IV

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<<Momo, è ora di svegliarsi!>> squillò la voce di Mitsuki, mentre apriva le tende.
L'umano aprì gli occhi sbuffando.
<<Ma è buio fuori.>> borbottò.
<<Ovvio, noi stiamo svegli di notte e dormiamo di giorno. Non te n'eri accorto prima?>> chiese l'arancione ridacchiando.
"Ecco perché non riuscivo a dormire…" pensò Momo.

Alla fine, si alzò dal letto e, dopo che Mitsuki gli ebbe detto che l'aspettava fuori, si cambiò, indossando dei vestiti neri.
Le maniche erano leggermente lunghe, ma le ignorò.

Una volta uscito dalla stanza si incamminò con il vampiro dai capelli arancioni verso il pian terreno, dove si trovava la sala da pranzo.

<<Perché sei venuto tu a svegliarmi? Nagi sarà geloso.>> chiese Momo.
<<Ti ho trovato io svenuto, quindi sono responsabile di tutto quello che fai, anche girare di notte per il palazzo alla ricerca di un bagno.>> disse Mitsuki con tono scherzoso e divertito.

<<Per quanto riguarda Nagi, come hai fatto a capire che è lui il mio compagno?>> domandò l'arancione.
<<Torao ti aveva preso in giro dicendo che ti sei fatto sottomettere da un umano e, nello stesso momento, Nagi l'ha guardato malissimo. Per questo ho pensato che voi due stesse insieme.>> spiegò Momo.

<<Hai ragione. E ho detto più volte a Nagi di non prendersela con Torao, anche perché ha ragione. Di norma, quando un vampiro si innamora di un umano, lo sottomette. Invece, tra i due, sono io quello che sta sotto.>> disse Mitsuki.
<<Trovo che la vostra relazione sia speciale.>> affermò Momo.
<<Lo pensi davvero?>> chiese il vampiro e il moro annuì sorridendo.

<<Ci avete messo più del previsto.>> disse Yamato.
<<Questo ragazzo è simpatico, mi piace.>> rispose Mitsuki andando ad accomodarsi sulla sedia di fronte a Nagi.

Al centro della sala, c'era un tavolo enorme con intorno sedici sedie, sette per lato, più due a capotavola.

<<Io, se fossi in te, terrei d'occhio il nuovo arrivato. Non si sa mai che il tuo amato fidanzato possa tradirti con lui.>> disse Torao, guardando Nagi.
<<Piantala, cretino.>> Tōma riprese subito il castano che sbuffò.
<<Non si può neanche più scherzare?>> chiese Torao scrollando le spalle.

Momo, che era seduto ad uno dei due posti a capotavola, si guardò intorno.
Erano seduti nell'ordine delle stanze, quindi prima Riku e Iori, poi Sogo e Tamaki, Nagi e Mitsuki, Ryunosuke e Yamato, Tenn e Gaku, Tōma e Torao e, infine, Haruka e Minami.
Quindi, i posti a capotavola erano proprio riservati al signore del palazzo, Yukito, e al suo eventuale compagno.

Il vampiro dai capelli bianchi e gli occhi color del ghiaccio, entrò nella sala e tutti i presenti, tranne il moro, lo salutarono.
Quando Yukito si sedette sulla sua sedia, i suoi occhi incrociarono subito quelli magenta di Momo, come la sera -o la mattina, contando che avevano dormito di giorno- prima.

<<Buongiorno, Yuki-san!>> esclamò l'umano sorridendo felice.
<<Buongiorno.>> disse il bianco, un leggero sorriso era apparso sul suo viso.

Tutti, tranne Mitsuki che sapeva che gli altri due si erano già incontrati, sbarrarono gli occhi.
<<Yuki-san?>> disse Minami, imitando la voce di Momo, che arrossí leggermente.

<<Vi conoscete?>> domandò Iori.
<<Momo è venuto nella nostra ala.>> rispose Yuki.

Tōma guardò Torao impallidendo.
<<Sì, vi ho sentiti.>> affermò Momo, capendo cosa volessero dire quegli sguardi.

L'umano della coppia si sentí andare letteralmente a fuoco, tanto che nascose il volto tra le mani per l'imbarazzo.
<<Ti dico sempre che sei troppo rumoroso.>> borbottò il vampiro.
<<Idioti.>> disse Haruka iniziando a ridere per le sfortune altrui.

<<Per fortuna che noi avevamo già finito...>> sussurrò Tamaki.
<<Tamaki-kun!>> esclamò Sogo arrossendo vistosamente.
<<Fai tanto il santo ma, poi, quando si tratta di Tamaki, non riesci a sottrarti, eh.>> disse Yamato.
Gli altri scoppiarono a ridere.

Momo li guardò in silenzio, con un sorriso gioioso.
Nonostante fossero di due razze diverse convivevano ed erano molto amici tra di loro.

L'altra persona che non rideva era Yuki, che guardava tutti con i suoi occhi azzurri.
Il ragazzo moro lo notò e rimase ad osservarlo, pensando a quanto quel vampiro fosse affascinante.

Dopo poco, iniziarono a fare colazione.
Il tavolo era pieno di pietanze, che Momo non capiva da dove saltassero fuori.

<<Ma qui c'è un cuoco?>> chiese a Minami e Haruka, i più vicini a lui.
<<Tre.>> rispose l'umano dai capelli verde acqua.
<<E sono delle specie di fatine.>> spiegò, in modo approssimativo, il vampiro.

<<Fatine? Ma se sono piccole come fanno a cucinare questa roba?>> domandò sorpreso Momo.
<<Hey, non ci sottovalutare solo perché siamo piccoli!>> esclamò una vocina.

Il ragazzo moro guardò alla sua destra, notando una fata minuscola dai capelli rosa.
<<Oh, mi scusi, non volevo offenderla.>> disse Momo.

<<Suvvia, Kaoru, non aveva cattive intenzioni il ragazzo.>> affermò una seconda voce.
Alla sinistra del ragazzo c'erano, invece, due fatine, ma quella che aveva parlato era un uomo.
La terza aveva le sembianze di una ragazza dai capelli biondi.

<<Piacere, io sono Tsumugi, mentre loro sono Rinto e Kaoru. Serviamo il signor Yukito da una vita.>> disse la fata bionda sorridendo dolcemente.
<<È un piacere conoscervi.>> rispose il moro prima che i tre se ne andarono.

<<Cucinano con la magia.>> spiegò Yukito prima che Momo avesse il tempo di fare qualsiasi domanda.
<<Wow. Questo posto è incredibile.>> affermò il moro sorpreso.

<<Anche chi ci vive è fantastico. Guarda il mio Ryu per esempio.>> disse fiero Yamato.
Ryunosuke guardò con un pizzico di imbarazzo il suo compagno.

<<Anche Tenn è magnifico, quando non rompe le scatole.>> si intromise Gaku.
<<Chi sarebbe quello che rompe le scatole?>> domandò il ragazzo rosato guardando male il suo partner.
<<Tu, ovvio.>>
<<Non ti do il mio sangue per un mese. Ora come la mettiamo?>> lo minacciò Tenn.
<<Sei una persona fantastica.>> disse il vampiro dai capelli grigi.
<<Bravo, così va meglio.>> affermò l'umano con un sorriso compiaciuto.

<<So-chan è il migliore…quando non prende in mano un coltello.>> disse Tamaki.
<<È l'unico umano al mondo, oltre a Tenn-nii, ad aver mai spaventato un vampiro.>> spiegò Riku a Momo ridacchiando.

Iori guardò il suo compagno e gli riservò un piccolo sorriso.
Non sarebbe mai riuscito a dire apertamente che Riku per lui era l'umano migliore al mondo, nonostante la sua malattia.
Però gli voleva veramente tanto di quel bene ed entrambi sapevano che non si sarebbero mai lasciati.

Yukito si alzò in silenzio.
<<Yuki-san, non hai finito la colazione.>> disse Momo guardando il piatto del vampiro.
<<Vado in camera mia.>> affermò solamente il vampiro prima di lasciare la stanza.

<<Il signore non mangia quasi più nulla. Anzi, è strano vederlo qui con noi, non lo faceva da un pezzo.>> spiegò Mitsuki.
<<Probabilmente è venuto perché c'era Momo.>> ipotizzò Nagi.

<<Ma se non mangia e non beve sangue, come fa a stare ancora in piedi?>> chiese Momo.
<<È un vampiro forte, per questo noi siamo sotto il suo comando, anche se non ci controlla come un despota e ci lascia molte libertà.>> rispose Iori.
<<Ma il suo fisico prima o poi ne risentirà. I vampiri non possono morire, ma la loro anima può pian piano spegnersi.>> aggiunse Riku.

<<E cosa pensate di fare?>> domandò il ragazzo moro.
<<Pensavamo di fargli trovare un nuovo compagno, così che almeno potesse bere del sangue.>> disse Yamato.

<<Avete un'idea di chi possa andare bene per lui?>> Momo era sorpreso dalle parole del verde.
Tutti si fermarono a guardarlo e nel suo cervello si accese una lampadina.

La dimora dei vampiri - YukiMomoWhere stories live. Discover now