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«Andate tutti sulle gradinate» la voce metallica della conduttrice richiama noi ragazzi, intenti a farci gli affari nostri.

Mi alzo dal letto posando il libro sul comodino e mi dirigo nella stanza.

«Ciao amore» mi saluta Isobel con quel suo fare ingenuo.

«Ciao biondina» ricambio accomodandomi accanto a lei.

«Maddalena c'è una busta per te»

La ragazza si alza e va a recuperare la busta rossa fuori iniziandola a leggere accuratamente.

La Celentano ha lanciato un guanto di sfida sulla versatilità tra me e l'allieva di Emanuel.

«Cosa ne pensate?»

«Io sinceramente non credo di essere meno versatile di Carlotta; è l'ennesimo guanto inutile a parer mio» si esprime Maddalena.

La mia faccia confusa allarma Maria, che chiede un parere anche a me.

«Io se devo essere onesta sono convinta di essere più versatile di te; durante questi mesi ho potuto sicuramente dimostrarlo»

«Ma per te tu sei sempre più di tutti»

«Maddalena ma ce la fai a non controbattere per ogni cosa che ti viene detta?!» ribatto infastidita.

Non le va mai bene niente.

«Ma chi sta controbattendo?! Dico solo le cose come stanno»

«Se per te risulto migliore in tutto più degli altri forse è perché lo sono, perché lo dimostro e perché mi viene detto costantemente, non solo dalla mia insegnante»

«Vola in basso»

«Ma cucct ja» sospiro provocando una risata ad Alessio.

«Eh questo sai dire»

«Tu sai dire solo stronzate per dare un po' di aria alla bocca»

«Sono dati di fatto Carlotta. Non penso di essere l'unica a pensare che tu ti sopravvaluti un po' troppo»

«Abbiate il coraggio di dirmelo allora» dico guardando in faccia ognuno dei miei compagni, tutti.

Minuti di silenzio.

«Io penso che in alcuni stili tu non sia il massimo ma comunque ti venga detto dalla maestra il contrario» interviene Ramon.

«Oh finalmente qualcuno ha parlato» faccio un applauso al ragazzo.

«Sono sicuro che quelli che non hanno aperto bocca, compreso me, l'abbiano fatto perché non hanno nulla contro di te e siano d'accordo su ciò che tu abbia detto fino ad adesso» è il rosso a parlare, seguito da accenni di alcuni ragazzi.

«Perfetto, allora stiamo apposto Maddalè?»

«Io rimango del mio pensiero»

«Appost, auguri e figli maschi» le dico prima di lasciare la stanza ed uscire fuori a fumare.

Indosso un giacchetto di pelle nero rubato a Samu qualche mese fa e prendo la mia iqos.

Butto il peso sulla sedia ed aspiro il primo tiro.

Chiudo gli occhi e penso.

Penso a quanto vorrei averlo fisicamente qui accanto a me.

Penso a quanto mi manchino i suoi sorrisi, i suoi baci, le sue carezze.

Penso a quanto vorrei sentire la sua voce.

Penso a quanto mi fa stare bene.

A quanto lo ami.

Alzo gli occhi al cielo.

La Luna riflette nei mie occhi.

«Ti sto cercando nella Luna...» bisbiglio.

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Cosa ne pensate del litigio tra Madda e Totta?
Io ancora nera per le anticipazioni...
xoxo<3

𝐌𝐈 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐈||𝙎𝙖𝙢𝙪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora