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⚠️ Per favore se non supporti la mia ship esci da questa storia !

È mattina presto. Sono circa le sette del mattino. Tutta la squad wgf dorme, tutti tranne uno. Lyon, che stava scrivendo un biglietto ai suoi amici avvertendoli del perché della futura sua assenza quella giornata.

"Ciao ragazzi. Volevo solo avvisarvi che sarò via per un paio di ore, qua nei dintorni. Firmato
Lyon."

Scrisse, appoggiò la penna sul tavolo e lascio il bigliettino lì.

Aveva solo bisogno di far una passeggiata, niente di più. Prese la sua spada di diamante - Per ogni evenienza, pensava. - si sistemò la giacca, uscì da casa e salì in groppa al suo cavallo.
Arrivò in una collina, vicino ad una foresta, attaccò il cavallo ad un legnetto e si sedette sotto un albero lì vicino.

Aveva stranamente la sensazione di essere osservato. Si guardò intorno ma non c'era nessuno. Il leone pensò che fosse perché era sveglio da poco, e quindi non era super attento.

Essendo stanco, avendo dormito poco, si addormento sotto l'ombra dell'albero.

-

Il ragazzo si svegliò qualche ora dopo. Erano le 13. Gli faceva male la schiena per essersi addormentato sul tronco dell'albero. Sentì una luce arrivargli addosso.

Si girò, sembravano due lampadine bianche. Si sentiva come se le avesse già viste, ma non riusciva a capire di cosa fossero. O di chi fossero.

Si alzò piano, massaggiandosi per qualche secondo la schiena. Aveva i capelli un po' arruffati. Dietro un cespuglio, Herobrine pensò che sembrasse un piccolo leoncino.

Il giovane fece alcuni passi avanti e controllo il suo cavallo. Stava bene, era ancora lì.
Nelfrattempo il demone dagli occhi bianchi si teletrasporto pochi passi avanti l'albero dove Lyon aveva riposato. Quest'ultimo si rigirò e facendo pochi passi andò a sbattere contro qualcuno. Si mise la mano nel naso e alzando lo sguardo si rese conto di quanto questa persona fosse alta in confronto a lui. Appena Lyon vide la faccia del demone sgranò gli occhi e indietreggiò di qualche passo. Si fermò quando riteneva che era abbastanza lontano da lui.

<<Guarda chi si rivede mio caro Leoncino.>>

Leoncino?! Ma chi si crede di essere?! Pensò Lyon senza accorgersi di essere arrossito, anche se di poco, a quel nomignolo che lui definiva odioso, come il proprietario di quella frase detta. Pensava di averlo sconfitto. Pensava che fosse morto. Ma non era così. Prima di rispondere si dese un pizzicotto per poi mugolare un leggero "ahi". Così si rese conto che non stava sognando.

<<Come fai ad essere qui!?>> Il più piccolo si fermò un attimo. <<Ti ho trafitto il petto. Non puoi essere qui. Dovresti essere morto!>>

Il demone ghignò. <<Devo dire che il tuo coraggio in quel momento è stato ammirevole, ma non sono morto. Ci vuole ben di più per uccidermi.>>
Il minore non riusciva ancora a capacitarsi di come Herobrine in persona fosse lì, davanti a lui. Erano faccia a faccia, anche se non si direbbe proprio così, ma faccia a petto.

Il castano strinse i pugni. Mentre Herobrine si avvicinava a lui Lyon indietreggiava piano. Poco dietro di lui c'era un'altro albero, sbattendo in esso era intrappolato nelle grinfie del demone. Lo guardava con odio. Mentre Hero lo guardava ben diversamente. <<Cosa vuoi da me. Perché sei tornato.>> Era arrabbiato.

<<Sono qua per riprendere ciò che è mio.>> Lyon lo guardava male.
<<Non ci riuscirai. Io e i miei amici ti fermeremo prima che tu lo faccia.>>

Il maggiore rise e si abbassò all'altezza del minore, mettendo la mano sul collo di Lyon e sussurandogli all'orecchio. <<Sei tu quello che sono venuto a riprendere, Leoncino.>>

Il castano arrossì senza realmente accorgersene - Ma Herobrine se n'era ben accorto -.

<<NON SONO TUO! E MAI LO SARÒ.>> Lo guardava ancora più male di tutte le volte che l'aveva visto in tutta la sua vita. Lo odiava così tanto.
Provò a liberarsi dalle mani del più grande ai lati della sua testa, fallendo miseramente.

Il demone lo guardava sorridendo, trovava che il più piccolo fosse molto tenero. Gli prese il mento con due dita e parlò piano, <<Ti assicuro che lo sarai presto...>>.

Lyon sgranò gli occhi. Voleva dire qualcosa, ribbellararsi contro il demone ma non ci riuscì.
Prima di andarsene, Herobrine gli scoccò un bacio in guancia, anche se voleva dargli un vero bacio, e si teletrasportò poco lontano. Lyon si abbassò rimanendo in ginocchio attaccato all'albero, si toccò la guancia e arrossì. <<Starò sicuramente sognando, mi sveglierò ora, ne sono sicuro.>> Diceva per non pensare a quello che era appena successo. Perché arrossiva? in fondo non aveva mica una cotta per il suo nemico. Pensava.

C'HO MESSO CIRCA TRE ORE A SCRIVERLO E HO FATTO MENO DI 800 PAROLE, avrei potuto scrivere di più. Comunque... Come vi è sembrato?

Tra 2 settimane riinizia la scuola. Non voglio ritornarci😭😭

I Used To Hate You. // HeryonOnde histórias criam vida. Descubra agora