- mi sento una merda, non avrei mai passato la notte con Ethan se l'avessi saputo prima.
-Che casino- mi alzo in piedi e vado in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
-Allie non ti capisco- mi segue osservando ogni mio movimento.
-Io l'ho fatto- avrei potuto non dirglielo ma devo dirgli la verità, nasconderglielo non migliorerà le cose.
-Cosa? Tu hai fatto cosa Allie?-
-Ti ho tradito...stanotte- appena finisco di parlare il silenzio cala in tutta la casa.
-Scusa credo di non aver capito bene...tu hai fatto cosa?- la sua mascella si irrigidisce così come tutto il suo corpo.
-Hai capito bene Jake...mi dispiace- gli passo accanto e torno in salotto per rimandare indietro le lacrime senza farmi vedere.
-Con chi?-
-Cosa?- sono ancora voltata di spalle.
-Chi ti sei scopata?- la sua voce è fin troppo calma.
-Non importa-
-Dimmi con chi cazzo hai scopato stanotte Allison!- perde la pazienza e mi urla contro.
-No!-
-Voltati- io non lo faccio -Ho detto voltati!- la sua voce mi riecheggia nelle orecchie, prendo un lungo respiro e mi giro verso di lui -Ti è piaciuto?- che razza di domanda è.
-Jake- lo sto supplicando.
-Rispondimi- sta aspettando ma non dico niente, guardo in terra per non dover incontrare il suo sguardo, si avvicina a me e mi solleva il viso per far sì che io lo guardi negli occhi.

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