28. ☆

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Gengar spalancò le fauci e incanalò energia per sparare il suo potentissimo colpo. Lia fece un balzo laterale e schivò la palla d'ombra che stava per abbattersi su di lei. Mina e Tugo corsero a nascondersi.

"È finita ormai! Smettetela di lottare! I miei amici a breve distruggeranno quella macchina infernale che avete costruito!"

Ibis scoppiò a ridere mentre il dottor Tarino era molto spaventato.

"Buah! Continua a sognare mocciosa! Avanti Gengar, continua a colpire!"

Si scatenò una raffica di ombre che andarono a colpire ogni lato del laboratorio. Lia estrasse la sua sfera pokè e richiamò Quilava che atterò sul pavimento rilasciando un urlo combattivo.

"Avanti Quilava, usa Lanciafiamme!"

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"Avanti Quilava, usa Lanciafiamme!"

Quilava eseguì quanto ordinato e colpì in pieno Gengar. Ibis e il dottor Tarino erano spiazzati.

"C-com'è possibile che quel pokémon non sia succube del potere ipnotico?"

Ibis chiuse il pugno ai fianchi. Sentiva i nervi a fior di pelle.

"Avanti Gengar, usa Graffio!"

Gengar balzò sopra Quilava e iniziò a sferrare graffi e colpi. Quilava riuscì a schivare alcuni attacchi ma, ad una certa, Gengar riuscì ad afferrare la collana anti-ipnotica che portava al collo, strappandola via.

Lia spalancò la bocca e sentì le gambe tremare. Quilava smise di lottare e atterò sul pavimento con uno sguardo vuoto e confuso. Gli occhi divennero lentamente rossi e una forte pulsione aggressiva gli percorse la spina dorsale. Ora aveva voglia di colpire ogni cosa gli capitasse a tiro.

"Q-Quilava?" balbettò Lia, vedendo il suo pokémon totalmente in balia di scatti nervosi.

Ibis scoppiò a ridere: "E ora come la mettiamo? Avanti Quilava: usa Lanciafiamme contro la tua allenatrice!"

Lia era pietrificata dalla paura. Non stava credendo ai suoi occhi: il suo amato pokémon si posizionò davanti a lei e incanalò l'energia necessaria a sferrare quel letale colpo. Ma Quilava non lo fece, iniziò a tremare e ad opporsi con tutte le forze che aveva a quel potere ipnotico che lo stava divorando. Era la sua allenatrice, non voleva farle del male. Mina e Tugo guardavano la scena con uno sguardo spaventato e stupito: l'amore che legava i due evidentemente era talmente forte che neppure un potere ipnotico riusciva a dissolverlo.

"Ma che!" ringhiò Ibes a denti stretti.

"Ma è straordinario" commentò il dottor Tarino che non aveva mai assistito ad una resistenza così decisa e forte.

Lia si commosse: "Quilava, resisti... torna in te piccolo mio!"

Ad un tratto si udì un fortissimo boato e i monitor del laboratorio iniziarono a produrre rumori all'impazzata. Il dottor Tarino corse a vedere e sbiancò.

Pokémon, let's go!Where stories live. Discover now