Capitolo 18: "AL MOMENTO GIUSTO"

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4 settembre 2021
Come ho detto, avere una Fanpage non significa solo sostenere la persona a cui si tiene ma vuol dire anche creare legami, conoscere nuove persone provenienti da tutta Italia e appartenenti a fandom diversi. Quel giorno decidemmo di incontrarci tutti a Milano, in piazza Duomo. Eravamo tantissimi, dalle page più conosciute a quelle meno, e nonostante alcuni non li conoscessi, in momenti del genere, si arriva a parlare con tutti, e in sostanza, a fine giornata mi sono trovata a fare video e foto con persone che inizialmente non conoscevo.
Andai con Margherita accompagnate da papà Antony, non era la prima volta che partecipava a raduni del genere, ma solitamente lui si fa il suo solito giretto volentieri per lasciarci i nostri spazi. Ormai era conosciuto anche lui, per questo, gli chiesero di fare una foto di gruppo con anche lui.
Questo è il bello delle fanpage. Quegli abbracci tanto attesi, l'ansia prima di un incontro e la felicità quando torni a casa. Questo è il bello delle fanpage, che davanti a tutto questo, quando si tratta di vedere le persone a cui teniamo più di ogni altra cosa siamo tutti uniti. Questo è ciò che ci rende felice. E' una cosa bella da custodire e proteggere.
Comunque, tra poco sarebbe iniziata la scuola e io avrei avuto piacere di rivedere Giovanna anche perché ormai dall'ultima volta con papà erano passati quattro mesi.
Chiesi ai miei genitori se potessi andare a Roma con Allie, la mia amica. Solitamente ho sempre viaggiato con loro e mai sola ma volevo avere una possibilità.
Mi viene da ridere perché non mi ricordo se in questa occasione chiesi prima a Giovanna se fosse libera un giorno e poi solo dopo aver ricevuto la sua risposta, lo chiesi ai miei genitori. Cosa pensavo di ottenere? Pensavo che facendo così avrei potuto dire: "Vabbe ma se poi mi dicono di no, io posso dire che ho già avvisato Giovanna e quindi non potevano opporsi, avrebbero fatto brutta figura con lei".
Ma non sono stupidi.
Inizialmente era mia mamma la più titubante fra i due e non voleva per niente al mondo farmi andare fino a Roma senza un adulto, ma fino all'ultimo non me lo disse. Papà invece era più convinto ma senza il consenso di entrambi non potevo muovermi.
Avevo organizzato tutto, con Allie e anche con Giovanna, ero al settimo cielo. Ma questa felicità terminò in fretta e venne smontata da mia madre in qualche secondo. Scrisse a mio papà che lei non era d'accordo sul fatto che viaggiassi da sola a 16 anni. Non aveva il coraggio di dirmelo perché lo sapeva che sarei andata su tutte le furie e le avrei senza ombra di dubbio, risposto male, perciò mi avvisò papà di questa sua decisione. Ma quel gesto peggiorò ancora di più il quadro generale della situazione. Perché non dirlo fin dall'inizio? Perché farmi organizzare con le persone per poi farmi fare brutte figure? Avvisai quindi Allie e Giovanna che non potevo più venire.
Piansì tantissimo e odiai mia madre per tre giorni di seguito. Non avevo fatto niente di bello quell'estate e speravo almeno di poter andare lì prima dell'inizio della scuola ma niente, perciò me la misi via amaramente.

16 settembre 2021
Era passato esattamente un anno dal video di papà prima del ricovero e quella frase: "Io vedrò mia figlia con Giovanna", dopo otto mesi divenne reale.
Comunque in quel periodo, ero convinta di essere riuscita ad uscire da quel periodo difficile che avevo vissuto in estate ma più avanti capiremo che in realtà quello, fu solo un momento transitorio, un momento tranquillo, non ne ero uscita. Non si uscirà mai da cose più grandi di noi se prima non si chiede aiuto a persone competenti. Ma questo l'ho capito forse tardi.

17 settembre 2021
A scuola mi ero ormai ambientata, ero in una nuova classe, avevo cambiato praticamente tutti i professori e mi stavo trovando bene sia con loro, sia con i compagni. Ero molto concentrata sullo studio e mi stavo riprendendo tutte le rivincite e i voti lo confermavano. Se l'anno prima stavo male, ero senza forze e motivazione, quest'anno studiavo per tenere la mente occupata così da non avere tempo per pensare a una ipotetica cosa che avrebbe potuto farmi male.
Ad ogni modo quel pomeriggio avevo una brutta sensazione, come se la page stesse arrivando a destinazione, sarà stato anche il periodo, dato che non riuscivo a stare molto attiva a causa della scuola e tra un impegno e l'altro anche Giovanna la stavo sentendo di meno. Solo paranoie anche in questo caso, nessuna garanzia che confermasse la mia tesi, ma solo idee infondate.
A dimostrarlo fu la stessa Giovanna. La sera prima verso le 22.30 le scrissi per sapere come stesse ma lei non rispose immediatamente ma il giorno dopo verso le 20.15.
Destino volle che le mie paranoie venissero placate rapidamente dai suoi messaggi, questa volta non le avevo detto niente, ma lei rispose la sera stessa.
Allie mi disse:
"Guarda che davvero oh.
Cioè è come se lo sentisse quando stai male per qualcosa
Sembrate quasi collegate"
In effetti è vero, non era la prima volta che Giovanna si faceva sentire nel momento esatto in cui qualcosa non andava e questo mi fece parecchio pensare.

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