Capitolo 9

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-Quando pensi che dovremo andarcene da qui? Più passano i giorni e più Taylor sarà in pericolo-

-Non lo so, Ryder. Il prima possibile immagino- Xavier buttò fuori del fumo dalla sua bocca - però sono passati solo pochi giorni, non sarà facile andare via senza darle nessuna spiegazione-

-Pensi che dovremmo dirle la verità?-

Xavier sgranò gli occhi sentendo le parole del fratello il quale gli dava le spalle. Quest'ultimo stava cucinando il pranzo per la coinquilina mentre il moro se ne stava seduto al tavolo a fumare e a bere un po'di Whisky comprato quella mattina da lui stesso.

-Ma sei impazzito per caso? Se pensi di proteggerla così, sei fuori strada. Totalmente fuori strada- fece un sorso -Potremmo lasciarle dei soldi, una lettera di scuse  e sparire una di queste notti senza dirle assolutamente nulla-

-Altrimenti potremmo...-

-Soggiogarla-
Concluse la frase, Xavier.

Ryder posò gli attrezzi da cucina e sospirò amareggiato dalla situazione, tutto poteva fare escluso deludere o approfittarsi di una persona come Taylor; nonostante si conoscessero da poco tempo, provava un forte sentimento di affetto nei suoi confronti e questo valeva anche per Xavier nonostante cercasse di non darlo a vedere.

-Non credo sia la risposta giusta, Xavier-

-In questo momento, non esiste una risposta giusta-

Improvvisamente i due fratelli si zittirono sentendo la serratura della porta muoversi, Taylor fece il suo ingresso con un grande sorriso.
Ryder, a fatica, cercò di ricambiare con il sorriso più sincero che aveva mentre per Xavier era molto più semplice rimanere impassibile all'arrivo della riccia poiché la sua serietà non destava alcun sospetto.

-Vi ho portato dei donuts!- Esclamò Taylor agitando una bustina in carta color rosa confetto -Erano avanzati da lavoro e mi dispiaceva buttarli, sono due al cioccolato e uno alla fragola-

Allegra, la ragazza raggiunse la cucina posando la piccola busta colorata sul bancone: -Ovviamente uno al cioccolato è mio di diritto, sappiatelo-

Ryder ridacchiò e si sacrificò dicendo di voler mangiare il donut alla fragola sapendo che anche Xavier aveva un debole per la cioccolata.
I due ragazzi fecero compagnia alla coinquilina che si era appena seduta a tavola dopo aver posato le proprie cose e lavato le mani; davanti a lei vi era un piatto di riso con verdure.

-Vi siete ricordati di fare la spesa oggi? Era il vostro turno-
Chiese prima di aver fatto il suo primo boccone di riso.

I due fratelli si guardarono senza rispondere e la ragazza alzò gli occhi al cielo divertita: -Vi siete scordati-

-Però Xavier ha comprato il whisky!-

-Ma io non bevo whisky, Ryder-

-Da oggi cominci-
Intervenì il moro.

-Se volete, possiamo andare tutti e tre tra un'ora a farla, tanto devo comprare alcune cose per Sam -

-Per Sam?-
Ripeté Ryder.

-Già, questo weekend ha detto che viene a stare qui, voglio comprarle il suo cibo preferito anche se mangia solo schifezze-

-Oh bene, immagino che voi due vogliate stare a casa da sole-                    Disse Xavier.

-Se ci dai anche solo un giorno, ti svuotiamo la nostra camera così da ospitare la tua amica lì-       
Aggiunse Ryder.

Taylor alzò un sopracciglio  e corrugò la fronte sentendo ciò che i coinquilini le stavano dicendo, quasi insospettita dalla questione rispose: -Ma state scherzando? Sam dormirà nella mia camera con me e voi rimanete nella vostra, mi sembrava abbastanza logico come ragionamento-

-Oh... Ehm... Ecco, noi pensavamo che tu e la tua amica voleste stare sole-                                             

-Ma cosa dici Ryder- ridacchiò Taylor -Ci tengo che voi la conosciate, le ho parlato molto di voi e anche lei non vede l'ora di vedervi. Dalla videochiamata le siete piaciuti- sorrise

"Che fortuna" pensò Xavier.

-Anche a noi fa molto piacere conoscerla- disse Ryder - Ma al contrario, non ci hai mai raccontato granché di Sam e della vostra amicizia-

-Se dovessi iniziare a parlare di lei, non finirei più-                                             Fece un sorso di acqua, Taylor.

-Avevi accennato che vi conoscete da quando siete molto piccole-                    Parlò il moro.

-Già, era la mia vicina di casa quando abitavo dai miei. E' due anni più piccola di me, ma abbiamo frequentato le stesse scuole dalle elementari fino alla Highschool. Infine quando ho terminato gli studi, lei ha concluso il quarto e quinto anno da sola fino a proseguire per il college di New York. -

-Parli di lei come fosse il tuo idolo-
Ridacchiò Ryder strappando un sorriso sincero alla castana.

-Lei E' il mio idolo: è una ragazza fantastica, talentuosa, bella e soprattutto affidabile. E' brava nel ballo, ha una bella media universitaria e nonostante siamo lontane, non si è mai allontanata da me come amica- sospirò triste -Ha vissuto con me ciò che io stessa vivevo con la mia famiglia, spesso mi rifugiavo a casa sua e quelle rare volte che accadeva il contrario, la mia famiglia non ha mai fatto nulla per nascondere il loro odio nei  miei confronti...-

Calò il silenzio e l'ultimo boccone di riso venne divorato dalla riccia la quale si alzò posando il piatto e le posate sporche all'interno del lavabo. Afferrò, poi, la bustina con i tre donuts dentro e si cimentò in un'orribile danza della vittoria facendo volteggiare delicatamente, ma al col tempo in maniera poco elegante, l'oggetto che teneva in mano. Ryder rise notando come Taylor ripetesse sempre lo stesso balletto ogni volta che sapeva di poter mangiare un qualsiasi tipo di dolce.    Era una ragazza molto golosa, avrebbe potuto mangiare dolci dalla mattina fino alla sera; ad impedirglielo era il suo buon senso. Si era posta un limite di dolci da poter consumare che si aggirava dalle due alle tre volte a settimana.                   
A differenza sua, Taylor notò quanto Ryder preferisse il salato mentre Xavier mangiava tutto indistintamente senza alcun tipo di preferenza; forse quest'ultimo poteva fare eccezione se nel suo raggio vitale era presente della cioccolata di qualsiasi tipo.                                              I tre mangiarono i dolci con gusto per poi finire il pasto in bellezza con un po' di caffè. I gemelli si chiedevano spesso come Taylor facesse a dormire tranquillamente dopo la notevole quantità di caffè che beveva ogni giorno, entrambi i ragazzi bastava una tazza di troppo per non chiudere occhio per l'intera giornata. 

-E' ora di andare-

I ragazzi annuirono alle parole di Taylor e all'unisono si alzarono per dirigersi nelle proprie camere per cambiarsi. La ragazza fece una doccia veloce e indossò un vestito azzurro con dei piccoli fiori bianchi e delle converse bianche; legò i suoi ricci in una folta coda di cavallo e afferrò la sua borsa color panna. Non si truccò minimamente, neanche un filo di mascara riuscì ad ottenere il suo tempo.                                                            Quando la giovane raggiunse i coinquilini al salotto, Ryder rimase stupito nel vedere l'amica con un vestitino. Da quando si erano trasferiti, videro Taylor vestita unicamente con tute oversize e jeans.

-Wow, non pensavano che esistessero gonne nel tuo armadio- disse Ryder -Stai benissimo-

Taylor arrossì a quelle parole e il biondo quasi si intenerì vedendo come lei risultasse piccola in quel momento;"Chissà se è mai stata piccola" pensò.

-Bene allora- dondolò Taylor -Andiamo?-









I miei coinquilini sono vampiri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora