CAPITOLO 16

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Achille spalanca gli occhi non appena ebbi finito di aggiornarlo su quello che era accaduto negli ultimi giorni

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Achille spalanca gli occhi non appena ebbi finito di aggiornarlo su quello che era accaduto negli ultimi giorni.

"Scusami vuoi dire che Tommaso ti ha lasciato il via libera con l'americano? E pensare che sembrava veramente presissimo da te" Il suo tono di voce risultò essere più acuto del solito e sorpreso.

"Non ho detto questo. E poi dai non è vero. Non era poi così tanto preso" cercai di giustificarmi sentendomi profondamente in colpa.

"Ma ci hai chiuso definitivamente. Lo hai praticamente friendzonato" allargò i gomiti incredulo, mentre allungai la schiena sul divano coprendomi con le mani il viso.

"Sono una persona orribile" mi lamentai.

"Si è vero. Però guarda il lato positivo: sei stata sincera nel momento giusto" tentò di sorridermi "però sei anche una scema"

"Grazie sei molto di conforto. E poi perché?" Chiesi ora scrutandolo confusa.

"Perché non hai ancora detto a Christian che hai chiuso con Tommaso, idiota"

"Non era proprio il momento giusto. Non volevo mettergli alcuna pressione mentre si allenava per il derby e poi dopo la partita andata male non mi sembrava il caso" ripensai a come la sera prima abbracciai un Christian deluso e triste.

"E ora che aspetti? Non dirmi che ti è bastata l'avventura di una notte? Non eri quella che diceva che queste cose non facevano per te" sgranó gli occhi poggiando i gomiti sulle ginocchia e il mento sulle mani chiuse a pugni.

"Ed è così " Sbuffai sbattendo le braccia sulle gambe "uffa, non so cosa fare. Ogni volta che le cose sembrano sistemate si fanno sempre più complicate".

"Sei tu che ti fai troppi problemi"

"Può essere" mi sento quasi persa mentre osservo il vuoto, ancora seduta sul divano del mio salotto. Questi problemi di cui parla Achi sono causati da una mia costante paura che mi condiziona, la paura di non sapermi rialzare dall'ennesima delusione dopo Gabriel.

I miei pensieri furono interrotti dalla voce di Lara che si fece sempre più vicina "eccomi ragazzi. Ora possiamo andare".


Quel pomeriggio avevamo in programma uno shopping sfrenato tra le vie limitrofe al duomo. Non lo facevamo da molto con la scusa che io e Lara avevamo tutti orari di lavoro diversi. Ma ora Achi era riuscito a convincerci e far sì che quella domenica la passissimo tutti e tre insieme, come ai vecchi tempi.
Ovviamente raggiungemmo il centro con la metro, essendo molto più pratica e subito ci dirigemmo nel negozio preferito di Lara ed Achi: Urban Outfitters. Entrambi provarono diversi capi, io invece avevo come unico pensiero la festa che ci sarebbe stata quella sera per il compleanno di Christian.

"Oh merda!" Esclamai, prendendo alla sprovvista i miei due amici che si stavano cambiando all'interno degli appositi camerini.

"Che succede?" Chiese Lara portando la testa al di fuori della tendina. Pochissimi secondi dopo fu seguita anche dal ragazzo, che stava nel camerino di fronte al suo.

-Sunshine- Christian PuliscWhere stories live. Discover now