38.RICONCILIAZIONE

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Stranamente stiamo continuando a camminare ognuno perso nei proprio pensieri, ma nessuno deciso a fermarsi

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Stranamente stiamo continuando a camminare ognuno perso nei proprio pensieri, ma nessuno deciso a fermarsi. Ogni tanto do un'occhiata a Tara, ma sembra riuscire a tenere il passo.

Finalmente siamo arrivati davanti ad una galleria, sul muro c'è scritto lo stesso messaggio lasciato da Maggie sulla mappa -Siamo sulla strada giusta- dico sorridendo e Glenn ricambia il sorriso. Dovrei essere arrabbiata con lui, ma con Lenny è impossibile.

-Gli stiamo raggiungendo, è ancora fresca- annuisco tirando un sospiro di sollievo -Di sicuro non possiamo passare da sopra- mi guardo intorno cercando di capire se c'è un'altra via d'entrata. Mentre loro discutono su cosa fare prendo il coltello ed entro leggermente, sento subito dei lamenti -Lì dentro ci sono degli zombie- constato guardando Glenn -Ma credo che possiamo farcela-  continuo -Abbiamo visto di peggio- annuisce d'accordo con me.

-Possiamo passare dall'esterno- scuoto la testa e prima di risponde lo fa Lenny -Ci vorrà un giorno forse di più-

-Sono convinta che abbiamo buone chance di uscirne vivi- dico anche se non sono del tutto sicura, quella galleria è un incognita, può essere sicura come no -Ok, magari se lo dicessi con un po' più di sicurezza ti crederei- dice il rosso -Senti se Maggie ci è passata, ci passeremo anche noi-

-Sta zitto un attimo, lo sentite, questo è un lungo tunnel buio pieno di morti viventi- alzo gli occhi al cielo, anche se non ha tutti i torti -Un paio di zombie non mi fermeranno- dico sicura. Ora che sono più vicina che mai al traguardo, non mi fermerò adesso.

-Non ho la certezza assoluta che Eugene ne possa uscire sano e salvo- certo che il rosso ha la testa dura, sto iniziando a perdere la pazienza -Senza offesa, ma del tuo genio, in questo istante, non mi interessa- sarò anche cattiva, ma Abraham ne sta facendo una questione personale. Non che io non lo stia facendo. Però...

Sbuffo e mi riavvicino all'entrata. Stanno parlando di una deviazione, ma il rosso è abbastanza intelligente da capire che noi non andremo. Almeno questo. So che non lo fa per cattiveria, ma cercare almeno di capire la situazione in cui io e Glenn ci troviamo -Perciò è qui che le nostre strade si dividono. Mi dispiace, siete da soli- annuisco mentre lui ci passa un paio di cibo in scatola -Servono a voi- mi guarda -Anche a voi-

-Grazie e scusa se ti ho colpito in faccia....più volte- sorride -Figurati mi piace combattere- annuisco sorridendo -Anche io. State attenti ok?- 

-Sempre. Pure voi-

Alzo le sopracciglia -Sempre- Rosita si avvicina a noi, abbraccia prima Glenn, poi me e infine Tara -Buona fortuna-

-Anche a voi- dopo che anche Eugene ha detto un paio di parole per dirci addio, iniziano ad allontanarsi, mentre noi fissiamo l'entrata -Gesù, sembra l'entrata dell'inferno-

-Avery ti sembra una cosa da dire ora- mi riprende Tara spaventata, mentre Glenn mi guarda male. Alzo le spalle -Dimmi se non è vero- sospirano.

-Ok, facciamolo- prendo la mia pistola, la torcia ed entro per prima facendo luce, sia mai che succeda qualcosa -Avery aspetta- sussurra ad alta voce Glenn -Non andare avanti da sola- ora sono io a guardarlo male -Voi due restate dietro e quando vi dico correte, tornate indietro chiaro?- non rispondono, perciò mi fermo e gli guardo seria più che mai -Ho detto chiaro?- annuiscono leggermente e riprendiamo a camminare.

Daryl Dixon¹ -TWD-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora