25° CAPITOLO

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-Pronta a ballare?- chiede elettrizzata -Sono pronta a sbronzarmi- grotta la fronte -Perché è successo qualcosa?- Per tutto il viaggio canticchiava perché non continua a farlo? -Ah no, mi spiace ma non parlerò, mi sono promessa di non pensare ai problemi sta sera...quindi, prima mi ubriaco e poi, ti spiegherò- guarda la strada seria ma poi sorride -E va bene- la ringrazio mentalmente di aver lasciato perdere l'argomento perché proprio non c'ho voglia di parlarne. -Drew?- chiede. Sbuffo -Non te lo dico- sorride -Eddai Siri....è Drew vero?-
-Forse- incrocia per una frazione di secondi il mio sguardo poi torna a guardare la strada -Ammettilo che è Drew la ragione dei tuoi casini- sogghigna -Forse- mi volto per guardare oltre il finestrino.

Parcheggia l'auto e si stiracchia -Okay andiamo ad ubriacarci- dice sorridendo -Eh no. Io vado, tu devi guidare-
scuote la testa sorridendo -Va bhe dai, è quello che dicevo- ridacchio -Si uguale proprio..- entriamo nel locale notando che c'è ancora poca gente -Allora..a che ora ti porto a casa?- chiede -Quando puoi tu, Logan dorme da Drew- sgrana gli occhi -Mi sono persa qualcosa di sicuro- sorrido -Gli ho inviato un messaggio prima...gli ho scritto che tardavo e mentre mi preparavo per uscire mi ha risposto che avrebbe voluto che Logan dormisse da lui, così gliel'ho concesso- spiego prendendo posto a sedere -Wow..si sta dando da fare eh?- sorride -Si...non pensavo sai?- sorrido involontariamente -Pensavo tante cose ma mai tutto questo...- appoggio i gomiti al tavolo e metto le mani sotto al mento appoggiandomici -Quando ho partorito e ho visto per la prima volta Logan mi sono messa a piangere come tutte le mamma del resto fanno, però nel mio pianto c'era pure il senso di colpa, quando arrivai in ospedale con le prime contrazioni i medici mi chiesero del padre e io non sapevo come rispondere...per fortuna non insistettero però per me intuirono. Io sapevo di aver fatto una cazzata già dal momento in cui ho preso in braccio Logan, però la mia testardaggine e il mio orgoglio mi offuscavano la ragione. Pensavo a Drew cosa stava facendo in quel momento mentre io tenevo in braccio Logan sapendo che ovunque lui fosse, quello non era il suo posto. Il suo posto era accanto a me per tenermi la mano e piangere con me dall'emozione...e ora che sono assieme...non faccio altro che pensare che il mio posto sia là, però come anni fa non permisi a Drew di essermi vicino, ora lui fa lo stesso. È una ruota che gira...ma mai avrei pensato che la prendesse così bene.- Naty mi sorride mentre io mi ricompongo appoggiandomi allo schienale della poltrona. -Aperitivo?- mi chiede con una strana luce negli occhi -Va bene- si alza e va a parlare con il barman. Ho una strana sensazione che non so spiegare. Mi sento come osservata. Mi volto in tutte le direzioni ma niente, nessuno mi sta guardando, forse sono solo paranoica. -Eccomi- mi porge il bicchiere con del liquido trasparente con dentro del ghiaccio e una fogliolina di menta -Mojito?- chiedo -Già- sorride. Ancora quella sensazione. -Comunque...- si siede. Dove era lei c'è una figura nella penombra che mi scruta attentamente, mi si gela il sangue, ed il cuore mi batte troppo velocemente in gola, mi sento pietrificata ogni muscolo si ribella ai miei ordini rimanendo immobili. Non riesco a togliergli gli occhi di dosso. Perché mi guarda così intensamente? Non riesco a vederlo bene in faccia ma dalla mia sensazione sono sicura che guarda proprio me. -Siri?- Naty mi chiama e finalmente riesco guardare altrove che non sia lui, la mia amica mi guarda negli occhi preoccupata -Ti senti bene?- quell'uomo mi ha lasciata perplessa e confusa cambiandomi radicalmente l'umore.-Chi guardavi?-chiede girandosi -No ferma!- le ordino come se solo guardandolo ci facesse del male. Alzo lo sguardo dove era l'uomo. Non c'è più. E se sono io? Magari sono allucinazioni..
-Siri tutto bene, hai bevuto per caso?- dice ridacchiando, sì magari è perché ho bevuto e ci sono sostanze strane dentro. Guardo il bicchiere in mano. Ma io non ho bevuto. Direi che è momento di cominciare allora! Mi porto il bicchiere sulle labbra e comincio a bere tutto il contenuto, troppo velocemente. -Wow- sorride -Che altri problemi hai oltre a Drew?- beve un sorso. -E tu?- chiedo. Fa spallucce -Il mio problema è la suocera- rido -Perché?- scuote la testa -Quella è tutta pazza- beve un'altro sorso -Praticamente da quando è nata Maggie è ingestibile, chiama venti volte al giorno! Una volta mi ha chiamato verso le due del pomeriggio chiedendomi come stava la bimba e io le ho risposto che stava bene, dopo un'ora mi richiama richiedendolo. Insomma non ci vuole un genio per capire che in un ora non cade sbattendo la testa procurandosi dieci punti con febbre altissima più vomito! Se alle due sta bene pure alle tre sta benone.- sbuffa -Addirittura a mezzanotte una volta ha chiamato: io e Danny avevamo un attimo da soli così abbiamo cominciato...no? E la suocera chiama chiedendo di Maggie... fatto sta che c'è passata la voglia.- comincia a ridere -Diceva che gli veniva in mente la madre- faccio una faccia disgustata -Ma è...-
-Disgustoso?- chiede ridacchiando -Sì lo so, ne sono consapevole-
Questa serata è cominciata bene, a parte l'uomo di prima che solo a pensarci mi vengono i brividi, mi sto divertendo da matti. -Balliamo? Sono già le dieci, guarda..- mi indica la pista da ballo, piena di persone che ballano -..andiamo?-
chiede ridacchiando. Annuisco e appena mi alzo sento di nuovo la strana sensazione e la testa mi pulsa. Cristo, ma quanto ho bevuto? In due ore? Troppo.
Mi avvicino a Naty ridendo come un spastica -Sei ubriaca?- chiede -No...-esclamo impacciata -...non del tutto, almeno- cominciamo a muoverci a ritmo della musica. I fianchi, i glutei, le braccia si muovono come se fossero autonome mentre la mia testa getta via ogni genere di pensieri, ci sono solo io e la musica. Ogni tanto Naty dice alcune battute facendomi morire dal ridere, ma non perché è divertente è solo che sono ubriaca, non del tutto, ma ubriaca. Due mani sconosciute improvvisamente mi afferrano i fianchi avvicinandosi per ballare ma mi giro e lo spingo via -Ballare non vuol dire necessariamente toccare!- pervertito.
Mi allontano prendendo per mano Naty per intimarla a seguirmi -Che succede?- chiede. Afferro il mio adorato bicchiere e me lo scolo tutto -Dio s'è buono- mormoro. La strana sensazione torna. Cavolo ma non mi lascia mai? Forse c'hanno messo sul serio qualcosa dentro al bicchiere.
Appoggio il drink nel tavolo e quando mi volto per tornare a ballare vedo il ragazzo 'della penombra' fissarmi a braccia incrociate. Il suo viso mi sembra familiare ma non riesco a riconoscerlo. Mi sa che la strana sensazione non passerà facilmente.

DREW'S POV

-Sono le dieci domani hai scuola, andiamo a dormire?- gli chiedo -No- sorrido -Ma come no?-
-No- Questa sera ce la siamo proprio spassata, abbiamo fatto la staffetta di tutti i giochi della Wii e casualmente vinceva sempre lui, la cosiddetta fortuna del principiante. Mi piaceva vederlo contento della sua vittoria anche se, un pò mi sentivo male per' l'inganno' comunque sia, è un gioco della Wii quindi, chissene frega. -La mamma non sarà tanto contenta lo sai questo, si?- fa spallucce -Va bhe...voglio stare un altro pò con te.- sorrido -Dormi nel lettone accanto a me, fidati domani ti sveglierai qui con me, e vedremo il da farsi, però ti assicuro che non ti abbandonerò.-
-Non voglio dormire, voglio passare un pò di tempo con te!-
-E lo passeremo. Ora però sono stanchissimo..domani mattina devo andare a lavorare- mi stendo nel letto sperando di essere seguito da lui -Avanti...dai che lo so che muori dalla voglia di dormire con papà- Mi fa strano anche solo dirlo, mi abitueró prima o poi.
-Uff....va bene- si stende accanto a me -Tu..mi vuoi bene?- chiede. Lo prendo vicinissimo a me per abbracciarlo forte -Tantissimo-
gli sussuro in modo da non urlargli nell'orecchio visto che siamo molto vicini. -E alla mamma? Gli vuoi bene?- chiede -Se la maestra ti sentisse! Si dice LE, le vuoi bene.- lo correggo. Penso sia la prima cosa che insegno a mio figlio. La grammatica. Wow, gli servirà molto nella vita..... -Okay. Le....ma non hai risposto.- sveglio il bambino. Mi sa che ha preso da Siri perché io sono tutto fuorché sveglio. -Si, tantissimo.-
-Come me?- non si può paragonare, sono due amori totalmente differenti.
-Forse tu di più.- ma lei la amo fottutamente troppo.
-Okay....ma voi vi baciate?- scoppio a ridere -Okay Logan è ora di dormire!- mi affretto a spegnere la luce, che ha lo stesso effetto dei pappagalli in gabbia coperti da un telo: se ne stanno zitti. -Buona notte- mormoro -Buona notte e sogni d'oro, papà.- Nei miei sogni ci sarai tu, in quelli d'oro...bhe, ovviamente Siri...l'oro per i miei occhi.

SIRI'S POV

Mentre ballo ho la testa che gira è come se andasse dove vuole lei. Tutti i miei problemi scompaiono ma ne rimane uno: chi e che cosa vuole quel ragazzo.
Davanti a me ho Naty e dietro l'ennesimo sfigato senza vita sociale che ci prova, ma non è un problema basta che non mi tocchi, dietro Naty, alla sua sinistra, c'è il ragazzo che non fa altro che guardarmi, quando incrocio il suo sguardo non fa nemmeno la finta di guardare altrove, mi fissa incutendomi paura. Vorrei stare lì a fissarlo per capire una volta per tutte chi è ma 'l'istinto di sopravvivenza' mi consiglia di non fissarlo e di non guardarlo proprio. Il motivo è perché così lui non si fa strane idee ma sento che ho sulla punta della lingua ogni informazione utile per capire chi è ma non riesco a decifrarla e la cosa è frustrante.-Vado a prendere da bere- m'informa. In un secondo mi ritrovo l'uomo inquietante davanti. Mi si gela il sangue e il cuore mi si ferma. E ora?
-Mi riconosci?- chiede con tono freddo, i suoi occhi sono chiusi a due fessure e le mani sono ben nascoste nelle tasche. Scuoto la testa impotente di spiaccicare parola. Vedendo la mia paura fa un sorrisetto furbo -Mi deludi Siri- sussulto. Come fa a sapere come mi chiamo? -Cchi..sei?- balbetto facendolo ridere in un modo alquanto fastidioso -Ah Siri, Siri..- torna serio, il suo sguardo mi fa venire i brividi, in senso negativo ovviamente. -Chi sei?- sta volta il mio tono di voce e' più deciso. Mi prende dalle spalle e mi trascina attaccata al muro, mi stringe talmente forte che mi procurerà lividi. Tanta violenza l'ho subita solo una volta al liceo con quel ragazzo psicopatico che Drew chiamava 'mister coglions' , il ragazzo che mi ha picchiata facendomi arrivare in ospedale priva di sensi. -E dire che ci siamo lasciato un bel ricordino l'ultima volta- sgrano gli occhi e il cuore comincia a battermi velocemente.

Non è possibile -Rayn-

UN CUORE DOLCE IN PIU'   -sequel di Cuore dolce carattere amaroWhere stories live. Discover now