Capitolo 5

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Pavitr camminava veloce, sembrava entusiasta di parlare finalmente in modo normale con T/n; appena arrivarono cercò subito un tavolo per due, il più appartato possibile, così che potessero avere più privacy.
Si sedettero e dopo qualche minuto ordinarono da bere, e Pavitr voleva sfruttare l'attesa per saperne di più sul suo conto.

"Allora... perché hai rubato quei soldi comunque? Hai diciamo... problemi familiari o qualcosa del genere?"

Generalmente Pavitr è una persona gentile e non vorrebbe mai forzare qualcuno a parlare della sua vita, ma per qualche motivo, era interessato a questa ragazza, non l'aveva mai notata a scuola prima di quel furto e il suo senso dell'umorismo la rendeva divertente e anche intrigante se così si può dire.

T/n rimase in silenzio per qualche secondo, non sapeva cosa rispondere e si sentiva chiaramente a disagio nel parlarne, visto che picchiettava il tavolo con un dito.

"Non... non mi va di parlarne, scusa."

Pavitr alzò un sopracciglio, non si aspettava questa risposta da lei, a primo impatto le sembrava una ragazza forte di carattere, ma alla fin dei conti, anche lei era umana.

"Perché?? Dai, non giudico."

La fissava con i suoi adorabili occhi marroni, voleva veramente saperlo ora, la sua curiosità era oltre le stelle.

"Non giudichi? Davvero? Ieri non mi era sembrato affatto così."

Alzò un sopracciglio giocosamente, e dalla espressione di Pavitr, si riusciva a vedere che sembrasse dispiaciuto e che avesse usato il termine sbagliato.

"Mi...Mi dispiace per quello..."

Stava pensando a qualcosa per sdrammatizzare la situazione, e gli venne in mente un'idea stupida ma che sperava l'avrebbe potuta distrarre, aveva capito chiaramente che non voleva parlare della sua vita.

"Vuoi sapere una cosa strana su di me?"

Nel frattempo il cameriere aveva portato i loro ordini, T/n soffiò sul suo chai per raffreddarlo e poi riportò il suo sguardo sul ragazzo con un sorrisetto sul volto.

"Fammi indovinare, porti i boxer con dei cuoricini sopra."

Pavitr era arrossito così tanto all'affermazione che sembrava essere diventato un semaforo vivente.

"C-Cosa? N-No certo che no-"

"Come diamine fa a saperlo...?"

Pensava fra sé e sé e T/n vedendo la sua reazione si mise a ridere di gusto.

"Non riesco a crederci! Ho veramente ragione??"

Rise talmente tanto che le scese una lacrima sul volto che asciugò subito.

"E pensare che avevo tirato completamente a caso, ma non credevo fossi veramente il tipo da certe cose."

Ridacchiava ancora a pensarci, non rideva così da tanto tempo, e in qualche modo... Pavitr riusciva a percepirlo; continuava a chiedersi quale fosse la sua storia, il motivo per cui rubasse, il motivo per cui... le sembrasse così... interessante...
Però era contento di averla fatta ridere, era uno dei tanti motivi per cui la gente adorava Pavitr, che fosse Spiderman o meno.

Rise anche lui, trovando la situazione esilarante, ma era ancora imbarazzato a morte per essere stato scoperto così su due piedi.

"Ehi, non espormi! Scommetto che anche tu indossi qualcosa d'imbarazzante... tipo... dei reggiseni con degli unicorni sopra!"

Aveva un sorrisetto giocoso sul volto cercando di prenderla in giro, la situazione di prima sembrava essersi dissolta completamente, ed erano entrambi contenti di averlo fatto in un certo senso, anche se la situazione aveva preso una piega... particolare.

T/n mise giù il suo chai, si portò una mano sulla guancia e rivolse il viso su Pavitr con uno sguardo civettuolo.

"Beh... gli unicorni non sono proprio il mio genere... se capisci cosa intendo."

Pavitr era arrossito terribilmente, sapeva che aveva un certo caratterino, ma non si aspettava fosse così... provocatoria.
Pavitr mandò giù il suo chai in un attimo per poi tossire nervosamente.

T/n rise nel vedere la sua reazione, aveva conosciuto Pavitr da poco ma riusciva a farla ridere così tanto come non se non lo avesse mai fatto prima d'ora, finì il suo chai e lo poggiò sul tavolo guardandolo.

"Sai... forse non sei così male come credevo, Mister Giustizia."

Pavitr aveva un sorriso compiaciuto, sembrava che adesso andassero veramente d'accordo, forse ora sarebbero potuti diventare amici e magari la avrebbe potuta aiutare a smettere di rubare e diventare una persona migliore.

"Neanche tu sei male signorina ladruncola"

Le fece l'occhiolino e ridacchiarono assieme, per poi sentire un telefono suonare.

"Oh, è il mio."

T/n lo prese e gli diede un'occhiata veloce, e il suo sguardo cambiò piuttosto in fretta, rimise il telefono in tasca e si alzò.

"Io... devo andare."

"Oh, di già? Peccato... allora ci rivediamo domani a scuola? E spero di non trovarti a fare chissà cosa."

Ci scherzò sopra cercando di farla ridere, ma riuscì soltanto a farle uscire una risata forzata.

"Sì... ci vediamo domani a scuola Pavitr."

Prima di uscire dal bar si divisero i soldi per pagare per il conto e T/n uscì di corsa dal bar, ora Pavitr era certo delle sue teorie; c'era molto più di quanto potesse immaginare nella vita di T/n che la tormentava, e voleva scoprire cosa fosse più che mai.

~Pyaar Love~ [Pavitr Prabhakar x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora