VII

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<<Yuki-san!>> squillò la voce di Momo per tutti i corridoi del piano terra del palazzo Orikasa.
Il ragazzo corse incontro all'altro, che stava passeggiando tranquillamente e che si girò a guardarlo.

Il moro sorrise, ma inciampò per terra e rischiò di cadere.
Venne sorretto dalle braccia snelle, ma muscolose, del vampiro.

<<Dovresti fare più attenzione.>> lo riprese lui, anche se non riuscì a mantenere un tono freddo, quando vide l'altro arrossire.
<<Grazie.>> disse l'umano alzando lo sguardo per osservare il bianco negli occhi.

Si trovava lì da due settimane ormai, ma gli era possibile vedere Yukito solo a colazione, dove quest'ultimo non mangiava nulla.
L'aveva incontrato altre due volte nel corridoio dell'ala sinistra, perché stava andando in bagno e il vampiro stava rientrando nella sua stanza, ma nulla, non avevano avuto modo di dialogare.

<<Come stai, Yuki-san?>> chiese Momo, mentre il vampiro interpellato lasciava andare l'altro, che aveva poggiato per bene i piedi per terra, per non rischiare di cadere un'altra volta.
<<Bene. Tu? Ti trovi bene qui?>> domandò in risposta Yukito.
<<Siete tutti così tanto gentili con me, mi sembra di stare in una favola.>> disse il moro ridacchiando.

Il bianco osservò l'altro negli occhi.
<<Voglio dirti una cosa. Vieni con me.>> affermò prima di prendere il polso destro dell'umano e di iniziare a trascinarlo su per le scale, cercando di non stringere troppo la presa, aveva paura di fargli male.
Momo lo seguí in silenzio, arrossendo lievemente a quel contatto.

Arrivati nella camera del signore del palazzo, si chiusero la porta alle spalle e Yukito fece accomodare Momo sul bordo del suo letto.
Il vampiro, poi, prese posto sulla poltroncina che affiancava il letto.

<<Cosa devi dirmi?>> chiese il moro incuriosito.
<<Il mio vecchio compagno è morto, penso che gli altri te l'abbiano già detto.>> iniziò a parlare il bianco.
<<Sì. E mi hanno anche detto che in realtà, dopo essere diventato il partner di un vampiro, l'umano dovrebbe diventare immortale.>> disse annuendo Momo.

<<Esatto, ma lui è mancato lo stesso. Ai ragazzi non ho detto il motivo della sua morte, credono che io non ne sia a conoscenza, ma non è così.>> affermò Yukito.
<<Davvero? E perché non gliel'hai detto?>> domandò il moro.
<<Apparentemente posso sembrare un vampiro forte, senza sentimenti, ma non è così.>> rispose il bianco.

Momo lo guardò in silenzio.
Ricordava quando, due settimane prima, Yuki aveva rotto un bicchiere di vetro e poi si era spaventato perché quei pezzi erano appuntiti.
Era molto fragile, già, proprio come un pezzo di vetro.

<<Allora perché lo stai dicendo a me?>> chiese l'umano.
<<Tu sei stato tenuto qui dagli altri con l'obiettivo di farti diventare il mio compagno, o sbaglio?>>
Momo deglutí a vuoto guardando gli occhi azzurri dell'altro.
Negare l'evidenza sarebbe stato inutile con lui.

<<Sì.>> sussurrò il moro.
<<Per questo devi sapere quello che è successo a Ban.>> affermò Yukito.

Il vampiro si alzò in piedi.
Successivamente, si avvicinò all'altro e si accomodò sul letto vicino a lui.
Standogli vicino avrebbe evitato di alzare la voce, per non farsi sentire dagli altri.

<<La famiglia Ogami, quella di Ban, era stata maledetta da un potente stregone generazioni prima che nascesse lui. Si diceva che, prima o poi, sarebbe nato un membro di quella famiglia che sarebbe diventato il compagno di un potente vampiro. Visto che lo stregone provava odio nei confronti degli Ogami, per la loro potenza politica, li maledí. Anche se uno di loro fosse diventato il partner di un vampiro, non sarebbe vissuto più di cinquant'anni.>> spiegò Yuki.

<<Ma è assurdo...>> disse Momo, gli occhi sgranati per la sorpresa.

<<Ban mi ha tenuto nascosta questa maledizione fino alla fine. Quando ha iniziato ad ammalarsi, senza un motivo, mi sono preoccupato per lui, abbiamo litigato e proprio nel mezzo di questa discussione mi ha svelato questo problema.>> continuò il vampiro.

<<E quindi non hai potuto fare nulla per salvarlo.>> rispose l'umano.
<<Esatto, non ne ho avuto il tempo.>> affermò il bianco, i suoi occhi fissavano il pavimento già da un po' di tempo, tratteneva le lacrime a stento.

<<Però non capisco perché tu abbia paura di innamorarti di nuovo di un umano.>> disse Momo.
<<Non è detto che quello che potrebbe diventare il tuo compagno sia maledetto.>> aggiunse.
<<Non sono in grado di proteggere le persone che amo. Non merito di stare con qualcuno. E, poi, potrei farlo soffrire.>> spiegò Yukito.

<<È una cosa assurda, Yuki-san. Per tutto questo tempo hai tenuto questo segreto per te, hai cercato di celare i tuoi sentimenti a tutti i tuoi amici, e dici di non essere in grado di proteggere le persone che ami? Tutti sono preoccupati per te, cercando di starti vicino, e tu nascondi te stesso per non farli soffrire. Sei una persona fin troppo gentile.>> affermò Momo

Il vampiro alzò lo sguardo sorpreso.
Anche Banri una volta gli aveva detto di essere troppo gentile.

<<Scusa, forse non dovrei parlare, visto che sto qui solo da due settimane, però non pensare che io sia uno stupido, ho capito quanto gli altri ti adorano.>> disse il moro, le guance appena rosse per l'imbarazzo.
Avere quegli occhi glaciali puntati addosso lo metteva in soggezione.
<<Non devi scusarti. Hai ragione tu.>> rispose con voce bassa Yukito.

Momo guardò il vampiro e sorrise.
<<Spero che tu riesca a dire quello che mi hai raccontato agli altri. Meritano di sapere la verità.>> affermò il moro.
<<Va bene, lo farò. Anche se Kaoru, Rinto e Tsumugi lo sapevano già.>> disse il bianco, un lieve sorriso si fece spazio sul suo volto.
L'umano ridacchiò.

La dimora dei vampiri - YukiMomoWhere stories live. Discover now