8) Panic

83 17 6
                                    

Erano passati un paio di giorni dalla notizia di quell'incendio, nello stesso punto in cui anni fa, c'era la casa in cui Jisung è cresciuto.

Il castano non riusciva a togliere quel pensiero dalla sua testa.
Cercava di non pensarci, ma ogni volta che guardava il telegiornale, o che gli capitava di ricordare qualcosa del suo passato, il pensiero tornava in mente, e persisteva.

Minho ormai se n'era accorto da un po'.
Capitava anche quando erano seduti a pranzo, il ragazzo si spegneva, come se entrasse in un altro mondo fatto solo di pensieri suoi.

Aveva anche provato a chiedergli a cosa stesse pensando, nonostante l'avesse già capito, ma Jisung rispondeva semplicemente "a niente", mentendo e cercando di cambiare discorso come se niente fosse.

Minho si era anche accorto di come il suo umore cambiasse ogni volta che usciva un discorso sul suo passato, sulla sua famiglia e che fine avesse fatto quest'ultima.
Perciò non fece più domande.
Aveva paura di farlo sentire a disagio, nonostante Minho avesse tanta curiosità ormai.

Per il resto, il loro rapporto era migliorato.
Jisung teneva di più a Minho, e Minho si stava sempre più innamorando del minore, nonostante non volesse ammetterlo a sé stesso.

C'erano stati altri baci tra i due, parecchi baci...ma non avevano mai parlato espressamente del loro rapporto.

Ormai le occhiate non erano più rabbiose, sfottorie o irritate.
I loro sguardi gridavano ciò che entrambi pensavano, ma che nessuno riusciva a dire.

Minho aveva portato un'altra volta Jisung fuori casa, ma ora desiderava sempre di più.
Avrebbe voluto passeggiare per le strade di Seoul come se fossero normali "amici", non come un criminale e il suo complice.

Perciò un pomeriggio, tornato a casa, raggiunse Jisung in cucina, lasciò le buste della spesa sul tavolo e ne prese una confezione da dentro.

Aveva un sorrisetto furbo in viso, e Jisung era confuso, ma gli piaceva vedere l'altro allegro.

"Che hai?"

"Jisungie, oggi ti trasformerò in un'altra persona!" disse mostrandogli la confezione di tinta per capelli che aveva appena comprato.

"Ma- perché quel colore?" chiese il (non ancora per molto) castano, guardando scettico la scatola.

"Secondo me staresti benissimo! Se non ti piace ho comprato un altro colore..." disse prendendo anche l'altra scatola.

"...ma tu hai già deciso, vero?"

"Esatto" sorrise fiero Minho, sempre più gasato e impaziente di colorare la testa del minore.

"...va bene, facciamolo"

Fu così che i capelli di Jisung diventarono di un blu notte spettacolare- e anche il lavandino del bagno di Minho, le sue mani e la felpa che indossava il minore.

Minho finì di risciacquare i capelli e glieli asciugò col phon.
Poi aspettò una reazione di Jisung, che continuava a muovere la testa per vedere i riflessi blu.
Sembrava parecchio contento del risultato, e Minho lo era forse più di lui, tanto che lo girò sulla sedia, gli prese il viso tra le mani e lo baciò.

Jisung sorrise sorpreso da quel bacio, e ricambiò, avvicinando il maggiore a sé.

"Sei stupendo, scoiattolino" sorrise dolcemente Minho e Jisung gli diede un veloce bacio a stampo.

Il minore si alzò dalla sedia, Minho iniziò a pulire e togliere il blu dalle sue mani, mentre l'altro si aggiustava il ciuffo allo specchio.

"Come ti è venuta questa idea?" chiese Jisung, e lì Minho si morse il labbro.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 25, 2023 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Mad Love - MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora