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«Carlotta apri la porta»

È sottile la voce che mi arriva alle orecchie, coperta dai miei singhiozzi.

Ho il viso zuppo d'acqua, gli occhi doloranti e le mani che tremano.

Il dolore è così forte...

Non pensavo di potermi legare ad una persona in questo modo.

Ho ancora il suo sincero sorriso in mente.

Due pugni sbattono sulla porta bianca facendomi sobbalzare.

«Amore fammi entrare» sussurra lui.

«Sei da solo?»

Mi dà un segnale positivo dopo interdetti secondi.

Abbasso la maniglia fredda e lo accolgo tra le mie braccia.

«Cristo Carlotta; mi hai fatto preoccupare» ansima velocemente.

«Non voglio che se ne vada» urlo sul suo petto in un lamento.

Sento qualche sospiro uscire dalla sua bocca mentre la sua mano scivola dietro la mia schiena.

«Non puoi lasciarti distruggere così da una piccola cosa» mi bacchetta.

«Non è una piccola cosa per me! Era uno dei pochi con cui riuscivo a confidarmi liberamente...» butto aspra.

«Si, ma tra un po' lo vedrai fuori»

«Non capisci...» sussurro evitando il suo sguardo.

«Cos'è che non capisco?»

«Io ho bisogno di lui adesso!» gli urlo in faccia.

«Ma non è l'unica persona con cui puoi parlare lo sai!?»

«Certo che lo so. Ma lui aveva quel non so che in più...molto simile a me» farfuglio giocando con le dita.

«Ho capito ma hai ancora me, Mattia, Cricca, Wax...apprezza ciò che adesso hai invece di rifugiarti in ciò che ormai è, non andato del tutto, ma per un po' verrà messo da parte»

«Non posso più lamentarmi di te con lui» sbuffo.

Incrocio il suo sguardo sorpreso e finisco per ridere.

Mi prende la testa tra le mani e mi schiocca un bacio sulla fronte.

«Non era mia intenzione risponderti male prima, scusa» dico a bassa voce con la fronte appiccicata alla sua.

«Lo capisco, non preoccuparti»

Gli mostrò un sincero sorriso e, appoggiandomi alla sua mano tesa, mi alzo da terra.

«Scimmietta è tutto apposto?» una voce alle nostre spalle gi fa girare di scatto.

È Mattia, che mi guarda con tono preoccupato.

Annuisco e, mi dirigo verso la sua direzione.

Stringo le mie mani al suo busto.

La sua mano mi scuote i capelli sorridendomi.

«Ho voglia di succo» gli dico.

Mi prende la mano e mi porta in cucina contento.

Per un po' il pensiero di Marco non mi invade più il cervello.

Quei due sono riusciti a rinchiuderlo momentaneamente in una scatola; che tra poco so che si riaprirà.

Osservo i due ragazzi difronte a me scherzare tra loro e pensieri malinconici stanno iniziando a prendere il sopravvento.

Come staranno quando io uscirò?

E se usciranno prima loro?

Perché deve essere tutto così estremamente difficile?

Non posso solo essere felice e basta?

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Eii!
Cosa ne pensate della puntata di oggi?
xoxo<3

𝐌𝐈 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐈||𝙎𝙖𝙢𝙪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora