Capitolo 4

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"Una pessima decisione, davvero."

Pavitr non ce la faceva più, è sempre stato un ragazzo paziente e gentile, ma quando si trattava di persone maleducate e testarde perdeva il controllo di sé stesso.
La guardò incredibilmente arrabbiato, ma cercando sempre un tono non troppo severo e deciso.

"Sei tu che hai preso una pessima decisione rubando soldi in un liceo."

Fece una piccola pausa, tentando di calmarsi

"Ma voglio fidarmi di te, questa è la tua ultima possibilità. Ok?"

Il suo sguardo era fisso su di lei, era come se stessero facendo a gara a chi mantenesse di più il contatto visivo, e T/n su questo perse, sospirò e girò lo sguardo altrove, per poi zittirsi per un paio di secondi.

"Okay."

Era l'unica cosa che riusciva a dirgli, stava morendo di fame e non aveva tempo per delle "stupide dispute adolescenziali."

"Va bene allora."

Le lasciò finalmente le spalle e si allontanò per farsi strada senza dire una parola, si voltò un attimo per guardarla di nuovo, era ancora sospettoso di quella ragazza.

"Immagino che ci rivedremo Mister Giustizia."

Fu l'ultima cosa che gli disse con un sorrisetto beffardo sul volto prima di andare finalmente alla mensa.

Pavitr la osservò da lontano per qualche secondo, era decisamente sospettoso.

"La dovrò tenere d'occhio..."

Pensò fra sé e sé, e infine entrò nella mensa sedendosi con dei suoi amici.

Mentre prendeva un morso del suo panino, ripensò alle parole di prima della sconosciuta, e gli venne da ridacchiare.

"Mister Giustizia... mi piace"

T/n era seduta ad un tavolo un po' più lontano e ripensava anche lei a quanto accaduto poco fa.

"Quel ragazzo era un po' strano... ma carino in un certo senso, se non fosse un ficcanaso."

Pensò fra sé e sé ridacchiando leggermente

"La sua faccia era così rossa quando l'ho bloccato contro il muro..."

Si morse il labbro inferiore, guardandolo da lontano.

"Certo che è ingiusto che abbia dei capelli così belli, i miei non sono mai così voluminosi... finirò per rubare il suo prodotto per capelli per vendicarmi un giorno o l'altro."














Il giorno successivo, dopo le lezioni, Pavitr era uscito dall'edificio nuovamente in ritardo per finire di ricopiare degli appunti, era stanco morto perché la notte precedente aveva cercato di sventare di nuovo una rapina da T/n/c, quella ragazza sembrava non dargli pace e neanche ieri sera è riuscita a fermarla... come faceva ad essere così agile e furba? Questa domanda gli ronzava in testa continuamente, e prima che potesse farsi strada per tornare a casa, notò una figura familiare fuori al cancello, era la ragazza di ieri con cui aveva avuto una disputa nel corridoio quando tutti erano alla mensa.
Pavitr non ci pensò due volte e andò subito da lei.

"Hey ladruncola, hai ridato i soldi alla ragazza?"

Il suo tono era scherzoso ma non offensivo, e sperava che lo avesse notato.
Lei prima di girarsi sospirò, avendo già capito di chi si trattasse.

"Non mi vuoi proprio dare tregua tu eh?"

Pavitr rimase in silenzio, aspettando una risposta alla sua domanda dandole uno sguardo impaziente.

"Beh, lo hai fatto o no?"

T/n sospirò di nuovo frustata, si passò una mano sulla fronte e poi sui suoi capelli.

"Sì, l'ho fatto stai tranquillo Mister Giustizia..."

"Anche se in realtà ho dovuto rubare da un altro tipo per ripagare la ragazza, non è che noi ladri facciamo soldi onestamente...ma lui questo non lo sa quindi non importa."

Pensava fra sé e sé mentre lui sembrava sollevato.

"Va bene hai restituito i soldi, ma non credere che sarò così comprensivo tutti i giorni. Ho un sacco di pazienza e tolleranza, ma ho i miei limiti."

Sembrava ancora infastidito, ma anche... cordiale, in un certo senso.
Si girò per andarsene, ma si voltò per guardarla un secondo.

"A proposito... come ti chiami?"

Le chiese, sorridendo. Questa fu la prima volta che le fece un sorriso, e tra l'altro, un sorriso autentico e... genuino.

T/n sbatté le palpebre un paio di volte, quasi incredula che glielo avesse chiesto.

"Ah quindi ora ci chiamiamo per nome? Che cordialità! Credevo di essere "ladruncola" e nient'altro."

Il suo tono era sia scherzoso che sarcastico, e Pav roteò gli occhi facendo un sorrisetto divertito.

"Okay scusa chiamarti ladruncola era un po' offensivo..."

"Beh direi, io almeno ti ho dato un nomignolo carino "Mister Giustizia"."

Lui ridacchiò a sentirsi chiamare così, in fondo gli piaceva quel nomignolo che gli aveva affibbiato.

"Okay allora permettimi di ricominciare, mi chiamo Pavitr Prabhakar, ma puoi chiamarmi semplicemente Pav, e tu signorinella...?"

L'ultima parola suonava scherzosa e quasi... flirtante, se così si poteva dire.

"T/n, T/n T/C."

"T/n... è un bel nome."

Si guardarono per un paio di secondi, senza sapere cosa dire.

"Forse... potremmo conoscerci meglio?"

Le chiese facendole un altro dei suoi raggianti sorrisi.

"C'è un bar qui vicino dove fanno dell'ottimo chai, magari... potremmo andare lì, se ti va...?"

Lei lo guardò per un attimo, facendogli un sorrisetto divertito.

"Quindi vuoi invitare fuori una ladruncola qualunque come me?"

"Uh... beh..."

"Ti sto prendendo in giro Pav"

Ridacchiarono entrambi, era sollevato che si fossero già lasciati questa storia alle spalle, e che lo avesse chiamato per nome.

"Va bene, credo non possa essere una terribile idea dopotutto."

~Pyaar Love~ [Pavitr Prabhakar x Reader]Where stories live. Discover now