In macchina c'è silenzio e si sente solo la voce di Nic, finché Claudia non decide di parlare.
"Allora vuoi dirmi che è successo?"
"Non è successo niente di che Cla, mi ha abbracciato e mi ha chiesto se andavamo con loro ma gli ho detto che avendo la macchina parcheggiata non potevamo alche lui mi ha proposto di vederci al parcheggio salutandomi con un bacio sulla guancia e non puoi capire come mi sono sentita mentre ero lì tra le sue braccia" sorrido ripensando a quel momento.
"Allora non c'è che dire mi dispiace dirti che sei cotta" scoppio a ridere dopo questa sua affermazione anche se so che è la verità.
"E tu con Adriano che è successo invece? Anche se io eri lì con Nic non pensare che non me ne sia accorta eh"
"Niente abbiamo parlato del più e del meno e mi ha chiesto il numero" e sott'occhio vedo che sta sorridendo.
"E me lo dici così? Come se niente fosse?" Esclamo guardandola.
"E come te lo dovrei dire? Ti dovevo inviare un fax?" Scoppia a ridere ed io insieme a lei.
"Hai ragione pure tu, se me lo avessero detto tempo fa ci avrei riso sopra e invece ora siamo qui." Sorrido vedendo Claudia sta per rispondere ma non lo fa perché siamo arrivate.
Parcheggio per poi scendere insieme a Claudia, mi guardo intorno per vedere se sono arrivati, ed eccolo lì seduto sul muretto con affianco Adriano che stanno fumando una sigaretta parlando.
Mi prendo un momento per guardarlo o meglio squadrarlo da testa a piedi finché lui probabilmente sentendosi osservato si gira verso di me ed ecco che i nostri sguardi si incontrano.
Dopo non so quanto tempo che siamo occhi negli occhi sento Claudia tirarmi per un braccio facendomi staccare lo sguardo da lui.
"Ho capito che stai sotto per lui però non è che possiamo rimanere qua così per tutta notte eh"
"Ah ah ah spiritosa che sei" le rispondo fulminandola con lo sguardo.
Dopo aver preso un respiro profondo decido di incamminarmi verso la loro direzione e ad ogni mio passo sento il battito del mio cuore accelerare pian piano sento il suo sguardo bruciarmi addosso.
Una volta arrivata davanti a loro con Claudia decide proprio lei di iniziare a parlare.
"Allora avete portato le birre per queste sue personcine qua vero?"
"Ovvio che si sennò che serata sarebbe? E poi con noi non mancano mai le birre" risponde Adriano tirandole fuori e stapparle e passandocele una ad una.
"Allora a che brindiamo?" Chiede Claudia mentre prende la sua birra in mano.
"Io direi di brindare a Niccolò e per questa magia che ci regala ad ogni suo concerto." Mi esce dalla bocca così spontaneo che non so neanche io con quale coraggio lo abbia detto e infatti sento il suo sguardo addosso ma faccio finta di niente anche se dentro sto morendo.
"E che sia così, a Niccolò" esclama Claudia alzando per prima la birra.
"A Niccolò" esclamiamo tutto insieme alzando le birre e facendo cin.
Mentre sono presa dalla conversazione che stanno facendo Claudia e Adriano facendomi ridere, sento dei passi avvicinarsi a me e so che è lui perché sento il suo sguardo su tutto il corpo.
Sento una mano accarezzarmi il braccio provocandomi come sempre la pelle d'oca, prendo coraggio e mi giro verso di lui.
"Perché non ci spostiamo e lasciamo quei due da soli?" Mi sussurra all'orecchio dolcemente e non so con che forza mi sto reggendo in piedi lo giuro.
"E-hm si va bene" rispondo guardandolo e accettando la sua mano porgendole la mia.
Una volta che ci siamo allontanati e ci siamo avvicinati ad un muretto poco distante da loro lui decide di salirci sopra e sedersi per poi trascinarmi in mezzo alle sue gambe.
"Allora mi vuoi dire cosa si nasconde dietro a questi occhioni così belli ma pieni di insicurezze?" Mi guarda profondamente spostandomi delicatamente dietro l'orecchio la ciocca di capelli che mi è caduta davanti agli occhi.
"Non so come hai fatto a capirlo solo guardandomi ma cosa vuoi sapere esattamente?" Rispondo guardandolo un po' sorpresa in senso positivo perché non so come abbia fatto gia a capirlo visto che mi conosce appena.
"Perché anche se non te ne sei accorta ma ti ho osservato bene e ho capito che dentro di te hai un mondo ma che per paura non lo tiri fuori, ma comunque lascio libera scelta a te, dimmi ciò che ti senti di dirmi" mi risponde tranquillamente accarezzandomi le braccia che involontariamente ho appoggiato sulle sue gambe reggendomi.
Ancora una volta rimango sorpresa perché solo lui è riuscito a guardarmi dentro pur conoscendomi poco ma d'altronde stiamo parlando di Nic quindi non mi dovrei stupire.
Prendo un respiro profondo e decido di iniziare a raccontare di me.
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Il tuo nome. (Ultimo)
FanfictionQuesta è la mia prima storia in assoluto spero che vi piacerà e siate buoni per favore. Dove una ragazza nata e cresciuta a Milano si trasferirà a Roma dove con i suoi sacrifici è riuscita ad aprirsi un bar/tavola calda e facendone dei suoi dipenden...