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Passarono due giorni. Pensai a Marta. Poi chiamai A. non andavo a trovarla da qualche giorno. Sarebbe uscita di lì a breve, dopo il primo ciclo. Le promisi di andare da lei presto.

Non volevo parlare e vedere nessuno, così andai nel primo posto tranquillo che mi venne in mente: la campagna di mia nonna. Da quando erano morti i miei nonni era rimasta abbandonata finché i miei zii non avessero deciso che farne.

La strada che portava lì era una campagna buia, c'era solo un piccolo tratto illuminato, con qualche locale uno accanto all'altro, uno slargo con un tabacchi e un distributore di benzina.

Parcheggiai l'auto. Volevo prendere qualcosa da mangiare. Mentre ero fermo davanti al distributore di merendine una voce mi raggiunse. <Grazie> mi voltai. Marta. Sapeva essere anche simpatica.

<Ciao... che... che?>

<Abito a quelle case lì> disse indicando l'unico palazzo della zona, un edificio a tre piani senza balconi. <Allora ciao> prese la mia brioche e si allontanò. La guardai.

<Ehi!> si voltò. <Domani... hai studiato per Perna?>

<Non vorrai mica parlare di questo?>

<No, volevo...> si sedette accanto a me, sul marciapiede. Eravamo proprio sotto un lampione giallo. Nel silenzio di quel momento sentii il rumore dei fili.

<Non ho capito niente di come saranno gli esami>

<Ti preoccupa?>

<Un po'>

<Come ti trovi in questa città?>

<Non lo so. Alla fine non faccio molto caso al mondo esterno>

<Si vede>

<Perché?>

<Perché disegni.>

<E allora?>

<Sei dentro di te. Cioè mi sembra che sia così con le persone come te.>

<Quante cazzate dici?> rise.

Avrei voluto portare A. a Venezia. Ci ero stato da bambino con mio padre e mio fratello e quella città mi aveva colpito molto e A. era rimasta affascinata dai miei racconti; dava l'impressione di appartenere a un antico regno delle favole. Sembrava cosi triste da farmi arrabbiare.

Glielo chiesi quel giorno. Dissi che avremmo potuto fare un viaggio insieme... A. sorrise ma in quel sorriso scorsi qualcosa che, per la prima volta, non capivo.

Il rumore dei fili della luceWhere stories live. Discover now