L'incontro

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Quando mi svegliali mi ritrovai sulle spalle di Ed. Feci uno sbadiglio molto profondo, come se mmi fossi dimenticata che c'era lui.

-Buongiorno dormigliona.

-Hey Ed, da quant'è che stai camminando?

-Se non sbaglio una decina di minuti

-E tu hai continuato a portarmi in spalla?

-Si, tanto sono forte sono un maschio.

-Non fare il forzuto. Dai fammi scendere tanto non mi sono fatta male.

-No ti porto io.

-Ed dai voglio camminare.

-Non posso.

-Non vuoi o non puoi?

-Entrambi

-In che senso?

Rimase in silenzio

-Ed? Allora? Dai rispondi almeno a questa domanda

Lo odiavo in certi momenti. Era troppo chiuso, come una cassaforte. Cos'aveva da nascondere così tanto.

-Ho paura e voglio sentirti vicino a me, voglio sentire le braccia intorno al mio collo, tutto qua.

-Ed, mi devi dire tutto. Questo è solo il motivo del "Non vuoi". Del " non puoi ancora non me l'hai detto"

-Beh, perché, i guardiani potrebbero catturarti, dato che hai toccato l'acqua, e ho molta paura che succeda

Questa frase mi fece rivivere d'avanti ai miei occhi una scena. In quel flashback io ero piccola e d'avanti a me c'era un uomo, penso che sia mio padre, non ricordo il suo viso, non l'ho mai conosciuto mio padre. Mi diceva "ho paura che ti catturino perciò ti porto in braccio"

Dopo qualche minuto di silenzio, con una voce bassa, gli occhi rivolti al suolo e i miei capelli che coprivano gli occhi chiesi, con un tono che dava l'impressione che fosse un ordine, Gli ordinai di farmi scendere. Ma niente lui negò anche questa volta.

-Senti perché ci tieni tanto a scendere?

-Non voglio essere un peso.

Il motivo non era solo quello, era colpa del flashback.Per tutta la spina dorsale avevo una sensazione di freddo incredibile.

-Non sei un peso, punto. Ti porto io e basta!

-Ma perché sei cosi ostinato? Che potranno farmi i guardiani? E perché hai così paura di loro?

Non rispose.

-Mocciosetta sono io il tizio strano.

-Che vuoi?- gli dissi ad alta voce?

-Hai detto qualcosa?- mi chiese Ed dubbioso

-Nonononono scusami, e che vedi sto ancora dormendo, se non ti risponderò vuol dire che crollerò.

-Allora ti auguro notte in anticipo.

Non avevo sonno ma sapevo che quando avrei parlato con quell'altro tizio dovevo far finta di dormire. Infatti..

-Ma sei scema o cosa? Se io sono dentro di te vuol dire che Ed non può vedermi e sentirmi no? Per parlarmi perciò devi chiudere gli occhi e parlarmi in mente.

Lo feci.

Mi ritrovai di fronte a lui. Era la prima volta che vedevo il suo vero aspetto. Quando ero entrata nella sua dimensione aveva una maschera buffa invece ora ha il suo vero e puro viso. Il suo taglio di capelli era come quello di Micheal Clifford dei 5sos. Il colore era nero con pochissime sfumature rosse. Gli occhi erano di un nero pece con degli schizzi di blu metallico.

Parallel worldWhere stories live. Discover now