4. ☆

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Lia e i suoi due amici avanzavano a passo spedito sul sentiero, Due Boccioli non doveva essere poi così lontana.
Il cielo era limpido e il sole splendeva, l'intero prato su cui stavano camminando brillava di verde smeraldo e pokémon di tutti i tipi si riposavano all'ombra degli alberi.

Arrivarono al punto più alto di una collina, da cui era visibile una splendida distesa di fiori colorati, al di là del quale si poteva scorgere la ridente cittadina di Due Boccioli.

"Wow! Che meraviglia!"

"Cyn-Cyndaquil!" approvò Zeta.

"Pichu! Pichu!" annuì Pichu.

"Andiamo!"

Lia non fece in tempo a fare un passo giù dalla collina, che si ritrovò con le braccia in aria. L'emozione era incontenibile al punto che non aveva visto un sasso e ora si ritrovava a rotolare come un sacco di patate.

"Ahhh! Aiuto! Aiuto!" pianse disperata.

Cyndaquil la rincorse preoccupato, seguito a sua volta dal piccolo Pichu che aveva le zampe troppo corte per stare al passo. Poi finalmente la caduta di Lia si concluse perchè era arrivata ai piedi del colle, e produsse un tonfo che fece alzare dalla distesa fiorita un branco di delicati e soffici pokémon.

"Cyn-Cyndaquil?!"

"Sì... sto bene eh eh eh" disse Lia con tono imbarazzato, mettendosi seduta, "Ei guardate! Cosa sono quelli?" chiese indicando quelle creature che avevano due piccole ali verdi a forma di foglia, occhietti rossi e pacifici e soprattutto il corpo tondeggiante e totalmente avvolto da batuffoli di soffice cotone.

"Sono adorabili!"

Estrasse il pokedex e lo puntò sul branco di quelle soffici creature che svolazzavano al di sopra dei fiori spinti dal dolce vento. Il pokedex parlò: "Cottonee, pokémon tipo erba e folletto. Durante i giorni ventosi si lascia cullare dal vento. Nei giorni di pioggia, il suo corpo si appesantisce assorbendo acqua, perciò preferisce restare al riparo di un albero."

A Lia brillarono gli occhi e prontamente estrasse una pokeball dallo zaino.

"È il momento di lottare! Vai Zeta!"

Zeta saltò in avanti e mostrò le sue fiamme.

"Usa azione!"

Zeta corse e quando fu ad un passo dal branco di Cottonee, fece un balzo colpendo in pieno l'ultimo della fila.
Il pokémon scivolò a terra in mezzo ai fiori e Lia scagliò prontamente la sua pokeball.

"Vai pokeball!"

Il pokémon si smaterializzò all'interno della sfera che fece due oscillamenti e poi si chiuse definitivamente.
Lia e Zeta corsero a vedere.

"Ce l'abbiamo fatta! Un nuovo amico in squadra!" strillò dalla gioia, alzando al cielo la sfera pokè.

"Cyn-Cyndaquil!" esultò Zeta.

"Pichu!"

"Ma a proposito, Pichu, tu non vorresti entrare a far parte della mia squadra?"

Pichu sollevò le spallucce e scosse la testa in segno negativo.

"Pichu! Pichu! Pichu!" spiegò in tono deciso.

"Ah! Quindi detesti l'idea di stare stretto in una pokeball? Non c'è problema, potrai comunque continuare il viaggio con noi se vorrai."

"Pichu!" fece Pichu, estremamente contento della proposta.

"Bene! E ora in marcia verso Due Boccioli!"

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Due Boccioli era una cittadina non troppo grande e portava questo nome a causa della quantità esagerata di fiori colorati e profumati che arricchivano le vie. Era famosa per le casette tipiche di tutti i colori e soprattutto per la fattoria Fiorita, dove veniva prodotto il latte migliore di tutta Kala.
A Due Boccioli c'era la prima palestra pokémon dove si otteneva la medaglia Seme, ed era presidiata dal capopalestra Virio, esperto di pokémon tipo erba.

Pokémon, let's go!Where stories live. Discover now