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Le giornate stavano iniziando a rigermogliare in una tenera e deliziosa primavera.Era appena l'inizio di Marzo,ma nonostante l'insgiustificata idolatria della ragazza verso la stagione delle nevi,non poteva non gradire tremendamente il verde che prendeva il sopravvento sul vetusto castello.Camminava per gli accademici corridoi mentre istaurava conversazioni tra sè e sè.Talvolta si ritrovava a domandarsi se non fosse uno spreco abbandonare per tanto tempo la ricerca a causa di un diverbio tanto fanciullesco,ma nel mentre si chiedeva anche se tutto ciò che avevano fatto fino ad allora avesse un fine encomiabile o no.

Quando entrò nell'elaborata aula scorse il capo di Draco nell'ala sinistra della stanza.Eloise si sedeva sempre a destra.Erano presenti solo un paio di studenti serpeverde e due corvonero a quell'ora albina della mattinata.Severus Piton non aveva ancora fatto la sua entrata in classe.

Mentre si affrettò a raggiungere il suo posto Draco allungò la gamba furtivamente facendole lo sgambetto.La postura sempre tesa della ragazza le permise di non inciampare ma ad ogni modo la face trasalire un poco.Pansy Parkinson,seduta accanto a lui,non tentó di occultare una sonora risata.Si voltò verso i due e Draco le fece un occhiolino.Eloise gli fece comprendere la stupidità del suo gesto con lo sguardo.

In seguito afferrò gli appunti ed i libri del ragazzo gettandoli a terra,pur sempre mantenendo un'invidiabile eleganza.
"Perdonami"
esclamò con due occhi da cerbiatta e un sorriso macchiavelico,
"Devo essermi inciampata"
continuò pestando ulteriormente i fogli a terra con le sue Mary Jane.

"Non innervosirti Danneville,era solo per tornate ad udire quella voce tanto angelica"
pronunciò con fare beffardo,
"La prossima volta che hai bisogno di parlarmi lanciami un banco allora,potrebbe essere ancora più efficace e fulmineo"
sbattè ripetutamente le palpebre lei,
"Hai ragione"
sentenziò Draco appoggiando il suo viso fine e spigoloso sul palmo della sua mano bianca come l'osso
"Mi manca la tua originalità per avere delle idee degne"

Prima che Eloise potesse continuare quel dilettevole battibecco il professore entrò nell'aula imporrendo ai presenti una rigida diligenza.

Dopo aver trascorso una consueta mattinata di lezione Eloise si diresse nella propria Sala Comune,con l'intento di poter avere conversazione pressoché civile con Draco.
Lo vide immediatamente.Osservò le linee spigolose del suo viso contornate dai capelli che posti sotto la luce cerea di un tenue lume parevano ancora più chiari.

Visibilmente si accorse della presenza della ragazza,in quanto sposto le sue iridi gelide dal libro che teneva tra le mani alla figura di Eloise.Incontró i suoi occhi scuri,viaggiò con lo sguardo su tutto il suo corpo per controllare la sua apparenza,e poi tornò alle pagine che stava leggendo.

Eloise si presentò dinanzi a lui,con le braccia incrociate al petto come al suo solito,non per esprimere un'inverosimile amarezza o altro,semplicemente perché in quel modo si trovava alquanto comoda.

"Ti dispiace Danneville?"
chiese alzando lo sguardo dal libro,
"Mi stai oscurando l'unica luce nella Sala Comune.Sto cercando di leggere"
continuò con una nota sprezzante nel tono di voce
"Ti consiglierei di posare il libro e ascoltarmi perché  ho bisogno della tua completa attenzione."
"Non la avrai"
rispose freddamente
"Se la memoria non mi inganna e considerando che è successo stamattina lo dubito fortemente,sei stato te ad attirare la mia attenzione per parlarmi no?"
"Rivaluta la tua memoria mezzosangue"
"Ah ok"
sospirò enfatizzando la sua realizzazione
"Siamo tornati qui."
sorrise negativamente divertita
"Solo che io non ho tempo per gestire i tuoi cambi di umore quindi se eviteresti di essere tanto seccante è sufficientemente gentile da darmi quella scat-"
Eloise sussultó appena quando Draco si alzò inaspettatamente e le strinse le dita al polso trascinandola verso la sua stanza.

"Dammi una buona ragione per cui non dovrei insultarti apertamente in questo momento"
proferí seccato dopo aver chiuso la porta alle sue spalle,
"Perché sono bellissima?"
disse inarcardo le labbra verso l'alto.
Draco alzò gli occhi al cielo nascondendo un debole sorrisino.

Poi le fece cenno di avvicinarsi a lui.
"Ovviamente non potevi comprendere il messaggio di mia madre,per questo"
Draco si allungò per afferrare un libro appoggiato su un comodino di legno.Non era poi così usuale vederlo vestito in maniera tanto informale.
"Guarda"
affermò incrociando lo sguardo di Eloise,
"Sono immagini nascoste sul taglio anteriore di un libro,accuratamente dissimulate finché non pieghi le pagine.Così.Segreti ovunque"
La ragazza restó per qualche secondo meravigliata,trovava tale ideazione più che incantevole.
"Dipinti sul taglio dei libri?Devo averne sentito parlare da qualche parte,ma non ne avevo mai visto uno.É...strabiliante"
Draco alzò le sopracciglia e strinse le labbre,non poteva evitare di far trasalire dalla sua persona una buona dose di supponenza.
"Credi che significhi qualcosa?"
continuò Eloise rimembrando l'immagine che uscí fuori"
"Oh no"
continuò Draco alzandosi e avvicinandosi alla grande finestra trovatosi nella sua stanza,
"Era solo per farti comprendere.É un libro casuale,non è l'Amleto.Quello si trova a casa mia."

Eloise si fermò per un secondo per elaborare le nozioni acquisite.
"Sai"
si intromise tra i suoi pensieri la voce di Draco,
"Quando ragioni sposti lo sguardo da tutte le parti per la stanza e le tue ciglia sfarfallano"

"É patetico"
aggiunse poco dopo quando non giunse alcuna risposta da parte della ragazza.
Si passò la lingua sulle labbra e poi si voltò verso la finestra.

"Quindi dobbiamo uscire da Hogwarts?"
continuò Eloise ignorando le precendenti affermazioni di Draco.
"Si"
si limitò a dire lui freddamente
"Dovremmo aspettare il fine settimana dunque"
continuò lei,
"No non lo farò"
"Sono le regole Malfoy,non possiamo uscire nel corso della settimana"
"Io posso.Te puoi?"
"No non puoi"
inarcò le sopracciglia
"Cosa?Hai paura?"
sorrise divertito,
"Non si tratta di paura,è solo...stupido"
"Ok hai paura mezzosangue"
"Non sono spaventata"
aprí lo sguardo infastidita,
"Non sai dove sono cresciuta Malfoy,le irruzioni in proprietà private sono il mio passatempo preferito"
Draco tamburelló le dita sul davanzale.
"Ma"
continuò prorompendo
"Se lo faccio,è perché lo voglio e mi va di rinfiorire la mia routine,tuttavia continuo a pensare che sia stupido"
L'espressione di Draco continuava a divenire sempre più sfacciatamente divertita,o meglio,derisoria.
"Bene,partiamo stanotte?"
"Stanotte?No.Sono disposta a infrangere delle regole ma non a rinunciare alle mie otto ore di sonno Malfoy."

roses know;draco malfoyWhere stories live. Discover now