Non avere paura

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*narratore esterno*

qualche ore prima

lei era nella sua stanza in chiamata con la sua migliore amica cercando disperatamente qualcosa da mettersi

lui era in camera sua con il suo migliore amico disperato perchè non sapeva che mettersi
e può sembrare strano da un ragazzo ma sapeva che quella serata sarebbe stata un serata diversa

lei aveva sbuffato una cinquantina di volte perchè non aveva idee

lui anche ma perchè il migliore amico gli diceva di stare tranquillo e mettere una semplice camicia

ma quella serata non sarebbe stata una serata semplice

non poteva mettere una cosa semplice

lei stava maledicendo se stessa per non aver ascoltato il fratello che le aveva detto di comprarsi qualcosa

lui era andato in molti negozi ma non aveva trovato niente che lo convincesse

erano entrambi in ansia e non sapevano nemmeno il perchè

Adesso si ritrovavano in un locale a mangiarsi con gli occhi, probabilmente troppo poco sobri per capirlo e troppo poco ubriachi per saltarsi addosso

era la serata di Halloween e tutti avevano bevuto

alla fine la settimana prima non erano andati in discoteca perchè era una serata under 15 e avevano pensato che si sarebbero annoiati

perciò avevano deciso di andare a casa di Luca e poi in piazzetta come tutti i sabati ormai.

La serata di quel lunedì l'avevano organizzata mesi prima

per nessuno doveva essere una serata normale perchè si erano ripromessi di bere tanto e divertirsi

ma per quei due sarebbe stata ancora più speciale di un semplice drink in più delle altre volte.

Secondo lui, lei era stupenda quella sera, alla fine aveva messo una vestito rosso aderente, che si abbinava benissimo a quei capelli biondi che lo facevano andare fuori di testa, per non parlare di quel fisico con quei fianchi che avrebbe stretto all'infinito, e quegli occhi, verdi come gli smeraldi, e quella sera risplendevano come quelli, il trucco naturale e raffinato, le spalle lasciate scoperte dal vestito a fascia con poi le maniche lunghe, una collana d'oro semplice abbinata rigorosamente gli orecchini e anelli del medesimo colore, i tacchi neri davano quel tocco in più per farlo impazzire ulteriolmente.

Secondo lei, lui era stupendo, ma questo se l'era permesso di pensare solo dopo il secondo drink, alla fine aveva ascoltato l'amico e aveva messo una camicia nera trasparente che lasicava intravedere quel fisico da pazzi, non troppo muscoloso ma perfetto, i primi bottoni sbottonati da cui uscivano le collane e le maniche alzate fino ai gomiti che randevano ancora più belle quelle braccia mettendo in vista il tatuaggio, i ricci neri gli cadevano sulle sopracciglia, leggermente sudati per via dell'alcol e il caldo, i jenas sempre neri che gli faciavano alla perfezione le gambe.

Inoltre aveva degli anelli sulle dita, quelli che metteva sempre Mattia infatti glieli aveva fregati, ma lei era troppo persa per notarlo, capiva solo che voleva sentire quelle mani su tutto il suo corpo e ogni tanto avvertie dei brividi per il freddo dell'accaio.

Lei non fece caso a quei pensieri perchè ormai era totalemente andata a causa dell'alcol, se fosse stata sobria non ci avrbbe mai pensato, ma forse meglio che non lo era.

Dopo troppi sguardi lui decise di agire, avvicinndosi a lei

"vuoi continuare a guardarmi o posso farti diventare mia?" le sussurrò all'orecchio

compagni di banco- christian e elisaWhere stories live. Discover now