6. Old friends

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Il sole risplendeva sull'acqua azzurra della piscina, increspata dalle persone che giocavano a schizzarsi. Maya era distesa su un lettino lontano dal bordo bagnato della vasca rotondeggiante, intenta ad abbronzarsi. Al contrario delle ragazze giapponesi, che preferivano mantenere una pelle candida, lei amava vedere il suo corpo dorarsi a contatto con i raggi del sole. Indossava un bikini bianco privo di fantasie con il reggiseno a fascia, abbinato a un paio di lenti dalla forma vintage. La nomina a membro esecutivo aveva stravolto la sua quotidianità, ed erano giorni che non si prendeva un momento per se stessa. Nonostante gli allenamenti con Aguni fossero diminuiti, la maggior parte delle mattine doveva partecipare alle riunioni del Cappellaio che duravano "appena" un paio d'ore. Discutevano di qualunque cosa: dalla manutenzione dei macchinari che assicuravano la corrente elettrica, a quali game assegnare e a chi. Inoltre si dedicava a svuotare la sua camera nel pomeriggio. Non aveva idea di aver accumulato, insieme a Kuina,  una grande quantità di oggetti. Se lei preferiva libri e vinili, la sua compagna di stanza aveva i cassetti pieni di cosmetici e kit per farsi le unghie. «Then you're left in the dust. Unless I stuck by ya. You're the sunflower» canticchiava a bassa voce, scuotendo la testa a ritmo della musica messa da Tatta. «Ti brucerai» commentò invidiosa Kuina, accuratamente rintanata sotto l'ombrellone colorato per evitare di ustionarsi. Maya abbassò gli occhiali da sole, girandosi verso l'amica imbronciata: «Me lo ripeti ogni volta, e ogni volta non succede» aveva imparato a trattare la sua pelle ambrata dopo anni di scottature, più o meno gravi. «Lo so... ti va un drink?» domandò Kuina indicando il bancone del bar, stranamente poco affollato. «Ti annoi davvero così tanto?» la prese in giro Maya, alzandosi dal lettino e legandosi un pareo in vita. A Kuina non piaceva bere benché fosse una grande festaiola, e si concedeva un cocktail analcolico solo in compagnia di qualcuno. «Non sopporto stare ferma» rispose adagiando tra le labbra rosee un bastoncino di plastica per mordicchiarne la punta. Era l'unico mezzo per reprimere il bisogno di accendere una sigaretta. Aveva preso la decisione di smettere di fumare alla conclusione del suo primo game, perché si era resa conto che se voleva sopravvivere a Borderland avrebbe dovuto mettere da parte quel brutto vizio. «Potevi buttarti in acqua» replicò Maya con ironia, infilandosi distrattamente le ciabatte nere per raggiungere il bar. Kuina sbuffò sonoramente, camminando a passo svelto verso gli sgabelli rossi del bancone e sedendovici assieme all'amica. «Cosa vi porto, bellezze?» chiese gentilmente il barman pulendo il legno con uno straccio umido per togliere le briciole di patatine cadute ad altri membri della Spiaggia. Era un ragazzo abbastanza alto con i capelli lunghi dalle punte azzurre e gli occhi coperti da due stravaganti lenti a contatto verdi. «Un analcolico alla frutta per lei e un Long Island per me - rispose sorridente Maya - E tu non guardarmi in quel modo... prendi sempre l'analcolico alla frutta!» esclamò spostando l'attenzione su Kuina, fintamente arrabbiata con lei per aver deciso al posto suo. «Magari avevo voglia di qualcosa di diverso» borbottò quest'ultima incrociando le braccia sotto al seno e voltandosi in direzione del brulicante bordo piscina. «Ecco a voi, bellezze» le richiamò il barman, appoggiando delicatamente due bicchieri variopinti sul bancone, decorati con qualche frutto fresco e degli ombrellini di carta. «Kanpai!» brindarono alzando in aria i drink, battendo l'un con l'altro i vetri umidi e facendo cadere qualche goccia del contenuto sul legno. «Dovremmo fare un salto in città. Sono finite le scatole di cartone» disse Kuina prendendo un sorso dalla cannuccia rosa. «Si, lo so - annuì Maya bevendo un po' del ghiacciato liquido marroncino - In realtà... Chishiya si è proposto di accompagnarmi» Kuina strabuzzò gli occhi dalla sorpresa, rischiando persino di strozzarsi con il succo. «Sarebbe una specie di appuntamento?» domandò ricomponendosi e sfoggiando uno dei suoi sorrisetti maliziosi. «Cosa?! No! - avvampò all'istante Maya - Si può sapere cosa te lo fa pensare?» da quando le aveva raccontato quanto successo dopo il nove di quadri, ogni volta che nominava Chishiya, Kuina percepiva i loro comportamenti come gesti d'interesse reciproco. «Calmati, tesoro! Ti stavo prendendo in giro» la rassicurò scoppiando a ridere per le sue guance arrossate, che facevano apparire Maya simile a una ragazzina alle prese con la sua prima cotta. «Va bene... ma smettila di ridere» si lamentò, tirandole per gioco un pezzetto di ghiaccio preso dal bicchiere vuoto. Kuina si riempì di brividi per quel contatto freddo, alzando le mani in segno di resa e terminando il suo drink. 

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⏰ Last updated: Feb 01 ⏰

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Ace of Hearts - ChishiyaWhere stories live. Discover now