6. Love Songs

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Una mosca fastidiosa non lo ha fatto dormire molto bene

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Una mosca fastidiosa non lo ha fatto dormire molto bene. Per tutta la notte la maledetta gli si era appoggiata sul naso, sulle spalle scoperte, sul ginocchio... Lui aveva provato a scalciarla, ma questa non lo lasciava in pace.
Sembrava volesse ricordargli qualcosa, dirgli qualche cosa.

Le lenzuola scombinate solo da una parte del letto matrimoniale sono una franca risposta, ma ha ancora troppo sonno per ragionare lucidamente.

Ha gli occhi appiccicati dalle lacrime notturne ed i capelli vicino alla nuca sono ancora mezzi umidi per la doccia fatta la sera prima.

Seduto al bordo del letto si strofina il viso giovane, poi con leggera fatica e noia si alza per vivere un altro giorno.

Deve aver perso un calzino nel letto, perché gli rimane soltanto quello al piede sinistro. Storce il naso, e con uno sbadiglio scrocchiandosi le ossa arriva in cucina, dove al tavolo è seduto Louis, mentre mangia dei cereali con il latte.

Indossa una canottiera nera e dei pantaloncini corti della tuta, capelli scombussolati e la barba di quattro o cinque giorni. L'ha guardato per un nanosecondo, poi ha ricominciato a scrollare sullo schermo del telefono che ha in mano.

«Buongiorno...» bofonchia con la voce arrochita dal risveglio.
«'Giorno.» contesta Louis non staccando gli occhi dal dispositivo.

Harry stringe le palpebre piegando la testa di lato. Scuote la testa e si prepara un caffè; amando per la millesima volta la macchinetta del caffè che Louis e Niall hanno assieme alla miriade di cialde a disposizione.
Quando ce lo ha pronto e caldo nella sua tazzina, appoggia questa sul tavolo, fermandosi dietro alla sedia di Louis. Gli accarezza i capelli corti dietro alla testa con la punta delle dita, poi scende fino al lobo.

Il castano non fa una piega, ma ad Harry va bene così. Si sposta fino ad arrivare davanti a lui, ci saranno una trentina di centimetri che dividono il tavolo e il corpo di Louis, quindi semplicemente gli si siede a cavalcioni, sorseggiando le prime goccie delle bibita calda.

Le pupille blu di Louis scattano su quelle verdi di Harry. Oggi sono fredde, ricordano i ghiacciai della Groenlandia.
Riposiziona la tazzina sulla superficie di plastica e si lecca le labbra.

«Dài Lou...» brontola «Non sarai ancora arrabbiato per ieri sera, mh?»
Non stacca gli occhi dai suoi, però non lo sta toccando. «Harry...»

«Cosa?» ride di gusto «Pensi veramente che tornerò da lui? Io ho te.» chiarisce con calma.
Louis ruota gli occhi e la sua mascella pare essere meno tesa. Harry continua a stuzzicarlo con le dita e con le parole. «Lo sai, vero?» fa una piccola pausa, poi apre bocca e la richiude subito dopo.

«Cosa.»
«Mhn?» sbatte le ciglia con gli occhioni aperti. Sembra un cucciolo.

«Cosa stavi per dire.»
Harry si tira indietro, mordendosi il labbro. «Be'...» sopprime un sorriso che si intravede solo grazie agli occhi allegri «Mi piace che...» gli si avvicina per baciargli la mandibola e poi proseguire per tutto il collo «...Tu faccia il geloso,» ridacchia «ma non per tanto tempo.»

Hot Summer Days ✦ sequel mini long larry!Where stories live. Discover now