PROLOGUE

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                            ▪︎▪︎▪︎▪︎♧▪︎▪︎▪︎▪︎

Beatrix è una ragazza solare, capace di far sorridere chiunque.
Ma l'apparenza a volte, inganna.

Beatrix ha avuto un passato difficile; alle medie non aveva amici, ansi, quei pochi amici che aveva, l'avevano abbandonata dopo neanche un mese averla conosciuta.
Da lì, la piccola Beatrix, iniziò a non fidarsi più di nessuno, persino di sua madre.. oh, soprattutto di lei..

L'aveva mentita per anni, e lei non si accorse di niente. Fu solo un giorno, quando per sbaglio si trovò nell'ufficio di sua madre, che vide un test del DNA sulla scrivania da lavoro.
Lo prese tra le mani, ma neanche il tempo di metabolizzare la questione, che quest'ultimo, si trovò per terra in meno di un secondo
Lei, la piccola Beatrix, che era stata mentita per tutto quel tempo, era stata adottata.
Adottata... già. Scese giù per le scale di fretta, quasi non inciampò per le scale; doveva trovare sua madre, al più presto possibile. Finalmente la trovò, era in cucina che preparava la cena. Da allora, la rabbia le accecò gli occhi, non ce la fece più e scoppiò.

<<Ehi Bea, sto preparando la cena, potresti aiutarm->> la madre non fece in tempo a finire la frase, che Beatrix la precedette
<<Come hai potuto mentirmi per tutti questi mesi, questi anni. Io, stupida quale solo, non me sono accorta di niente, di niente! Sei solo una bugiarda del cazzo>>
<<Innanzitutto calmati con le parole, ok?>>
<<Calmarmi? Calmarmi? Come riesco a calmarmi se mi hai mentito per tutti questi anni. Sono stata adottata mamma.. o forse dovrei chiamarti semplicemente Cassidy>> la rabbia gioca brutti scherzi, specialmente se la rabbia non è controllata.

Quello che accadde in quel preciso istante, la lasciò con il fiato sospeso. La madre le tirò uno schiaffo in piena faccia, facendola cadere sul tappeto che era posto a terra della cucina.
<<Come.. come hai fatto a saperlo se nessuno di noi ha aperto bocca fino ad'ora>>
<<Per sbaglio sono entrata nel tuo ufficio di lavoro.. la curiosità ha preso il sopravvento e non ho resistito. Giuro che non volevo saperlo così, volevo che me lo dicessi tu di persona ma ormai è troppo tardi..>> Si alzò da terra pulendosi il pantalone con le mani, ancora dolorante per lo schiaffo preso poco prima
<<Devi scusarmi tesoro ma..>>
<<No, non devi scusarti, ormai il danno è fatto. Me ne andrò a casa della nonna, lì mi sentirò più sicura, e meno presa in giro. Scusami, Cassidy>> Salì le scale della sua camera, aprì l'armadio e prese uno zainetto; all'interno ci mise solo le cose più essenziali, e poi chiuse la porta della sua camera.
Scese le scale, e senza neanche salutare sua madre aprì la porta di casa e si diresse verso casa di sua nonna.

Quella sera la nonna di Beatrix, la accolse a braccia aperte, come era suo solito fare quando la vedeva ogni volta che andava da lei.

Quella notte riuscì a dormire bene, sapendo che il giorno seguente sarebbe andata nel suo posto sicuro.. la danza.



























Ciao stellee, ecco il capitolo tanto atteso.
So che non è perfetto come prologo ma, spero che lo apprezziate lo stesso♡
Il prossimo capitolo dovrebbe uscire domani pomeriggio, sperando di riuscire a pubblicarlo!
Detto questo, ci vediamo domani stelline!✨️

PER DUE COME NOI || waxiello ||Where stories live. Discover now