Capitolo 9

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Mi sveglio a causa di un raggio di Sole che entra dalla finestra.
Prendo il cuscino e lo porto sopra la testa per coprirmi dai raggi di sole, poi peró mi ricordo di quello che é successo ieri sera e salto giú dal letto.

"Dovresti fare piano o rischi di farti male"

Caius mi osserva ridendo e io non posso fare a meno di notare la sua immortale bellezza.

"Caius"

Resto imbambolata a fissarlo come mi capita spesso, lui se ne accorge e me lo fa notare

"Hai finito di mangiarmi con gli occhi?"

Credo che la mia faccia in questo momento é qualcosa di indescrivibile, e lui me ne da la conferma scoppiando a ridere

"Si, buongiorno anche a te eh"

Si avvicina e mi mette le mani sui fianchi per tirarmi piú vicina a lui

"Buongiorno piccola"

La sua voce roca e profonda ma allo stesso tempo angelica mi fa arrossire violentemente.

Mi stringo di piú a lui e gli lascio un bacio casto e pieno d'amore

Mi muovo e sento che la mia intimità é indolenzita, questo ovviamente non passa inosservato  a Caius che mi rassicura subito

"Sta tranquilla é normale"

Annuisco e mi dirigo verso il bagno per sistemarmi.
Mi guardo allo specchio e fortunatamente noto che le mie condizioni non sono poi tanto pessime.

Mi lavo il viso, i denti e mi spazzolo i capelli.
Non mi trucco, anche perché é domenica quindi resteró tutto il giorno a casa.

Caius mi sta aspettando seduto sul letto, mi avvicino e mi metto a cavalcioni su di lui.

"Gli altri sono tornati?"

Gli dico questo all'orecchio e gli sfioro appositamente il lobo per poi lasciargli dei baci umidi sul collo

Lo sento "respirare" pesantemente e stringe le mie natiche con le sue mani

"Torneranno nel pomeriggio"

"mmm"

Continuo a baciarlo e sento la sua eccitazione crescere, cosa che di conseguenza fa eccitare anche me.

"D-dana non possiamo"

"Perche?"

Lo vedo in difficoltà ma continuo a baciarlo

"Tu sei pura e se andassimo oltre mi apparterrai per sempre, e poi non so se riusciró a controllarmi"

Mi fermo e lo guardo negli occhi

"Caius ma io ti appartengo già, da quando sono nata e sarà per sempre cosí"

"No piccola, questo é un altro modo di appartenermi. Io prenderei la tua purezza, prenderei il tuo corpo"

"Ma io voglio te Caius, t-tu non mi vuoi?"

Abbasso lo sguardo, inizio seriamente a pensare che lui non mi voglia davvero

"Piccola, io ti desidero piú di quanto tu possa immaginare. In 3000 anni non ho mai desiderato nessuno come ti desidero ora, ma io non posso mettere a rischio la tua vita per un desiderio, non me lo perdonerei mai."

"Io mi fido di te Caius e so che riusciresti a controllarti, peró se é cosí allora chiudiamo qui il discorso, ma solo per ora"

Dalle sue labbra esce una risata che definirei cristallina

"Sei testarda eh?"

"Me lo dicono sempre"

In effetti se devo trovare una parola per descrivere il mio carattere quella é la testardaggine, da sempre quando ho un'idea in testa, faccio di tutto pur di realizzarla.

Pace nell'inferno// Caius Volturi Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang