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Il giorno seguente capita invece che sono da sola, come del resto spesso succede. E non so se Michela è davvero la persona che possa essermi amica e rompere la solitudine.
Di certo non dico di essere in simbiosi con me e stare insieme da mattina a sera ma vedersi come vere amiche del cuore, questa cosa mi manca... Ho avuto alcune amiche "del cuore" appunto "migliori amiche" che purtroppo per motivi diversi non vedo più.
È davvero brutto sentirsi soli.
Di solito vado sempre alle Torri Bianche a Vimercate a bermi un cappuccio, è il mio rituale della sera quando sono da sola.
Ora sono le 21 e 40 e decido, perché così mi dice la testa, di andare invece al Bicocca di Sesto. Non vado spesso là, ma oggi ho voluto cambiare.
Guido cantando e ascoltando la musica e lasciandomi emozionare.
Se mi vedessero in macchina, la gente penserebbe davvero che sono completamente pazza!
Guido quasi in uno stato ipnotico e dopo venti minuti pieni, forse quasi trenta, arrivo al centro commerciale.
Giusto perché non so che fare ho deciso di venire qua.
Parcheggio e salgo fino a su per trovare un posto dove bermi qualcosa o mangiarmi una Crepes.
Mi faccio un giro per il posto, che inizia a essere un po' vuoto, e poi mi fermo a un bar carino. Poco distante da me però la mia attenzione viene subito catturata da una figura, all'inizio io credo che non sia reale ma poi devo ricredermi.
Simone, quello dei video che io guardo su YouTube, era qua a pochi passi da me. Ha degli occhiali da sole e un cappellino girato al contrario, forse per non attirare troppo l'attenzione.
"S-Simone?" chiedo avvicinandomi di poco, dopo il suo gesto di togliersi gli occhiali e metterseli sulla testa.
"mi hai riconosciuto togliendomi gli occhiali? Tipo superman che con gli occhiali cambiava personaggio?" sorride guardandomi e penso di poter cadere per terra da quanto mi sto sentendo cedere. Rido a quella che da parte sua voleva essere una battuta
"ti ho notato adesso..." dico osservandolo.
"piacere, Sara" dico porgendogli timidamente la mia mano, che lui stringe subito.
Lui è bellissimo. Ha dei capelli scuri sul nero/castano tirati leggermente in su col gel, hanno una bellissima sfumatura che conduce alla leggera rasatura ai lati della sua testa. Il suo viso è molto particolare ed è contraddistinto da delle orecchie un pò allungate, leggermente "da elfo", e soprattutto è visibile la sua mascella squadrata e prorompente, infatti tra gli amici tempo fa veniva scherzosamente chiamato "mascella quadrata".
È vestito con una felpa bianca con delle scritte e ha un pantalone blu non troppo elegante. Ai piedi delle Nike bianche e nere troppo stilose. Lui, nell'abbinare le cose dell'abbigliamento, non è proprio un maestro... Però oggi lascia comunque a bocca aperta
"bene bene, che fa una così bella ragazza da sola in giro?" dice squadrandomi. Faccio una risatina, oh mio dio. Voglio scappare.
Perché l'ho incontrato? Non posso fare a meno di pensare che sono stata ai suoi spettacoli pensando che mai lo avrei conosciuto in vita mia. Lo sono andata a vedere con un pizzico di speranza di poterlo incontrare e ora è successo.
"sto facendo un giretto, così giusto per... E tu? Sei qua da solo?" chiedo allarmata
"sì sì, dovevo accompagnare mia mamma a una partita di carte qua vicino e sono passato qui..."
"anche mia mamma gioca a carte, a Burraco!" esordisco con forse troppo entusiasmo e lui sorride guardandomi divertito.

SPAZIO AUTRICE*

Quindi RAGAZZI CHE DIRE? Fatemi sapere qualcosa, cosa ne pensate di questi iniziali preamboli della storia? Vi piace questo prima incontro tra Simo e Sara? Ciaooo

HASTA LUEGO

THE WEB/tutte le volte che ci innamoriamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora