< capitolo 1: incontri spiacevoli. >

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POV'S VENUS

"Papà? Mamma?" chiamai i miei genitori mentre scendevo le scale della casa in vacanza che avevamo affittato vicino al mare.
come ogni anno, adoravo questo posto, la gente che stava, l'aria calda, la frutta, le vibes.

"Certo ma fa attenzione cara, presto accoglieremo degli ospiti" risponde mio padre mentre leggeva la gazzetta del profeta e le ultime notizie.

"Ospiti?" Domando confusa "quali ospiti?"
"Verrano degli amici di vecchia data, quindi Venus ti chiedo di comportarti da ragazza seria, non voglio sentire lamentele. E soprattutto voglio che fai sentire a proprio agio il principale ospite Regulus Black"

conoscevo questo nome molto bene, ma in tutto il periodo scolastico preferivo stargli alla larga, ma non negavo che ogni volta che lo guardavo mi ispirava un grande mistero
e io amo i misteri  da fan sfegatata qual sono, avrei indagato fino a fondo.
Presi la mia bacchetta, e uscì con la mia bici, attraversai la città prima di arrivare al mare.
Non era neanche iniziata l'estate che già le strade erano piene di macchine, ma al quanto affascinati.
I babbani avevano proprio buon gusto.

Mentre attraversavo la strada una 'macchina' sembrava essere sbucata dal nulla, mi fece frenare di corsa, facendomi cadere in avanti.
Procurandomi un forte dolore verso la spalla.

"Oh santo cielo!" Senti mormorare la donna, in quel momento un giovane ragazzo scese dalla macchina per venirmi a soccorrere.
Afferrai la sua mano, e al posto di ringraziarlo lo accusai.
"Siete sbucati dal nulla, non vi avevo visti! Potevate farmi uccidere"
Okey, magari ero un po' drammatica. ma non avevo mica torto
"Come sei drammatica" il tono del ragazzo era al quanto divertito, incrociai i suoi occhi grigi.
Mi ricordavano una tempesta in movimento.
Forse ero un po' troppo drammatica, ma che cazzo, era il mio carattere, e se non li piaceva alla gente era un loro problema mica un mio.

"Come ti chiami ragazza?" Mi chiese l'uomo questa volta

"Il mio nome è Venus" dico senza giri di parole
"Sai dove posso trovare questa via?" Mi fece vedere la lettera e corrispondeva alla stessa calligrafia del mio dolce padre.

"Siete voi Regulus Black?" Domandò incosciente al uomo davanti a me.

"Sono io Regulus" affianco il ragazzo che avevo ignorato si avvicina di nuovo alla macchina. Potevo sentire come la mia anima avesse abbandonato il corpo, volevo sprofondare.

"Oh mio Dio ma io vi conosco" affermo ad un tratto

"Venus Robinson giusto?"

"Si sono io" dico

"Certo, adesso è chiaro tutto, sai dove sta la via per casa tua?" Risponde questa volta lui, antipaticamente. Non protestai anche se ero abbastanza infastidita, diedi l'indirizzo di casa, e me ne andai senza neanche degnarli di uno sguardo.

Me ne sarei sicuramente pentita.
Ma fanculo!.
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𝐌𝐀𝐃 𝐋𝐎𝐕𝐄 / 𝐑𝐞𝐠𝐮𝐥𝐮𝐬 𝐁𝐥𝐚𝐜𝐤/ Where stories live. Discover now