DISTRUTTA

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*entrai in quel posto mentre i ricordi riaffioravano dentro di me, cercai un disinfettante e mi curai le ferite, quando ero dentro la casa abbandonata qualcosa mi era caduto sulla testa ma non era troppo pesante, l'unica cosa era che la ferita dell'incidente si era riaperta.
Più giravo dentro all'ospedale più non riuscivo a capire niente, la mia testa continuava a pulsare e i pensieri iniziarono a mescolarsi con i ricordi... era orribile e iniziai a urlare, un dottore mi prese.*
dottore: si calmi signorina.
*io continuavo a urlare e a tapparmi le orecchie. Sentii un dolore al braccio, mi aveva ignettato qualcosa e iniziai a sentire le palpebre pesanti.*
...
??: grazie dottore.
*Era una voce familiare, iniziai ad aprire gli occhi, ero in una stanza d'ospedale con delle flebo attaccate al braccio. Mi strofinai gli occhi, mi sentivo così debole, la testa mi faceva male e quando mi toccai quel punto sentii una benda sopra esso.*
dottore: buongiorno signorina, come si sente?
*ingoiai a vuoto.*
eli: debole... e assetata.
*Mi porse un bicchiere d'acqua.*
dottore: suppongo si ricordi perché è in questa stanza.
eli: si...
*I ricordi iniziarono a riaffiorare come pugni allo stomaco.*
eli: da quanto sono quì?
dottore: circa 3 ore, ci sono delle persone fuori che vorrebbero vederla... le faccio entrare?
*non volevo vedere maddy, sapevo cosa mi avrebbe detto e mi dispiaceva di averla fatta preoccupare.*
eli: va bene.
*quando il dottore uscii dalla camera feci un respiro profondo, la prima persona che entrò come immaginavo fù Maddison.*
maddy: eli...
*aveva le lacrime agli occhi e questa cosa mi fece sentire così in colpa.*
eli: mi... mi dispiace, per tutto.
maddy: eli... Jake mi ha chiamato, ha detto che stavi male che avevi avuto... e che non riuscivi a camminare. Eli puoi parlare con me, che succede?
*presi un respiro profondo.*
eli: succede che Tom non mi ama, ho avuto un attacco di rabbia e mi sono rotta le nocche. Sono andata in una casa abbandonata per sfogarmi ma mi è caduto qualcosa sulla testa riaprendo la ferita dell'incidente, ho pianto fino a perdere il respiro mentre il mio cuore accelerava, accelerava e accelerava e non riuscivo a calmarmi. Maddy io non c'è la faccio più...
*la guardai negli occhi e le lacrime nei suoi occhi incominciarono a scendere.*
eli: mi dispiace maddy, mi dispiace di fidarmi delle persone sbagliate e di essere... così.
maddy: eli tu non devi addossarti la colpa per tutto.
*Mi abbracciò, era uno di quegli abbracci che scaldavano il cuore.*
bill: posso entrare?
eli: si.
*entrò anche lui e parlai anche con lui di tutto quello che era successo.*
eli: forse dovrei tornare a New York.
maddy: ...
bill: eli...
eli: o forse dovrei farmi scivolare addosso tutto e dimenticarmi di Tom.
bill: non sò davvero perché abbia fatto così, forse vuole solo allontanarti perché pensa che lui non ti possa fare altro che male.
eli: lo pensavo anch'io... poi mi ha guardato negli occhi e mi ha detto che non mi amava.
*Mi diventarono gli occhi lucidi.*
maddy: eli hai due occhi così stanchi.
eli: perché lo sono.
*il giorno dopo mi diedero le dimissioni e quando tornai a casa mi buttai sul letto, rimasi lì molto e mangiai poco*
*I giorni passavano e io non stavo meglio, stavo sul letto e mangiavo poco e niente e si iniziava a vedere. Al lavoro ci andavo a volte ma Dalila mi capiva e mi dava alcuni giorni per me.*
maddy: ok ora basta.
*entrò maddy nella mia stanza quando stavo per addormentarmi.*
eli: maddy che c'è?
maddy: tu ora ti alzi e vieni a fare shopping.
eli: passo.
maddy: Elisabeth Margin alzati subito non puoi stare quà per sempre, io non lo permetterò mai.
eli: apprezzo quello che cerchi di fare ma... non ci riesco.
*Mi fece il broncio.*
eli: va bene, faremo un giro.
*in questi giorni dormivo poco e quando mi addormentavo mi risvegliavo con il fiatone per gli incubi.*
...

DOVREI ODIARTI?~Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora