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"Che coincidenza di merda, entrambi a Madrid..."sbuffò Tom appoggiandosi allo stipite della porta.
"Già"disse Astrid mettendosi a braccia conserte.
"Tommy ma chi è alla porta?!"una voce stridula proviene da dentro la camera.
Astrid si sporse e vide una bionda ossigenata che si copriva il seno con un lenzuolo.
Tom la ignorò.
"E siamo anche vicini di stanza,gesù..."aggiunse il ragazzo con i dread.

"Perché ci hai interrotto? Proprio sul più bello?"
Astrid fece una faccia schifata.
"Stavate facendo troppo rumore e io vorrei dormire"
"A me non frega un cazzo...non posso scopare in pace?"si mise a braccia conserte e guardò la sua ex con fare annoiato.
La bionda si alzò dal letto e andò incontro a Tom.
Per coprirsi aveva attorcigliato attorno al suo corpo un po' di lenzuolo.
"Senti te ne puoi andare?Mi stai irritando"la ragazza aveva una voce fastidiosissima.
Astrid si chiese perché l'aveva portata a letto,per quanto era fastidiosa e antipatica.

"Come ti sei ridotto...mamma mia.
Prima ragionavi con il cuore e la mente,adesso con il tuo cazzo.
Detto questo buona serata e buona scopata"la castana fece un sorriso fintissimo e si allontanò dalla stanza di Tom.
"Tu come ti sei ridotta!"le urlò Tom di rimando.
"Lasciala stare Tommy,ma l'hai vista?"la bionda alzò gli occhi al cielo e chiuse la porta.

"Perché la conosci?"gli domandò subito dopo.
"Era una delle mie ex, abbiamo scopato qualche volta ma nulla di che."mentì il ragazzo.
Non voleva raccontare della sua relazione, soprattutto a una sconosciuta.
Con Astrid era stata una storia fin troppo importante.
Non è che la raccontava a chiunque.
A quella bugia,la ragazza gli credette.
Era molto strano,visto che in quegli anni sulle riviste c'erano solamente Tom e Astrid ma era meglio non indagare.

"Allora...dove eravamo rimasti?"la bionda si levò il lenzuolo di dosso, rimanendo completamente nuda e guardò il chitarrista con malizia ed eccitazione.
"Mi è passata la voglia,scusa Kate"
La bionda sbuffò,prese il lenzuolo da terra e lo poggiò sul letto.
"Sono stanco...magari facciamo domani"si stese sul letto e si coprì.

03:20 a.m

Tom Kaulitz si girò e rigirò per l'ennesima volta,non riusciva a dormire.
"Che cazzo..."sbuffò, mettendosi seduto sul letto.
Guardò Kate,coperta dal lenzuolo,che dormiva pesantemente.
Si alzò dal letto e leggermente si stiracchiò.
Prese la maglia da terra e la indossò.
Da sopra il comodino prese il suo pacchetto di sigarette e l'accendino.
Uscì fuori al balcone.
Accese la sigaretta e inalò un po' di fumo.

Le parole di Astrid rimbombavano per la testa.
Cercò di ignorarle.
Ormai era la sua ex,cosa gliene poteva fregare.
Sputò il fumo dalle narici e guardò il paesaggio.
Ad un tratto vide una sigaretta,ormai spenta, cadere sul suo balcone.
"Ma che cazzo..."guardò in alto,il mozzicone era caduto dal tetto.
Si sporse in avanti, rischiando quasi di cadere e vide una ragazza sopra il cornicione del tetto,pronta a buttarsi.
"Ma è..."ridusse gli occhi in una fessura e la vide.
"Astrid"
Rientrò subito in stanza e indossò velocemente le scarpe.
"Cazzo,cazzo,cazzo"ripeté per poi uscire dalla stanza.
"Ti prego Dio,dimmi che non si butta"salì velocemente le scale.

Con il fiatone arrivò al tetto, spalancò le porte e vide la sua ex sul cornicione del tetto.
"Astrid!"urlò il ragazzo
La castana si girò,le sue guance erano rigate da alcune lacrime.
"Che vuoi Tom?Tornati a scopare quella!"
"Astrid ti prego non fare questa cazzata... è inutile"lentamente si avvicinò alla ragazza.
"Inutile? Quanto volevo togliermi quel giorno del 2004...sarebbe stato bellissimo.
Vedere il sangue a terra e rompermi tutte le ossa"disse con sguardo sognante.

"Astrid...ti prego"la sua voce incominciò a tremare,nel mentre si stava sempre di più avvicinando alla sua ex.
"Perché sei venuto a salvarmi quel giorno?Era meglio morire"sul suo volto comparve un sorriso forzato.
"Sono inutile a questo mondo"aggiunse.
"Non dirlo nemmeno per scherzo Astrid"finalmente la raggiunse.
Protese la mano.
In quel momento gli arrivò un deja vu,era come se fosse ritornato nel lontano 2004.

"Tu per me non sei inutile,sei importante..."
Ridacchiò amaramente.
"Ero importante"ribadì la castana.
"Prendi la mia mano ti prego"
Scosse il capo.
"Volevo da tempo togliermi la vita,credo che adesso sia il momento"si guardò indietro per vedere quanto potesse essere alto.
"Astrid fermati...fermati"era sull'orlo di un pianto isterico.
"Prendi questa cazzo di mano,ti prego non voglio che ti butti"incominciò ad urlare.
"Addio Tom"
Ed ecco che Astrid si slanciò all'indietro, buttandosi.
"ASTRID!"urlò il ragazzo con i dread.

Il ragazzo si ritrovò nel proprio letto.
"Astrid!"
Si mise seduto.
Era tutto sudato in viso,aveva fatto un incubo?
E se lo fosse, perché avrebbe sognato la sua ex che si suicidava? Insomma ormai era una ex,non c'erano più rapporti per di più dopo quella litigata successa circa un anno fa.
Guardò la bionda,che stava dormendo profondamente.
Non aveva sentito nulla.
"Devo...devo andare sul tetto"si alzò dal letto e raccolse i vestiti da terra,si vestì alla velocità della luce.

Fece per aprire la porta ma la voce assonnata della ragazza lo fermò.
"Tommy ma dove stai andando?"aprì leggermente gli occhi.
"Da Bill,devo dirgli una cosa"farfugliò lui con una risatina nervosa.
"A quest'ora?"
"È una cosa importante"rispose
La bionda aprì la bocca per dire un'altra cosa ma Tom era già fuori dalla stanza.
Salì le scale e mentalmente pregò, sperando che fosse tutto un brutto sogno.
Finalmente arrivò sul tetto, ignorò il cartello con su scritto "Non andate sul tetto" a caratteri cubitali sia in spagnolo che in inglese, aprì le porte e non trovò Astrid.
Corse verso il cornicione e guardò sotto,non c'era nessuno.
"Cristo... menomale"si mise una mano sul cuore e si accasciò a terra,sia per la stanchezza sia per la paura.
Appoggiò la schiena al muro e si accese una sigaretta.

Nemmeno Astrid Müller riusciva a dormire,si trovava fuori al balcone anche lei a fumare.
"Non sei stanca?"la voce di Greta la fece sobbalzare leggermente.
La bionda aveva addosso una vestaglia,quella notte faceva particolarmente freddo.
Appoggiò la testa sulla spalla della sua migliore amica.
La castana fece di no con la testa, continuando a fumare.
"Hai gli occhi lucidi..."osservò Greta.
"Ti ho sentita piangere"aggiunse.

Astrid abbassò il capo e sospirò.
"Vederlo con quella ragazza è stato un colpo al cuore,insomma non immaginavo che fosse diventato così superficiale"
"Ho fatto bene a lasciarlo,molto bene"fece un tiro e sputò il fumo dalle narici.
"Astrid ti prego...non fare gesti di cui ti potresti pentire"la sua amica la strinse la mano.
"Io sto bene Gre,il suicidio non è la soluzione a queste cose"
"Sì però ti prego non farlo,non deve passarti per l'anticamera del cervello"la abbracciò.
"Tranquilla,non ci penserò"ricambiò l'abbraccio.
"Ti voglio bene Gre Gre"
"Ti voglio bene anch'io Astrid"

Author's note
Eccoci qui nell'ottavo capitolo,spero che vi sia piaciuto.
Se non si fosse capito mi piace scrivere"cose strane" ahahahaha.
Ci vediamo al prossimo capitolo!

Giulia🖤

P.S:Forse stasera potrebbe uscire il primo capitolo di Philophobia<3

«𝙏𝙀𝙀𝙉𝘼𝙂𝙀 𝘿𝙄𝙍𝙏𝘽𝘼𝙂»𝖳𝗈𝗆 𝖪𝖺𝗎𝗅𝗂𝗍𝗓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora