Il mostro sente che gli stai mentendo🩸

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«Damon che vuoi?» chiesi cercando di mantenere il controllo

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«Damon che vuoi?» chiesi cercando di mantenere il controllo.
«Ti stavo cercando e a quanto vedo eri in buone mani, vero Logan?» disse incrociando le braccia al petto.
«Damon posso spiegare..», non lo lasciò nemmeno finir di parlare che subito disse la sua, «Logan non devi spiegarmi un cazzo. Potevate anche scopare, per quanto mi riguarda non me ne frega un cazzo».
«Ora vattene che devo parlare da solo con Megan» continuò facendosi da parte per lasciare la via d'uscita a suo cugino, e senza dire nulla Logan si precipitò fuori dalla stanza.
«Vai amore falle il culo» lo incitò Tiffany sbucando dalle sue spalle.
«Prima di tutto non mi chiamare "amore" e secondo il culo lo faccio a te se non te ne vai entro due secondi» lo minacciò fissandola intensamente negli occhi.
«S-Scusa Damon» la biondina balbettò per poi darsela a gambe.
Ora sono sola con il demone e non va per niente bene.
Ho paura che mi trascinerà con lui all'inferno.
«Ti stavi divertendo eh?» disse triando un calcio alla porta chiudendola.
«Sei arrabbiato perché stavo baciando Logan?» chiesi andando dritta al punto.
Rise di gusto, «ti consiglio solo di chiudere la porta la prossima volta, perché se ti trovo in procinto di scopare con un altro mio amico giuro che uccido sia te che lui».
Deglutì rumorosamente.
«Ora andiamo a casa così che starò chiuso in camera tua finché non dormi o non ronfi come un drago», mi prese bruscamente per un braccio trascinandomi verso la porta.
«No, voglio stare qua!» gli ululai contro strattonando la sua presa possente e decisa.
Sono stanca di stare alle sue regole.
Sono stanca che non sia più il ragazzo di prima e sono stanca come pensa di avere il controllo.
Solo perché mia madre l'ha scelto come guardia del corpo non vuol dire che deve obbligarmi a fare quello che dice lui, anzi dovrebbe solo assicurarsi che io stia bene e non privarmi della mia vita.
D'improvviso mi prese la faccia con una mano stringendo, «o mi ascolti..», mi puntò la pistola alla testa, «o sta sera muori, scegli tu».
Spalancai gli occhi e il respiro cesso definitivamente.
Il cuore sembrò ghiacciato, in mobile, come se aspettasse la fine.
«Sta sera mi hai già fatto incazzate abbastanza. Non solo ti sei vestita per provocarmi ma hai pure ficcato la lingua in gola a mio cugino. Cazzo, a mio cugino!»
Strizzai gli occhi terrorizzata da ciò che mi sarebbe potuto succedere.
Mi avrebbe fatto esplodere la testa o mi sta solo cercando di spaventare?
Meglio non scoprirlo.
«V-Va bene, andiamo a casa basta che non mi fai del male», aprì lentamente gli occhi per paura che possa vivere il peggio vedendo tutto in prima linea.
Ma per fortuna sembrò essersi calmata come situazione.
«Forza, muovi il culo!» disse spingendomi verso l'uscita.
Okay, forse non è del tutto calma la situazione.
Lo ascoltai impaurita per la mia sorte.

Andammo verso l'uscita del club e ci incamminammo verso la sua auto.
Mandai un messaggio alle ragazze per avvisarle..

Mandai un messaggio alle ragazze per avvisarle

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THE CITY OF FEARWhere stories live. Discover now