<<Quindi, volete dirmi che mi avete obbligato a rimanere qui perché legassi con Yuki-san e diventassi il suo compagno?!>> esclamò Momo.
<<Ovvio…>> disse Yamato.
<<Potevamo anche dire che si era intrufolato nel palazzo un topo e che l'avevamo cacciato via. Quella che tu dovevi parlare con il signore era una scusa. Mi stupisco che tu ci abbia creduto.>> affermò Minami.

Mitsuki guardò male il vampiro dai capelli biondo chiaro e poi portò la sua attenzione su Momo.
<<Non fraintendere, a me stai veramente simpatico. Però siamo tanto preoccupati per il nostro signore e tu ci sembravi la persona giusta.>> spiegò l'arancione.

<<Cosa potrei mai fare io?>> chiese Momo.
<<Devi solo fare in modo che lui si innamori di te, così potrà bere il tuo sangue e la sua anima sopravviverà.>> rispose Yamato.

<<Non sarà di certo facile. Sapete tutti del trauma del nostro signore, non si farà avvicinare da un umano più di quanto gli ha consentito finora.>> intervenne Tenn.
<<Ma dobbiamo lo stesso fare una prova.>> ribattè Gaku.

<<Se io dovessi fallire…cosa mi succederà?>> domandò preoccupato il ragazzo dagli occhi magenta.
<<Nulla di ché. Ti lasceremo andare.>> lo tranquillizzò Sogo.

<<Va bene, ci proverò. Ma prima vorrei sapere qualcosa sul trauma di Yuki-san.>> affermò Momo.
<<Il suo compagno è morto.>> disse Tōma.
<<E i compagni dei vampiri di solito non possono morire, anche se malati.>> aggiunse Torao.

<<Quindi, perché è morto?>> domandò Momo.
<<Non lo sappiamo, ma il padrone ha paura che possa essere colpa sua. Teme di non essere riuscito a trasmettere tutto il suo amore verso di lui e che, per questo motivo, il suo partner non sia diventato immortale.>> spiegò Nagi.

<<È una storia triste…>> disse a voce bassa il moro.
<<Molto, ma dovresti chiedere i dettagli direttamente al signore. Anche se non so quanto lui possa essere disponibile a parlarne.>> affermò Ryunosuke tenendo lo sguardo basso, erano tutti dispiaciuti e preoccupati per Yukito.

Momo guardò tutti i presenti nella stanza, uno ad uno.
Persino le persone che sembravano più fastidiose, come Torao o Minami, erano demoralizzati.

<<Yuki-san ha bisogno di un aiuto e io sono l'unico che può darglielo in questo momento, vero?>> chiese il ragazzo dagli occhi magenta.
<<Esatto.>> risposero tutti in coro.

-

<<Yuki.>> Yukito sentiva la voce del suo compagno, l'unico umano che avesse mai amato, rimbombargli nelle orecchie.
Se chiudeva gli occhi riusciva a vedere il suo sorriso.
Era da un bel po' che non aveva quel genere di attacchi.

<<Ban…>> sussurrò il bianco sospirando e massaggiandosi le tempie.
<<Yuki.>> sentí pronunciare ancora una volta.
<<Basta!>> esclamò il vampiro, perdendo, stranamente, la calma.

Colpí, senza rendersene conto, un bicchiere pieno d'acqua, che cadde per terra rompendosi in innumerevoli pezzi.

Yukito si piegò per raccoglierli, ma quando vide che erano affilati si lasciò scappare un urlo.

-

<<Yuki-san! Yuki-san!>> chiamava la voce di Momo fuori dalla porta.
Il moro stava andando in bagno quando aveva sentito tutti quei rumori provenire dall'ottava stanza.

<<Yuki-san, guarda che apro la porta!>> esclamò il ragazzo prima di fare quello che aveva detto.
I suoi occhi cercarono la figura di Yukito nella stanza che era illuminata da solo due candele.

Trovò il vampiro in un angolo, le gambe strette al petto e la testa tra le mani.
Il bianco stava tremando mentre sussurrava frasi sconnesse.

Momo lo raggiunse subito, cercando di non calpestare i pezzi di vetro rotti.
Si piegò davanti a lui e lo osservò.

<<Yuki-san, sono io, Momo.>> disse con voce dolce.
<<Non mi chiamare in quel modo! Tu non sei Ban!>> esclamò Yukito senza neanche guardarlo in faccia.

"Ban? Si tratta del suo compagno?" pensò il moro prima di sospirare e abbracciare l'altro.
Gli passò una mano tra i capelli e lo guardò attentamente.

<<Ti sei ferito?>> chiese.
<<No…ma il vetro è affilato…>> sussurrò Yuki scuotendo lievemente la testa.
<<Non ti piacciono le cose affilate?>> domandò Momo e lui annuì.

Dopo un po', notando che il vampiro si era calmato, il ragazzo si mise in piedi.
Si avvicinò ai pezzi di vetro e iniziò a raggrupparli.

Yukito lo guardò sorpreso.
<<Fai attenzione…>> disse.
Momo sorrise, ma, non usando protezioni, si tagliò poco dopo all'indice sinistro.

Il vampiro lo osservò, iniziando a sentire odore di sangue.
<<Ti sei fatto male?>> domandò con tono preoccupato affiancandolo subito e fregandosene dei pezzi di vetro affilati.
<<Non è nulla.>> rispose Momo continuando a sorridere.

<<Fammi vedere.>> disse, invece, Yuki, prendendo la mano dell'altro nella sua e controllandogli il dito.
Alla vista del sangue, i suoi occhi azzurri diventarono rossi, e lui deglutì a vuoto.

<<Non puoi berlo, Yuki-san, non sono il tuo compagno.>> gli ricordò Momo e lui annuì.
Sapeva che l'umano aveva ragione, ma era da troppo tempo che non beveva del sangue.

<<Posso leccare quella goccia?>> chiese il vampiro alludendo alla goccia di sangue che era rimasta sulla punta del dito del moro.
<<Va bene.>> rispose, anche se non molto convinto, Momo.
Subito dopo, sentí la lingua del vampiro leccargli il dito e arrossí vistosamente.

Yukito tornò a guardare il ragazzo.
I suoi occhi erano tornati normali, non aveva più bisogno di bere del sangue, per il momento.

<<Vado a prendere dei cerotti e qualcosa per togliere questi pezzi di vetro senza che tu ti ferisca ulteriormente.>> disse Yuki prima di mettersi in piedi e di dirigersi verso l'uscita della stanza.

Momo lo guardò in silenzio.
Quel vampiro aveva appena bevuto una goccia del suo sangue, ma non erano compagni.
Era veramente giusto così?

La dimora dei vampiri - YukiMomoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora