Favij? No, Lorenzo.

Capitolo 54

Cominciammo a correre sotto la pioggia, ridendo insieme. Eravamo di nuovo tutti bagnati e per l'ennesima volta vissi dei momenti infinitamente meravigliosi con lui. Era tutto talmente bello che sembrava che fossimo in un film. Quando arrivammo a casa ci guardammo un attimo, poi scoppiammo a ridere: eravamo fradici dalla testa ai piedi, rischiavamo di prenderci una polmonite, ma eravamo felici. Saliti a casa andammo ognuno a fare una doccia e a mettere qualcosa di asciutto. Passammo la nottata giocando con la sua playstation e ci divertimmo parecchio. Poi ci diedimo la buona notte e andammo a dormire. Il mattino seguente mi svegliai verso le 10:00 e trovai un bigliettino sul mio comodino su cui Lorenzo aveva scritto dove mi stava aspettando. Questo accompagnato da una specie di mappa. "Perfetto, non lamentarti se dovrai venire a recuperarmi in Russia, caro Lorenzo." dissi tra me e me mentre mi alzavo. Mi preparai e uscii di casa, un po' nel panico in realtà: dovevo evitare di perdermi. Dopo un po' arrivai nella via giusta e mi guardai attorno: eccolo lì. È in piedi di fronte un edificio, ma non un edificio qualunque: è lo Juventus Store. A quella vista sono già ansimante per la gioia, ma poi noto qualcos'altro... Sembra avere una strana maglia addosso... aspetta.. Sì! È proprio una maglia della Juve! Gli corro incontro e lo guardo stupita. "Allora? Ti piace la mia nuova maglietta? E devi vederla dietro!" Si gira e... HO BISOGNO DI ARIA. È la maglietta numero 23, la maglia del mio idolo stagione 2014/2015. Mi porto una mano alla bocca e gli dico: "OMMIODDIO LORE P...POSSO TOCCARLA?!" Ero stupefatta. Lui rise, poi mi sorrise. "Scema, certo che puoi toccarla, è tua!" disse avvicinandosi a me. "C-COSA?! LORENZO TU VUOI FARMI MORIRE. MA SERIAMENTE?" Si sfilò la maglia, e me la diede. "Volevo farti un regalo, qualcosa che potessi portare a casa come ricordo di questo viaggio..." disse felice. Lo abbracciai così forte che penso non respirasse più.