Capitolo 32

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Quando realizzai quanto cavolo eravamo vicini, andai nel pallone. Il film? Pff. Non capii più niente. Ero davvero agitata e imbarazzata, provavo però nello stesso tempo una sensazione di tranquillità e di completezza. Vicino a lui mi sentivo al sicuro, non mi mancava niente. Nulla esisteva più. Allora sollevai lo sguardo. Lo guardai negli occhi. Nei suoi scurissimi occhi. Lui fece altrettanto con uno sguardo di tenerezza e affetto. Stavo per sentirmi male. Altro che farfalle, nello stomaco avevo un invasione di mammut. Non mi rendevo conto che forse quel momento sarebbe presto diventato il più bello della mia vita. Eravamo a distanza 10 cm. Lui adesso non fissava più i miei occhi. Fissava la mia bocca, mentre mi mordevo il labbro inferiore nervosa. Sorrise, poi si avvicinò ancor di più quando... "SIAMO TORNATI". "Eh no cazzo. No. Non ora porca puttana." pensavo, mentre imbarazzati entrambi distoglievamo lo sguardo l'uno dall'altra. Ci trovarono sul divano, intenti a guardare il film. Chiedemmo loro come era andata la serata e loro fecero altrettanto. Dopo una breve chiacchierata, andarono in un altra stanza per farci vedere il film senza disturbarci. "Chissà cosa sarebbe successo se solo loro non fossero arrivati.." pensavo. "Lorenzo è molto timido, probabilmente non sarebbe successo nulla, o forse aveva solo trovato il coraggio che probabilmente non ritroverà presto. Diamine. Non devo illudermi. Io.. no. Non possiamo." Può essere che anche lui, in così poco tempo abbia cominciato a provare per me sentimenti diversi dall'amicizia?

Favij? No, Lorenzo.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora