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Erano passati 10 minuti e il Leone era ancora rimasto la a rimugnare su quello che fosse successo. Però si alzò e andò verso il suo cavallo.
Si mise in groppa ad esso e iniziò ad andare verso casa. Erano ancora le 14.

Appena arrivato entrò e i suoi compagni lo stavano aspettando seduti a tavola.
<<Hey Lyon! Sei tornato.>> Sorrise Mario. <<Tutto ok, amico?>> Continuò. Il Leone sorrise, <<Si, perché?>>.
<<Sembra solo che tu abbia visto un fantasma.>> Ci rise sopra Stefano.

--- TIME SKIP : La sera.

Tutti e quattro i giovani ragazzi erano stesi a letto. Lyon, però, si alzò e andò nella terrazza, costruita per avvistare i mostri presenti in zona. Appoggiò i gomiti al bordo, fatto in legno, e pensò al fatto accaduto quel giorno, poche ore prima. Ma era ignaro che la persona a cui stesse pensando era proprio con la schiena a muro dietro di lui, apparso da pochi secondi.

Lyon si sentiva un po' osservato, difatti. Si girò e lo vide. Di nuovo. <<Che cosa vuoi da me.>> Lo guardava con - quasi - lo stesso odio della mattina.

<<Credo che tu abbia qualche problema di ascolto, mio caro Leoncino. Se mi ricordo bene proprio oggi ti ho detto proprio oggi che sei tu quello che voglio. Chi voglio.>> Diceva mentre pian piano si avvicinava al più piccolo.

Herobrine si accorse del rossore nelle guance di Lyon, essendo ad un centimetro di lontananza dal Leone. Gli mise la mano sulla guancia. Lo guardava come se fosse l'unica cosa che lo faceva ancora vivere. E diciamo che in un certo senso lo era. Pensava fosse bellissimo.

Lyon pian piano stava iniziando a provare qualcosa per il maggiore, anche se ancora non lo sapeva.
Herobrine, comunque, sapeva che prima o poi il minore si sarebbe innamorato di lui. E questo si stava già avverando mentre che lui lo pensava.

Herobrine gli prese i fianchi e si guardavano, lo sguardo di Lyon era sempre con odio ma un po' meno. Non di tanto, ma pur sempre.
<<So che ti conquisterò, Leoncino.>> Disse prima di teletrasportarsi nella sua dimora, cioè il Nether.
Di nuovo questo nomignolo, pensò Lyon. Perché deve comportarsi così con me? Non poteva trovarsi qualcun'altro? Io non lo amo. Non potrei mai amarlo... Pensava mentre camminava verso il suo lettino. Si sdraiò.
Si rigirava nel letto, quasi fece una notte in bianco. Dormì solo 2 ore.

Comunque, arrivò la mattina e Anna, la migliore amica, lo chiamò per alzarsi.
<<Altri cinque minuti...>> Mugolò nel sonno.
La ragazza sbuffò. <<Lyon! Sono le sette, dobbiamo andare in miniera, lo sai!>>
Il leone si girò e la guardò, non ricordava proprio di dover andare in miniera. Voleva solo dormire.
Ma comunque, si alzò e scesero a fare colazione.

Quando uscirono dalla stanza Herobrine era sulla terrazza, invisibile, che rideva.

---- TIME SKIP :  due giorni dopo.

Herobrine non si fece vedere per due giorni. Lyon quasi si dimenticò del demone. Ma, come dimenticarlo?
Beh, lui aspettava solo il momento in cui il Leone era solo, per mostrarsi. Non voleva dicerto farsi vedere dagli altri wgf. L'avrebbero detto a Notch, suo fratello maggiore, anche sua nemesi e Herobrine non l'avrebbe passata liscia.
Anche se non sapeva che Notch conosceva la sua posizione e della sua cotta per Lyon.

Notch, infatti avvertì Alex e Steve di questo. Avevano un piano per risolvere tutto questo, erano sicuri al cento per cento che  funzionerà . Però, chi lo sa, le cose non vanno sempre come vorresti che andassero.

Un paio di ore dopo, Lyon stava costruendo una mappa più approfondita e sistemava le armi mentre i suoi compagni erano sparsi per casa. Ancora, nessuna traccia di Herobrine.
Si fecero le ventuno e i ragazzi fecero cena, andando subito dopo a dormire stanchi.

La mattina dopo, il Leone si sveglio in mezza mattinata, dopo tutto non dovevano fare nulla quel giorno. Ma non trovo i suoi amici a casa. Era strano però, l'avrebbero avvisato e magari andati insieme a lui. Potrebbe essere stata un'emergenza, pensò e non ci fece tanto caso. Mentre si preparava qualcosa da mangiare trovò un biglietto sopra una delle casse che c'erano in sala da pranzo. Inizialmente credette era da parte dei suoi amici.

"Incontriamoci nella foresta vicino la tua base alle 12.
Firmato
𝐻".

- H? Vabbè, inutile pensarci così tanto sopra, tra un'ora scoprirò chi sarà -.
Così, alle dodici e due minuti il Leone arrivò nel punto di incontro.
Si sentì toccare la spalla e si girò.
Era di nuovo lui.
Era di nuovo il demone dagli occhi bianchi.
Quasi si dimenticava di lui.

<<Non così scioccato questa volta, eh?>> Diceva con il suo solito sguardo che rivolgeva al minore. Quest'ultimo sbuffo e incrociò le mani al petto.
   <<Ora cosa vuoi?>> Parlò.

<<Come pensavo tu avessi capito anche se non l'hai fatto, i tuoi amici sono stati rapiti. Non prenderla a male e non scaricare la colpa a me, sai che non vorrei vederti soffrire.>> Il demone sorrise mentre diceva l'ultima frase ma poi ritornò serio. Lyon sgranò gli occhi. <<Cosa?! E tu me lo dici con questa Non-Chalance, ti è andato di volta il cervello?!>>

<<Cosa ti avevo detto?>>
    <<Non mi interessa cosa mi avevi detto al momento mio caro, i miei amici sono stati rapiti e tu lo dici così?>> Quasi urlò.

<<Va bene, mi dispiace. Se vuoi ritrovarli dobbiamo avere un patto.>> Disse.
Lyon roteò gli occhi. <<Che patto?>>

<<Verrai a vivere da me nel tempo in cui ti aiuterò a trovare i tuoi amici.>>

Suspanse! Oggi mi sono superata, sono arrivata a 900 parole.
Comunque, come vi è sembrato?
Secondo voi Lyon accetterà per ritrovare Anna, Stefano e Mario?

I Used To Hate You. // HeryonWhere stories live. Discover now