Pasta sugo e tonno

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"ma che ti ridi?" sbuffò lui mentre lei non riusciva a smettare di ridere vedendo il ragazzo impicciato che non trovava le cose "vieni qui ad aiutarmi invece"

"ma che dovrei fare io?"

"dov'è la pasta, e pentole e il tonno e il sugo? questa casa è un labirinto" disse provocando un'altra risata della bionda che si alzò dalla tavola preparata con cura precendentemnte -in realtà nemmeno con così tanta cura visto che aveva semplicemente messo due tovaglionini con le posate, i bicchieri e i piatti-

"guarda, le pentole sono qui" disse aprendo un cassetto grande sotto i fornelli e posando sul piano di lavoro una pentola non troppo grande "la pasta sta qua" aprì un mobile in alto dove c'erano tutti i tipi di pasta, o quasi, e posò anchessa affinaco alla pentola "il tonno e il sugo qua" per ultima cosa aprì un mobile sotto quello della pasta, e prendendo gli ultimi ingredienti che servivano al ragazzo

"grazie, ora mi metto all'opera" disse il più grande e la ragazza capì che quello aveva segiuto ogni suo movimento infatti poco prima sentiva lo sguardo del moro bruciarle addosso

"io ho sempre più paura" disse la bionda mentre si risedeva nel suo posto

"ma dove vai? rimani qua che probabilmente ho bisogno di una mano di nuovo"

"ma scusa non eri uno chef fortssimo?"

"si che lo sono ma non mi torvo bene nelle cucine degli altri" si giustificò iniziando a riempire la pentola d'acqua e poi metterla sul fuoco

"dai professionista fai il tuo lavoro, poi se hai bisogno di una mano vengo, sono impegnata mo" rispose la ragazza e il grande si girò per guardare cosa stessa facendo di tanto importante da non poterlo aiutare

stava messaggiando con qualcuno

"con chi parli?" chiese curioso

"la mia migliore amica, le do il buongiono" spiegò

"il buongiono alle due e mezza di pomeriggio?"

"si, da lei sono le otto e mezza, sta a new york per l'anno all'estero"

"a capisco" così il ragazzo continuò a cucinare
"come si chiama la tua migliore amica?" chiese più curioso di prima

"Arianna"

"ma è di napoli?" la ragazza annuì e i due continuarono a parlare finchè la pasta non fu pronta

"dai Eli dillo che spacca" mi dice il moro mentre mi passa il piatto e si siede mettendosi davanti il suo "è buonissima ammettilo"

"l'hai messa mo a tavola dammi il tempo di assaggiare e ti dico" rispondo infastidita ma solo per scherzare

"va bene scusa" dice Christian mentre ne mangio un boccone

è veramente buona, non pensavo

"allora? è buona vero? certo che è buona"

"mh si dai accettabile" non gli dirò mai che è buona

"come accettabile? dillo che spacca" insiste

"è buona ti ho detto"

"no devi dire che spacca, si sincera"

"sisi va bene spacca ma mo fammi mangiare in pace" cedo per farlo stare zitto e lui esulta fiero

Mangiamo e nel metre parliamo di come organizzarci il pomeriggio

"secondo me facciamo due minuti compiti e poi andiamo alle giostre" propone lui

"ma perchè ti sei fissato con ste giostre?" domando ironica ma anche a me fa piacere andarci

compagni di banco- christian e elisaWhere stories live. Discover now