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Mi ero pentita di essere salita in macchina con un ragazzo che conoscevo appena? Sì, eccome.

Ho sempre evitato di conoscere nuova gente, diciamo che sono il tipo di persona introversa e timida, non sono però il tipo di timida che viene spesso visto nei film o descritto nei libri, dove la ragazza è carina, arrossisce ed è amata da tutti. Diciamo che esprimo il mio essere introversa in un modo un po' più noioso, infatti tendo a stare molto da sola e molto raramente sorrido, a scuola i miei compagni avevano quasi paura di approcciarmi.

Riesco a sentirmi a mio agio con una persona solo dopo esserci uscita per un paio di mesi, è una cosa che odio, ma che non sono mai riuscita a controllare. Mi sono fidata di pochissime persone nella mia vita, e nonostante il mio essere selettiva sono stata tradita più di una volta.
Nonostante io mi comporti come se non me ne fregasse  niente e di nessuno, ne soffro. Mi è rimasta praticamente solo Sav, le sono estremamente grata. Io e Sav ci conosciamo dalle elementari anche se inizialmente ci odiavamo da morire, le nostre madri erano diventate migliori amiche perciò eravamo obbligate a passare un sacco di tempo insieme ed inevitabilmente siamo diventate migliori amiche, proprio come loro. Rebecca, la mamma di Sav era diventata come una seconda mamma per me, soprattutto dopo quell'incidente.

Ma al momento non era ciò a cui volevo pensare.  

Al momento stavo cercando di capire dove Tom mi stesse portando e nonostante glielo avessi già chiesto un paio di volge non voleva rispondermi. Erano ormai passati un paio di minuti, mi stavo per addormentare. Per evitare silenzi imbarazzanti decisi di alzare il volume della musica, quando partì improvvisamente una canzone familiare...

~like a tattoo - Sade~

La mia canzone preferita... rimasi imbambolata a fissarlo, non sarei mai riuscita ad immaginarmi un chitarrista come lui ascoltare una canzone così delicata e profonda.

Era specialmente la canzone preferita di mia madre, era la canzone che le cantavo in ospedale tutti i giorni dopo quel tragico incidente che la mandò in coma.

Ecco stavo pensando ancora a quel giorno, come non detto.

I miei occhi diventarono quasi lucidi, feci finta di cercare qualcosa nella borsa per non farmi notare da Tom, che stranamente teneva lo sguardo fisso sulla strada.

Non potevo piangere ora.

Notai però che la canzone era cambiata, alzando la testa infatti, vidi tom cambiare traccia, che mi avesse notata? Impossibile, non mi aveva degnato di una sguardo da quando ero salita in macchina.

Cercai comunque di riprendermi, diciamo che non sono il tipo di persona che mostra la propria fragilità in pubblico, lo odio.

Cercai quindi di trattenere le lacrime e pensare a qualcos'altro, una volta sentita meglio decisi di rompere il silenzio che si era creato.

"Mi inviti fuori e nemmeno parli?" Dissi sorridendo in modo da non far capire a Tom cosa era appena successo e per la scelta buffa della canzone, Tom stava infatti muovendo la testa a tempo della canzone.

~what is love - Haddaway~

Si girò guardandomi e alzando un sopracciglio come se avessi detto la cosa più stupida al mondo.

"Non si parla quando parte "what is love"" sembrava quasi serio, ma riuscivo ad intravedere i lati delle sue labbra che si sforzavano a non alzarsi, "E tecnicamente sei stata tu a scrivermi per uscire."

Beh non aveva tutti i torti. I gusti musicali di Tom non riuscivano a farmi stare seria, "Scusa Capo." Dissi ridacchiando.

"Siamo vicini comunque." Ci trovavamo in cima ad una collina. Il sentiero si era fatto più stretto e più difficile da percorrere.

Smoke - Tom KaulitzWhere stories live. Discover now