Maledetta zip

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Quando rientro a casa, decido di chiamare zia Lucy, perché, oltre ad Olly, è l'unica che riesce a tirarmi su di morale.

Anche se anche la mia amica si è dimostrata davvero disponibile stamattina: dopo avermi raggiunta alla pasticceria più vicina, si è offerta di portarmi a fare "shopping terapeutico", come lo chiama lei, e ha voluto regalarmi un meraviglioso vestitino con la scusa che lo avrei sicuramente indossato i prossimi giorni.

Compongo il numero di zia Lucy, e attendo che mi risponda.

« Pronto?» quando sento la voce dall'altra parte, però, mi allarmo subito.

« Zia Lucy, tutto bene?»

Sento tirare su con il naso.

« Oh, ciao, trottolina. Sì, va tutto bene grazie, tu come stai invece?»

Non mi convince per niente.

« Stai piangendo?»

Stavolta riconosco distintamente il rumore di un naso soffiato nel fazzoletto.

« Non proprio, trottolina...»

« Che succede?»

La zia sospira intensamente e poi mi degna di una spiegazione.

« Ti ricordi del ragazzone che la volta scorsa stava per morire spiaccicato sul suolo perché non sapeva arrampicare?»

« Mmh mmh.» soffoco una risatina al ricordo degli appuntamenti di mia zia.

« Ecco, lui si è fissato che vuole uscire con me a tutti i costi. Ed io gli ho detto che non ho intenzione di sprecare appuntamenti e quelle stronzate varie, perché l'unico modo per uscire con me è riuscire a starmi dietro su una parete rocciosa.»

Sorrido immaginando il seguito del suo racconto.

« E qual è il problema, zia?»

« Quello smidollato sta rischiando la vita di giorno in giorno per seguirmi sulle ferrate più impegnative pur di uscire con me!»
Scoppio a ridere non riuscendo a trattenermi alla sua confessione.

« Io la trovo una cosa dolce.» ammetto.

« Dolce? Dolce un corno! Nessuno è mai stato disposto a rischiare la vita per un'esaurita come me!»

Alla sua constatazione rido ancora più forte.

« Lo trovi così divertente, trottolina? Per me è preoccupante!»

« Non c'è niente di preoccupante, zia.» cerco di rassicurarla estraendo il vestito dalla borsa, con l'intenzione di provarlo.

« E' normale voler dedicare attenzioni ad una persona quando si capisce di provare dell'affetto nei suoi confronti.»

Tolgo i miei vestiti comodi, rimanendo in intimo, e li lancio sul letto.

« Ma quale affetto! Pensa che oggi mi ha pure fatto trovare un'intera confezione di Guinness dentro casa...»

« Ebbene?» rido, iniziando ad infilare le gambe nella gonna e rendendomi conto che ha la zip posteriore.

« La Guinness è la mia birra preferita!»

« Io credo sia stato un gesto carino.»

Mia zia sbuffa dall'altra parte della cornetta.

« Carino?! Voleva farmi ubriacare!»

« Oh ma che esagerata!» la prendo in giro.

« Zia, io credo tu non sia più abituata ad avere qualcuno che ti apprezza per quello che sei e a cui va bene ogni lato del tuo carattere... devi imparare a lasciarti andare, perché quando lo fai, poi, hai in cambio solo cose belle.» affermo, compiacendomi del mio stesso ragionamento.

MR. POLICEMANWhere stories live. Discover now