4) Not him

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Quella mattina Minho non sentì la sveglia, e non si era neanche svegliato durante la notte per cambiare le bende a Jisung.

Si svegliò di colpo con questo pensiero, e velocemente scese dal letto, infilò le pantofole e corse in salotto.

Vide Jisung sul divano, ancora con gli occhi chiusi, ma tutto sudato e che si lamentava nel sonno.

Nel vederlo così si preoccupò, si accovacciò accanto a lui e iniziò a scuoterlo lentamente, cercando di svegliarlo.

"Jisung! Ji!" ma niente, il castano non apriva gli occhi, tanto meno gli fece capire che lo stesse ascoltando.

Al contrario, continuò a lamentarsi nel sonno, girando la testa da una parte all'altra, con un'espressione sofferente in volto.

"N-non farlo, ti prego" Minho sentì uscire dei sussurri dalle labbra di Jisung, e lì si preoccupò maggiormente.

"Non farmi male" implorava, quando delle lacrime iniziarono a bagnargli le guance.

"Ji, devi svegliarti, è solo un brutto incubo" cercò di parlargli Minho, ma niente. Così decise di controllare la ferita, alzando piano le coperte e la maglietta di Jisung.

Spalancò gli occhi quando vide le bende sporche di sangue e il brutto colore di quest'ultimo. Non poteva essere niente di buono.

Corse a prendere il kit d'emergenza, per poi tornare da Jisung e ricominciare a prendersi cura di quella brutta ferita.

Fece del suo meglio, nonostante non fosse per niente competente nell'ambito medico, mentre Jisung continuava a lamentarsi e piangere nel sonno.

Quando disinfettò la ferita lo sentì gemere di dolore, ma dopo quello smise quasi di lamentarsi.

Minho fasciò di nuovo la ferita, assicurandosi di averla disinfettata per bene, e fece un respiro di sollievo nel vedere che Jisung si era calmato, e ora stava dormendo tranquillamente.

Sospirò stanco, prendendo un paio di cuscini e mettendoli a terra accanto al divano dove dormiva Jisung, e rimase lì tutta la notte.

Si addormentò poco dopo, ora un po' più tranquillo, e sperò di dormire sereno per un bel po'.

Per Jisung non fu così. Infatti aprì gli occhi dopo neanche un paio d'ore, con una stanchezza che neanche lui sapeva spiegarsi da dove venisse, e un po' di fame.

Sentiva un leggero bruciore nel punto in cui si trovava la ferita, e quando alzò al maglietta per controllare cosa fosse, notò le bende nuove ancora abbastanza pulite.

Rimase confuso, non ricordandosi che Minho gliele avesse cambiate, e quasi non cadde dal divano quando vide il moro dormire per terra accanto a lui.

"Ma che-?" lo guardò stranito, con solo quella domanda in testa. Che ci faceva lì? Perché non era nel suo letto?

Cercò di tirarsi su a sedere, e quando ci riuscì non fece altro che spostare lo sguardo sul ragazzo accanto a lui, che dormiva beato.

Avrebbe voluto svegliarlo, ma non lo fece. Egli stesso non dormiva in quel modo da settimane, se non mesi, e non gli sembrava giusto infastidire il ragazzo.

Perciò aspettò lì che Minho si svegliasse, anche se fossero passate ore, lui non l'avrebbe svegliato.

Un po' si sentiva in colpa per ciò che gli aveva detto la sera prima, ma non l'avrebbe mai ammesso. Quindi l'unico modo per farsi perdonare era farsi i fatti suoi e rispettare la privacy del ragazzo, non chiedendogli troppo.

Dopo un paio d'ore vide Minho muoversi, e subito dopo aprì lentamente gli occhi, girandosi a guardarlo.

"Buongiorno" disse con la voce impastata dal sonno, e stiracchiandosi la schiena sul pavimento.

Mad Love - MinsungWhere stories live. Discover now