11. ♡

24 3 0
                                    

I tre ragazzi entrarono nel centro pokémon dove si fecero delle docce rinfrescanti e poi si misero a sedere all'ombra di un grande albero che dava sul giardino esterno, dove i loro pokémon erano stati liberati per svagarsi in compagnia.

"Il mio nome è Lia e vengo da Primo Zefiro. Sono da poco partita per il mio primo viaggio pokémon e, quando sono arrivata a Due Boccioli e ho vinto la medaglia Seme, tuo fratello Virio mi ha affidato una missione ovvero consegnarti questo regalo" spiegò Lia tirando fuori dallo zaino il grande uovo con le macchie viola. A Zuko brillarono gli occhi dall'emozione.

"Wow, ma che meraviglia! Dopo lo andrò a ringraziare. Mio fratello è sempre il migliore."

"Beh in verità l'ho battuto in due sec-" Pedro non fece in tempo a finire la frase che Lia gli aveva tirato una gomitata nel fianco.

"Ahia! Ma che-"

"Invece lui è Pedro e, come me, viene da Primo Zefiro ed è in viaggio per battere la campionessa della lega!"

"Wow, è un piacere conoscerti, e buona fortuna Pedro. Sai, io conosco Vasaliah, la campionessa della lega. Da piccolo andavo con mio fratello alla lega per vedere le sue epiche lotte. Lo sai che è da 10 anni che nessun allenatore riesce a batterla?" sogghignò Zuko con sguardo provocatorio. Pedro quasi saltò sulla sedia.

"Beh! E io sarò colui che ci riuscirà! Mi allenerò duramente!"

"Certo, non ho dubbio che lo farai ma non è detto che vincerai al primo colpo e..."

"Sì invece!"

"Mmm... in verità hai ancora tanta strada da fare e..."

Lia si mise in mezzo al battibecco. Gli occhi divertiti di Zuko venivano inceneriti da quelli ardenti di Pedro.

"Avanti ragazzi, che ne dite di bere un succo di baccarancia?" propose.

"E comunque Vasaliah ha pokémon di tipo elettro e quindi le mosse dei miei pokémon di tipo terra saranno superefficaci contro la sua squadra!" aggiunse Pedro con tono da saputello.

"Sì, però dovresti anche considerare che i pokémon tipo elettro possono imparare mosse di tipo acqua, erba e ghiaccio, che sono superefficaci contro i pokémon tipo terra e..."

Pedro gonfiò le guance e sembrò in procinto di scoppiare come una bomba ma per fortuna Lia saltò in piedi e chiamò il cameriere per le ordinazioni. Poco dopo arrivarono i succhi di baccarancia e la fiamma tra i due sembrava si fosse attenuta.

"E tu Zuko cosa ci fai a Tre Sabbie? Come mai prima hai parlato dell'accademia?" domandò Lia per stemperare la situazione.

Zuko esordì la narrazione con un tono un po' rattristato e cupo: "Mio padre vuole che io frequenti l'accademia di Tre Sabbie per concludere gli studi in storia antica ma la mia vera passione è la magia. Io vorrei diventare un famosissimo mago e arrivare, assieme a Kirlia, ad esibirmi al teatro Perla Rosa che si trova nella capitale Corallina. Sono stato spedito in questa città almeno tre mesi fa ma la verità è che sono andato a lezione solo qualche volta."

A Lia si formò una grossa goccia di sudore sulla fronte perché non si aspettava una confessione del genere mentre Pedro lo schernì divertito.

"L'insegnante di storia dell'accademia che frequento è Roxinne, nonché la capopalestra di pokémon terra di questa città. Lei è in contatto con mio padre e credevo che gli avesse rivelato che non sto più frequentando le lezioni. Pensavo che foste due studenti mandati dalla professoressa per ricercarmi e rispedirmi a lezione" sussurrò, un po' rammaricato.

Proprio in quel momento, una signora dai folti capelli ramati e dai profondi occhi verdi distorti in un'espressione infuriata, si posizionò dietro di lui con le braccia incrociate al petto.

"ZUKO!" strillò, talmente forte che il ragazzo saltò per lo spavento sulla sedia cacciando un urlo agonizzato, "Cosa diavolo ci fai qua? Ora dovresti essere a lezione!"

"Professoressa Roxinne... s-stavo proprio parlando di lei, ma che coincidenza eh eh eh!" ridacchiò estremamente in imbarazzo.

"Già, ho sentito tutto ciò che hai detto. Avanti! Vai immediatamente all'accademia!"

Poi la donna posò gli occhi sugli altri due ragazzi e li fulminò con lo sguardo.

"E voi due? Anche voi state bighellonando dalle lezioni?"

"No! Assolutamente no! Io mi chiamo Lia e sono un'allenatrice pokémon, sono qui per sfidarla e ottenere la medaglia Osso" si presentò Lia, un po' intimorita dai modi di Roxinne.

"E io sono Pedro, ieri ci siamo sfidati per la medaglia Osso" aggiunse Pedro.

La donna rilassò i muscoli delle spalle e sfoderò uno smagliante sorriso tra le labbra dipinte da un rossetto rosso come la sua chioma.

"Ah già! Ciao Pedro, ed è un piacere conoscerti Lia!"

All'improvviso l'aura demolente che la circondava svanì nell'aria per sostituirsi con un'aura amorevole.

"Proprio ora mi stavo avviando al museo pokémon dove c'è la mia palestra. Se volete possiamo andare tutti insieme."

A Zuko si creò un sorrisetto sulle labbra, contento che anche quel giorno fosse riuscito a sfuggire alle lezioni dell'accademia.

"Tutti tranne che te Zuko!" precisò Roxinne.

Il sorrisetto si trasformò in una smorfia rattristata.

"La prego professoressa! A quest'ora le lezioni sono concluse e poi assistere ad una sua lotta fa parte dell'apprendimento. La prego!"

Zuko fece gli occhi dolci, mettendosi ai piedi della donna con le mani conserte sopra al capo. La donna sbuffò rassegnata.

"E va bene Zuko. Ma solo per oggi!"

"Grazie! Grazie mille professoressa, lei è fantastica!"

I tre ragazzi si alzarono dalle sedie e seguirono Roxinne fuori dal centro pokémon, avviandosi presso il museo Osso Bianco dove c'era la palestra di pokémon tipo terra.

-☆-♡-☆-♡-

Intanto, dall'altra parte del deserto, Mina e Tugo si trascinavano come spaventapasseri sulle dune sotto al rovente sole.

"A-acqua..." continuava a invocare Tugo.

"Smettila idiota! È tutta colpa tua!" strillò Mina sull'olmo di una crisi di nervi.

"Che ho fatto questa volta? Se avessimo un pokémon di tipo volante, a quest'ora saremmo già arrivati in città!"

Mina gli tirò un pizzicotto, come era solita fare.

"Il caldo ti dà alla testa? È contro le nostre regole morali tenere un pokémon!"

"Lo so Mina" rispose Tugo con aria rammaricata, "Ma pensa solo per un secondo ad averne uno... Non per lottare, ma da coccolare e da avere come amico. Lo tratteremmo benissimo! E poi il pokémon di quel ragazzo sembrava disperato senza di lui... Mina, mi stai ascoltando?" domandò stranito Tugo, vedendo che la sua fidanzata si era paralizzata in mezzo al deserto e non aveva intenzione di proseguire.

"Ma che?"

Tugo guardò nella direzione dove Mina rivolgeva lo sguardo e pure lui rimase paralizzato: un'enorme navicella nera era discesa dal cielo e si stava avvicinando verso loro due con disarmante velocità.

"Cos'è?"

A Tugo non arrivò nessuna risposta ma presto si ritrovarono sotto alla navicella dalla quale fuoriuscì un raggio celeste che li travolse, facendoli poco dopo sollevare dal suolo.
I due strillarono abbracciandosi dalla paura finché non si ritrovarono all'interno della navicella, davanti a una donna e a un ragazzo che li guardavano con un ghigno dipinto sulle labbra.

Pokémon, let's go!Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin