La Rivelazione di Antonio

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Elisa stava ancora giocando sul letto con Agnese,quando Anna irruppe nella stanza.
"Elisa, ho bisogno di parlare subito con te!"
Esclamó la marchesa Radicati,col volto visibilmente sconvolto.
Elisa notó lo sguardo stravolto di Anna e la invitò ad entrare.
"No,non qui..." Ribattè la cognata,indicando con gli occhi la bambina.
Elisa allora,si alzò dal letto.
"Agnese,tesoro,va a cercare Celeste. Io devo parlare un momento con tua zia."
La bambina malvolentieri uscì,salutando la marchesa con una riverenza.
"Anna,che succede?" Domandò Elisa.
"Quell'uomo che è appena andato via... era lui il duca di Nives?" Balbettó Anna.
"Sì, perché?"
" Può mettere tutte le maschere che vuole...ma io riconoscerei quei passi fra mille!"
"Passi? Anna,di cosa parli?Spiegati meglio...mi stai facendo paura..."
"Ero in camera mia e ho sentito dei passi,quei passi! Ero certa che fossero i passi di mio fratello e così non sono riuscita ad essere razionale.Ho aperto la porta quasi sicura di vedere Fabrizio nel corridoio...invece ho incrociato quell'uomo!"
Elisa strabuzzò gli occhi:"Anna,io davvero non riesco a seguirti...cosa stai cercando di dire?Fabrizio è morto. L'abbiamo visto tutti,gli abbiamo fatto il funerale,ho pianto sulla sua tomba! Come può spiegarsi tutto questo? Che sia un fantasma?"
" Non credo proprio che si tratti di un fantasma,Elisa. Già una volta hai creduto di vederne uno e invece quell'uomo era vivo e vegeto!"
"È vero...ma nel caso di Ranieri,non avevamo visto il cadavere..."
Anna sospiró,poi le venne un'idea.
"Elisa,io ho riflettuto a lungo sulle cose che mi hai detto l'altra sera e adesso quei passi...ci dev'essere qualcosa che ci sfugge e di sicuro Antonio deve saperne qualcosa...Ora è in biblioteca,andrò a parlargli!"
"Sono d'accordo,verrò con te!"
Le due cognate si recarono dunque in biblioteca,dove il medico stava leggendo alcuni libri scientifici.
"Antonio,abbiamo bisogno di parlarti.Puoi concederci un minuto?"Chiese Elisa.
"Antonio guardó i volti sconvolti delle due donne e fece cenno di sì con la testa;chiuse i libri sulla scrivania e si accomodò con loro sulle poltroncine.
"Sono a vostra disposizione.Ditemi!"
Anna prese la parola" Antonio,sarò schietta:c'è la possibilità che Fabrizio sia ancora vivo?"
"Ma come ti viene in mente una sciocchezza simile?" Ribattè Antonio,alzando la voce.
"L'avete visto tutti il suo cadavere al funerale e l'avete seppellito! Come potrebbe essere vivo?" Aggiunse stizzito.
Ma quella reazione,per Anna fu fin troppo esagerata.
"Antonio,quell'uomo...il duca di Nives...ha troppe cose in comune con mio fratello,troppe!"insistè la marchesa Radicati.
"Antonio,ti supplico,se sai qualcosa,parla!" Intervenne Elisa,singhiozzando per l'emozione.
Ceppi guardó negli occhi Elisa e sentì tutta la sua sofferenza. Allora si alzò e camminò in silenzio fino alla finestra.
Anna lo raggiunse,gli si parò davanti e lo fissò, tenendogli le mani tra le sue.
"Amore mio, fallo per lei!"disse,indicando Elisa." Sta ancora soffrendo tanto, non merita tutto questo dolore!"
Antonio sospiró. "E va bene, vi dirò quello che so,ma non fatevi illusioni! Io non sono certo che Fabrizio sia vivo,nè tantomeno che possa essere quel Duca!"
Anna annuì e Ceppi si portò davanti ad Elisa che piangeva seduta sul divanetto,si inginocchiò e le strinse le mani.
"Elisa, ti ricordi quando vedesti Ranieri e pensasti di aver visto un fantasma?"
"Sì,certo. Era il giorno del battesimo di Agnese.Lo dissi a Fabrizio,ma lui non mi credette!"
"In realtà Fabrizio ti ha sempre creduta, ma non voleva turbare la tua felicità.
Quando scoppió l'incendio nelle cantine, trovò il medaglione di Ranieri,capì che il Duca e i congiurati erano ancora vivi e pronti a vendicarsi di lui e di Rivombrosa e non si sarebbero fermati davanti a niente.
Ne parlò con Terrazzani,mostrandogli il medaglione,lo mostró anche al sovrano,ma questi minimizzò la cosa,credendo che si trattasse di balordi..."
"Ma perché a me non ha mai detto nulla?"Chiese Elisa tra le lacrime.
"Elisa,Fabrizio voleva che tu e i bambini foste felici.Questo era il suo più grande desiderio,voleva solo proteggervi."
"Antonio, va avanti!" Intervenne Anna.
"Quella maledetta mattina di Natale, lui sapeva che non potevano essere dei semplici banditi, ma una trappola di Ranieri e decise di andare ad affrontarlo una volta per sempre sperando di uscirne vincitore.Purtroppo non immaginava che con lui ci fosse anche Harmand Benac e che gli sparasse alle spalle.
Quando arrivò qui, in fin di vita, io gli oscultai il cuore con l'orecchio, ma sotto la pioggia battente non avevo gli strumenti giusti per poter sentire un battito debolissimo e pensai che fosse morto.
Quando lo portai nello stanzino della servitù per spogliarlo e lavarlo, Fabrizio però si riprese.Mi afferró per un braccio e mi ordinò di non dire nulla a nessuno e di chiamare Maffei e Terrazzani.
Così mandai un servo a chiamarli.
Maffei portò con sè un potente rimedio chimico in grado di provocare una morte apparente per quarantotto ore, mentre Terrazzani era l'unico a poter aiutarlo a nascondersi.
Io,intuendo ciò che voleva fare,tentai di dissuaderlo da quel piano assurdo;gli dissi che le sue ferite erano gravi,che muoverlo era pericoloso e soprattutto che Tu, Elisa,avresti sofferto molto!
Mi rispose che preferiva perderti per sempre,ma saperti viva e al sicuro dai complici di Ranieri. Che se i congiurati l'avessero creduto morto,avrebbero finalmente lasciato in pace te e i bambini e per lui sarebbe stato più facile stanarli e consegnarli alla giustizia..."
"Ma chi abbiamo seppellito allora?" Chiese Anna,ancora incredula.
"Dopo il funerale, dove
avete visto tutti il suo corpo addormentato,portammo il feretro in sacristia e lì scambiammo il corpo con un fantoccio e chiudemmo la bara. Fabrizio si risvegliò il giorno dopo,all'alba.Io ero lì e Terrazzani lo portò a Torino,affinché fosse curato in segreto.Quello che è successo da lì in poi io non lo so. Io ho solo giurato a Fabrizio e al prefetto che non avrei mai detto nulla a nessuno e così ho fatto...anche se le sue condizioni erano talmente gravi,che dubito sia riuscito a salvarsi."
Anna si alzò in piedi furiosa, mentre Elisa non smetteva di piangere.
"Ma bravi, complimenti! E questa poveretta ha sofferto le pene dell'inferno per colpa vostra! Tutti noi abbiamo pianto e sofferto per la vostra incoscienza!"
"Anna,credimi, Fabrizio l'ha fatto solo per proteggere Elisa e i suoi figli! Anche per lui non è stato semplice rinunciare a loro, ma se non si fosse finto morto, i congiurati avrebbero continuato a perseguitarlo e aveva paura che per vendicarsi di lui,potessero fare del male ai bambini,come fate a non capirlo?"
All'improvviso Elisa smise di piangere, si asciugò le lacrime e si alzò in piedi con lo sguardo fiero e battagliero.
"Adesso basta!Se davvero dietro quella maschera si nasconde Fabrizio, io devo saperlo! Non gli perdonerò mai di avermi tenuto nascosta tutta questa storia! Io sono sua moglie, avremmo dovuto combattere insieme e invece,come al solito,ha deciso lui, solo lui, anche per me!" E così dicendo, uscì dalla stanza, inseguita da Anna.
"Elisa,dove stai andando? Non fare pazzie!"
" Sta tranquilla,io voglio solo la verità!"

Elisa di Rivombrosa: I Misteri di Rivombrosa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora